Rimedi della nonna contro il fuoco di Sant’Antonio: I MIGLIORI IN ASSOLUTO!
Se sei alla ricerca dei migliori rimedi della nonna contro il fuoco di sant’Antonio sei nell’articolo che fa al caso tuo!
Il fuoco di sant’Antonio è un disturbo cutaneo molto fastidioso di natura virale. In questo articolo scoprirai le cure naturali più efficaci per combattere questa patologia.
Il fuoco di Sant’Antonio, patologia cutanea, nota anche con il nome di herpes zoster, esordisce tramite la presenza di forte irritazione ed arrossamento che si manifesta come un ispessimento cutaneo composto da vescicole di natura pruriginosa e/o dolorosa.
Si tratta di una patologia virale, che viene causata proprio dall’herpes zoster, ovvero lo stesso virus che è responsabile della varicella.
Per poter prendere il fuoco di Sant’Antonio, il paziente deve aver avuto la varicella. Quando una persona guarisce dalla varicella, il virus rimane addormentato sotto la pelle in attesa di potersi manifestare nuovamente.
Solitamente questo virus è innescato da forti indebolimenti del sistema immunitario, come nel caso di forte stress psicofisico o nel caso in cui il paziente sia bersaglio di tumori o linfomi.
Difficilmente il fuoco di Sant’Antonio è contagioso, visto che avviene per contatto diretto con il pus contenuto nelle vescicole che compaiono nei primissimi giorni della malattia.
Quali sono i sintomi dell'herpes zoster?
CONTENUTI
Solitamente il fuoco di sant’antonio si manifesta su un solo lato del corpo, fattore che può rendere subito riconoscibile questa patologia.
Il paziente può riscontrare poi tutta una serie di sintomi che possono includere:
- Forte stanchezza psicofisica
- Forte arrossamento cutaneo
- Disagio e formicolio nelle zone di pelle colpite dall’herpes zoster
- Puntini rossi, che nella seconda fase della malattia lasciano spazio a vesciche pruriginose, accompagnate talvolta, da una sintomatologia dolorosa
- Dolore alla testa
- Dolore alla pancia e disturbi digestivi
- Febbre e brividi di freddo
NOTA BENE: Le vescicole sono contagiose solo quando sono piene di pus. Nella terza fase della malattia, le vescicole si seccano, lasciando sulla pelle delle piccole croste cutanee. Solitamente questi sintomi hanno una durata di circa 15 – 60 giorni.
Migliori rimedi della nonna contro il fuoco di Sant'Antonio
Il Fuoco di Sant’Antonio è una patologia cutanea che può causare diversi effetti fastidiosi. Adesso ti andrò ad elencare i migliori rimedi della nonna da utilizzare per calmare ed alleviare il dolore e il bruciore associato al Fuoco di Sant’Antonio.
Ma non solo! Questi rimedi antichi aiutano anche a rinfrescare e a disinfiammare la zona di pelle colpita dall’herpes zoster. In questo modo è possibile trovare un sollievo immediato dal Fuoco di Sant’Antonio.
Utilizza il gel di aloe vera
Per alleviare i sintomi fastidiosi del Fuoco di Sant’Antonio puoi utilizzare l’aloe vera. L’aloe vera è una pianta che possiede spiccate proprietà antinfiammatorie ed analgesiche che possono ridurre e calmare il bruciore e il prurito associato all’herpes zoster.
Uno studio ha rilevato che l’applicazione topica del gel di aloe vera riduce il dolore associato ai focolai di herpes zoster, accelerando i tempi di guarigione. Questo rimedio casalingo ha dimostrato in un altro studio essere in grado di ridurre i sintomi antinfiammatori del Fuoco di Sant’Antonio
L’uso dell’aloe vera come trattamento dell’herpes zoster è considerato relativamente sicuro.
Utilizza del ghiaccio
Il ghiaccio è un altro rimedio naturale molto utilizzato per alleviare i sintomi associati al fuoco di Sant’Antonio. Questo rimedio della nonna riduce il gonfiore, il prurito e il bruciore delle zone colpite dall’herpes zoster.
Il ghiaccio oltre a prevenire la formazione di ulteriori vesciche, è risultato efficace anche nel prevenire il rischio di nevralgia post -erpetica, una complicanza legata al fuoco di Sant’Antonio.
NOTA BENE: Non mettere il ghiaccio direttamente a contatto con la pelle, ma utilizza un panno in tessuto che faccia da intermediario tra il ghiaccio e l’epidermide
Miglior rimedio della nonna contro il fuoco di Sant'Antonio
L’olio essenziale di niaouli è un altro rimedio della nonna molto efficace nella cura del Fuoco di Sant’Antonio.
Generalmente viene utilizzato come antisettico, antispasmodico, vermifugo ed espettorante, tuttavia nel nostro caso lo utilizzeremo per contenere efficacemente i sintomi associati all’herpes zoster.
Basta applicare due gocce direttamente sulla zona cutanea interessata, per un massimo di 6 volte al giorno, per avvertire immediatamente un sollievo immediato dal fuoco di Sant’Antonio.
Bagno con farina d'avena
I bagni di farina d’avena sono stati a lungo utilizzati per alleviare i sintomi del fuoco di Sant’Antonio. La farina d’avena possiede spiccate proprietà antinfiammatorie, lenitive e rinfrescanti in grado di ridurre l’irritazione della pelle, il rossore e il prurito causati dal fuoco di Sant’Antonio.
Si ritiene che la farina d’avena assorba l’umidità e crei una barriera protettiva sulla pelle riducendo l’infiammazione e favorendo la guarigione.
Questo rimedio naturale molto antico può donare un enorme sollievo alla sensazione di bruciore o formicolio causati dal fuoco di Sant’Antonio.
Antivirali naturali nella cura dell'herpes zoster
Oltre all’utilizzo di specifici rimedi della nonna contro il fuoco di Sant’Antonio puoi prendere in considerazione anche l’idea di utilizzare antivirali naturali nella cura dell’herpes zoster.
Gli antivirali naturali contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, a ridurre l’infiammazione e a portare sollievo dai sintomi causati dal virus della varicella.
L’aglio è un antivirale naturale che riduce il dolore e l’infiammazione da herpes zoster. Anche la vitamina C possiede sia proprietà antivirali, che antinfiammatorie che la rendono un integratore molto utile per la cura dell’herpes zoster.
Come avrai ben capito esistono davvero tantissimi rimedi casalinghi molto popolari utilizzati fin dall’antichità per combattere il Fuoco di Sant’Antonio.
Per una cura efficace potresti utilizzare sia questi rimedi della nonna, che alcuni integratori alimentari dalle proprietà antivirali, come la vitamina C per avere un sollievo immediato dal Fuoco di Sant’Antonio.
NOTA BENE: Chiedi sempre consiglio al tuo medico di famiglia prima di intraprendere cure naturali, meglio sarebbe concordare con il tuo dottore una cura naturale da affiancare alla terapia più tradizionale basata sull’assunzione di determinati farmaci. Non fare di testa tua! Il fuoco di Sant’Antonio può portare anche a complicanze molto gravi!
Domande più frequenti
Cosa mangiare con il fuoco di Sant’antonio?
Evita di stressare ulteriormente l’organismo tramite il consumo di alimenti infiammatori, come la carne rossa, le bevande alcoliche, i fritti, i dolci, i cibi trasformati e i cereali raffinati.
Anche la dieta è un fattore molto importante nella cura dell’herpes zoster. Se vuoi calmare ed alleviare il dolore, il bruciore e il prurito causati dal Fuoco di Sant’Antonio ti consiglio assolutamente di seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, legumi e frutta secca.
Come posso calmare ed alleviare il prurito e il bruciore causato dal Fuoco di Sant’Antonio?
- Segui una dieta sana
- Riduci lo stress
- Assumi degli antivirali naturali
- Utilizza durante la giornata rimedi casalinghi molto utili a ridurre i sintomi associati al Fuoco di Sant’Antonio
- Utilizza i farmaci, se prescritti dal tuo dottore
Quali sono i migliori rimedi della nonna contro il Fuoco di Sant’Antonio?
Parlando di rimedi naturali per combattere il fuoco di Sant’Antonio, è bene sottolineare che le vesciche solitamente scompaiono da sole anche senza utilizzare nessun trattamento specifico.
Tuttavia, se vuoi velocizzare la guarigione esistono tutta una serie di rimedi antichi e molto popolari che hanno dimostrato ridurre la gravità dei sintomi associati al Fuoco di Sant’Antonio. I migliori rimedi della nonna contro l’herpes zoster sono:
- Aloe vera
- Ghiaccio
- Olio essenziale di Niaouli
- Bagno con farina d’avena
ARTICOLI CORRELATI
Posso fare la doccia con il Fuoco di Sant’Antonio?
Come calmare il dolore e il prurito del Fuoco di Sant’Antonio?