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Fuoco di Sant’antonio immagini: Che aspetto ha l’herpes zoster?

Come si riconosce l’herpes zoster? Ci sono alcuni sintomi evidenti a cui dobbiamo prestare attenzione? In questo articolo ho deciso di riportare foto ed immagini che descrivono i sintomi principali del Fuoco di Sant’Antonio.

I primi sintomi del fuoco di Sant’Antonio possono includere formicolio e dolore localizzato. Inoltre, potresti anche manifestare altri sintomi, che potrebbero includere sfoghi cutanei associati a vesciche che possono causare forte prurito e bruciore.

Il fuoco di Sant’Antonio, noto anche come herpes zoster è una malattia che esordisce a causa del virus della varicella, che in condizioni di stress o forte debilitazione immunitaria può riemergere dal suo stato dormiente.

Devi sapere infatti che il Fuoco di Sant’Antonio può manifestarsi solo in quelle persone che hanno già contratto la varicella. 

Solitamente il Fuoco di Sant’Antonio e tutti i sintomi ad esso associati perdurano dalle due alle quattro settimane,  

Un modo semplice ed efficace per diagnosticare correttamente il Fuoco di Sant’Antonio è quello di osservare l’aspetto delle eruzioni cutanee.

In alcuni casi – impossibilità di andare in ospedale o altre motivazioni – il dottore potrebbe chiedere al proprio paziente di fare delle foto o delle immagini dei suoi sfoghi cutanei per poter capire meglio se potrebbe trattarsi del Fuoco di Sant’Antonio.

Fuoco di Sant'Antonio immagini di eruzioni cutanee

CONTENUTI

fuoco di sant antonio immagini
fuoco di san antonio immagine

Quali sono i primi sintomi del Fuoco di Sant'Antonio?

Prima di manifestare degli sfoghi cutanei sulla pelle, potresti percepire bruciore ed un intenso prurito. Inoltre potresti riscontrare anche dolore alla testa, formicolio, ipersensibilità alla luce, nonché forte stanchezza. L’eruzioni cutanee possono manifestarsi sottoforma di vescicole contenenti liquido. 

Cosa sono le vesciche nell'Hepres Zoster?

foto vescicole fuoco di sant antonio

Nella fase intermedia della malattia solitamente si sviluppano delle eruzioni cutanee con vesciche piene di liquido. Solitamente queste vescicole compaiono in una zona del corpo ben definita, come può essere la schiena, il viso o il petto, sebbene possano comparire anche in altre zone del corpo.

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Il contatto con il liquido contenuto nelle vescicole può trasmettere la varicella in chi non l’ha già avuta in precedenza, tuttavia il fuoco di Sant’Antonio di per sé non è una condizione trasmissibile.

Una volta che iniziano gli sfoghi cutanei si consiglia di contattare immediatamente il proprio medico curante. Si consiglia di contattarlo entro i primi 3 giorni, in quanto secondo alcune ricerche assumere un antivirale entro questo periodo può velocizzare notevolmente la guarigione.

Immagini di croste nel Fuoco di Sant'Antonio

Man mano che l’herpes zoster guarisce, le vescicole contenenti liquido si seccano portando alla formazione di una crosta – condizione finale del fuoco di Sant’Antonio -. 

immagine croste guarigione fuoco di sant antonio
immagine crosticine guarigione herpes zoster

Nella maggior parte dei casi, l’eruzione dell’herpes zoster non lascia cicatrici e guarisce completamente.

In alcuni casi le vesciche scoppiano, e una volta scoppiate, iniziano ad appiattirsi e a seccarsi. Man mano che queste bolle si seccano, si vengono a formare queste croste cutanee.

Le eruzioni cutanee possono impiegare dai sette ai dieci giorni per seccarsi e formare delle croste. Durante questa fase, i sintomi tipici del Fuoco di Sant’Antonio potrebbero diminuire, sebbene in altri casi questo dolore potrebbe persistere anche per alcuni mesi. – nevralgia posterpetica -.

Foto Fuoco di Sant'Antonio oftalmico - In alcuni casi questi sfoghi della pelle possono verificarsi anche intorno alla zona degli occhi.

foto fuoco di sant antonio oftalmico

L’herpes zoster oftalmico è una condizione in cui le eruzioni cutanee si verificano intorno all’occhio. Questa condizione esordisce inizialmente con un’intensa sensazione di bruciore o formicolio sul cuoio capelluto, sulle guance o sulla fronte.

Quando il Fuoco di Sant’antonio interessa la zona oculare, può portare a sintomi che possono includere irritazione, infiammazione, gonfiore o arrossamento ad una o più parti dell’occhio, come la cornea o la palpebra ad esempio.

In certi casi, queste eruzioni cutanee possono causare anche:

  • Disturbi visivi da lievi a gravi. Bisogna prestare la massima attenzione e non sottovalutare questa condizione.
  • Sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio, che può provocare molto fastidio
  • Forte sensibilità alla luce

Qaunto dura l'herpes zoster?

Le bolle cutanee del Fuoco di Sant’Antonio solitamente si rompono in circa 7-10 giorni e scompaiono completamente in due-quattro settimane. 

Sebbene ci siano casi di persone che riportano cicatrici inseguito alla guarigione dal Fuoco di Sant’Antonio, ad oggi la maggioranza delle persone guariscono senza riportare nessuna cicatrice.

A volte, il dolore associato al Fuoco di Sant’Antonio può perdurare anche per diversi mesi, anche dopo essere guarito dall’herpes zoster. Questa condizione prende il nome di nevralgia post-erpetica.

Chi è a maggior rischio di sviluppare l'herpes zoster?

Qualsiasi persona che abbia contratto la varicella ha il potenziale per manifestare il Fuoco di Sant’Antonio. Anche l’età avanzata aumenta il rischio di sviluppare questa condizione.

Altri fattori che aumentano il rischio di sviluppare l’herpes zoster includono:

  • Assunzione di alcuni medicinali antitumorali
  • Steroidi
  • Stress in eccesso
  • Sistema immunitario debilitato

L'herpes zoster è contagioso?

Si, ma in un modo differente a cui potresti pensare, dato che una persona con il Fuoco di Sant’Antonio può contagiare solo una persona che non ha ancora avuto la varicella, in quanto questo virus – lo stesso della varicella – ha la capacità di innescare la varicella in un’altra persona. 

Possiamo dire quindi, che l’herpes zoster è contagioso solo per le persone che non hanno mai avuto la varicella, o non hanno mai utilizzato il vaccino contro la varicella.

Il virus può contagiare un’altra persona solo nel caso in cui la ferita aperta del fuoco di Sant’Antonio entri in contatto con un’altra persona, quindi onde evitare il contagio si consiglia di tenere un panno o un asciugamano sulla zona del corpo colpita dal Fuoco di Sant’Antonio.

Come calmare il Fuoco di Sant'Antonio?

Ad oggi non esiste una cura universale per il Fuoco di Sant’Antonio, tuttavia l’utilizzo di farmaci antivirali può ridurre la durata e la gravità dei sintomi dell’herpes zoster.

I medici raccomandano di iniziare ad assumere farmaci antivirali al primo segno di eruzioni cutanee. 

Il dottore inoltre, potrebbe prescrivere al paziente l’utilizzo di antidolorifici da banco, creme anti-prurito o in presenza di sintomi davvero gravi potrebbe consigliare di utilizzare farmaci contenenti cortisone come ad esempio Gentalyn Beta.

👉 Posso utilizzare Gentalyn beta per curare il Fuoco di Sant’Antonio?

Inoltre, potresti utilizzare anche rimedi e strategie in grado di ridurre il dolore, l’infiammazione, nonché migliorare la salute immunitaria del corpo. Ricorda che una delle cause imputabili alla presenza del Fuoco di Sant’Antonio è proprio la presenza di un sistema immunitario debole.

CONSUMA L’ALOE VERA: L’aloe vera è un vero e proprio toccasana dato che possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e rinforzanti del sistema immunitario.

CAMBIA ALIMENTAZIONE: Basa la tua dieta su cibi naturali, come frutta, verdura, cereali integrali e centrifugati. In presenza del fuoco di Sant’Antonio ti consiglio di evitare di assumere gli alimenti industriali, gli insaccati, i salumi, il cibo spazzatura e gli alcolici.

COMBATTI LO STRESS ECCESSIVO: Pratica esercizi di meditazione, come il qi gong, lo yoga o la meditazione mindfulness

Inoltre, ridi, pratica del sano esercizio fisico e cura il tuo riposo notturno.

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Altre immagini di persone affette dal Fuoco di Sant'Antonio

herpes zoster croste

Team Benessere

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei

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