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Quali sono gli effetti del cortisone sul cervello? Provoca confusione mentale e porta a stanchezza?

Quali sono gli effetti del cortisone sul cervello? L’assunzione di questo farmaco provoca confusione mentale e stanchezza? Continua con la lettura dell’articolo per scoprirlo!

Considerato da molti un medicinale miracoloso, il cortisone è un farmaco molto potente che può essere utilizzato per migliorare tutta una serie di condizioni. Per tale motivo anche i suoi effetti collaterali possono essere molto gravi.

Per scoprire più dettagliatamente gli effetti dati dall’utilizzo del cortisone, bisogna capire come agiscono i farmaci cortisonici sul nostro corpo.

I cortisonici, noti anche come steroidi, sono degli ormoni prodotti dalla nostra corteccia surrenale.

In un soggetto sano i surreni (ghiandole surrenaliche) producono cortisone e cortisolo.

Per migliorare le terapie curative i ricercatori hanno sintetizzato altre sostanze, come il prednisolone, il desametasone e molti altri composti a partire dal cortisone e il cortisolo.

Questi nuovi composti possiedono una forza decisamente superiore rispetto al cortisolo e al cortisone naturale.

Quali sono le funzioni degli ormoni cortisonici?

CONTENUTI

Gli ormoni cortisonici all’interno del corpo svolgono molteplici funzioni, tra cui:

  • Effetto del metabolismo dei glucidi: Innalzano la produzione di zuccheri, svolgendo un potente effetto iperglicemizzante, favorendo disturbi metabolici, come il diabete di tipo 2
  • Effetto sul metabolismo dei grassi. Aumentano il colesterolo nel flusso sanguigno, dopo un’assunzione prolungata a dosaggio elevato. Inoltre, causano una forte ridistribuzione del tessuto adiposo all’interno del corpo, conferendo all’individuo la famosa “faccia a luna piena”, il tronco ingrossato e gli arti relativamente scarni e sottili.
  • Effetto sul metabolismo proteico: Bruciano le componenti proteiche per aumentare i grassi e i glucidi, per cui il bilancio azotato delle proteine diviene negativo
  • Effetto sul metabolismo dell’acqua e degli elettroliti: Gli ormoni cortisonici trattengono il sodio, favorendo l’eliminazione del potassio. Questo causa nell’individuo un gonfiore generale del corpo, causato da un’eccessiva ritenzione dei liquidi nei tessuti.
  • Effetto sull’apparato cardiocircolatorio: Gli ormoni cortisonici a dosi elevate aumentano la pressione sanguigna, predisponendo maggiormente ad ipertensione arteriosa. 
  • Effetto sul tessuto connettivo: Riducono la produzione di collagene ed inibiscono la ialuronidasi
  • Effetto sull’infiammazione: Il normale processo infiammatorio viene completamente cambiato, poiché si assiste ad una forte riduzione della dilatazione capillare, un rallentamento della formazione della fibrina e del movimento dei leucociti. Tutte queste azioni spiegano il motivo per cui i cortisonici sono tra i più potenti anti-infiammatori in commercio
  • Effetto sull’apparato gastrointestinale: Questi ormoni stimolano eccessivamente la pepsina e la secrezione acida, causando nel lungo periodo lesioni a carico delle pareti gastriche. In alcuni casi possono venire a formarsi delle vere e proprie ulcere.
  • Effetto sul calcio e sul tessuto osseo: La matrice ossea viene ridotta notevolmente, così come la formazione di nuovo tessuto osseo, mentre il riassorbimento del vecchio tessuto rimane inalterato. Questi effetti sul sistema osseo causano una grave osteoporosi, che facilita la comparsa di disturbi ossei, cadute e fratture.
  • Effetto su altri ormoni: I cortisonici riducono notevolmente la secrezione del TSH, per cui le persone affette dalla malattia di Basedow possono giovare dal trattamento con cortisonici. Inoltre, aumentano la produzione di adrenalina e noradrenalina.

Come ormai avrai capito anche da te, non bisogna per nessun motivo sottovalutare la forza degli ormoni cortisonici, dato che presentano anche moltissimi effetti collaterali, che possono portare anche alla morte.

La regola primaria nella prescrizione di un medicinale cortisonico è quello di non utilizzarlo assolutamente se non si è certi della propria diagnosi. 

il cortisone provoca confusione mentale

Quali sono gli effetti del cortisone sul cervello?

Effetti psichici

La ricerca scientifica riporta diversi casi di depressione associati all’utilizzo di ormoni cortisonici con un’incidenza del 40,5%.

Mania, psicosi e delirio sono molto frequenti nelle persone che seguono una terapia cortisonica, rispettivamente del 27,8%, 13,9% e 10,1%.

Anche il disordine emotivo e l’eccessiva irritabilità sono sintomi molto comuni che possono essere accompagnati da allucinazioni uditive e forte paranoie. 

Non si conosce ancora con esattezza il meccanismo d’azione mediante cui la somministrazione di ormoni cortisonici possa indurre a depressione e psicosi.

Ad esempio, la somministrazione di prednisone (molecola cortisonica sintetizzata in laboratorio dal cortisone e dal cortisolo naturale) è associata a livelli ridotti di corticotropina, noradrenalina e beta-endorfina nel liquido cerebrospinale. 

Effetti cognitivi

Durante alcune ricerche scientifiche sono stati osservati deficit cognitivi, concentrazione debole e scarsa memoria, nei pazienti che avevano assunto dosi elevate di corticosteroidi per molto tempo.

Studi di neuroimaging in pazienti che assumevano ormoni cortisonici hanno associato una riduzione del volume dell’ippocampo, e un’atrofia cerebrale nelle zone del cervello responsabili delle funzioni cognitive, a causa di un ridotto afflusso di sangue.

Gli effetti cognitivi dei corticosteroidi sembrano essere occasionali e possono causare demenza o delirio.

Il cortisone provoca confusione mentale?

La confusione mentale è una condizione in cui la persona non si riesce più a pensare in modo chiaro e lucido. Questo disturbo può manifestarsi con un forte senso di disorientamento, disturbi della concentrazione, o difficoltà a ricordare eventi passati. 

Può inoltre anche essere collegato a comportamenti insoliti e molto aggressivi. 

A seconda della causa scatenante può arrivare improvvisamente o svilupparsi nel tempo. 

Le possibili cause imputabili a questo disturbo sono abuso di bevande alcoliche, dormire poco, demenza, carenze nutrizionali, assunzione di determinati medicinali, infezioni ed ictus.

Anche l’assunzione di cortisone può portare la persona a sperimentare una forte confusione mentale. 

Alcuni studi hanno dimostrato che i pazienti che assumono ormoni cortisonici possono sperimentare psicosi e manie, condizioni che presentano una forte confusione mentale. 

In questo caso la confusione mentale dipende dall’assunzione di cortisone, e quindi, alla cessazione della terapia cortisonica il soggetta vedrà sparire ogni sintomo legato alla confusione mentale.

cortisone porta stanchezza

Il cortisone provoca stanchezza?

Se soffri di estrema stanchezza dopo un’iniezione di cortisone non preoccuparti, non sei l’unico.

IN CHE MODO IL CORTISONE PUò CAUSARE STANCHEZZA?

Se la tua glicemia (zuccheri nel sangue) è eccessivamente elevata potresti sviluppare una stanchezza surrenale. La stessa relazione esiste tra il cortisone e la glicemia.

Quando ricevi un’iniezione di cortisone, la tua glicemia aumenta notevolmente, a volte anche in modo eccessivo.

Per la maggior parte delle persone questo effetto è  temporaneo, tuttavia le persone che soffrono di scarsa sensibilità insulinica potrebbero sperimentare una prolungata e forte perdita di energia dopo un’iniezione di cortisone.

IN CHE MODO LA GLICEMIA INFLUISCE SULLA FATICA?

La glicemia è il valore che monitora i livelli di zucchero nel sangue. Se hai troppo zucchero nel sangue (iperglicemia), i tuoi tessuti iniziano a morire. Se non hai abbastanza zucchero nel sangue (IPOGLICEMIA) potresti finire in coma e poi morire.

Per essere in buona salute è necessario avere una glicemia equilibrata. Il nostro corpo sfrutta lo zucchero per vivere (glucosio).

Senza lo zucchero il nostro corpo non può creare energia. La fatica è una condizione messa in atto dal nostro corpo per proteggerci.

È un allarme preimpostato. Rendendoti stanco, il tuo corpo ti sta dicendo che qualcosa non va, sia in caso di iperglicemia, che nel caso di ipoglicemia.

Se la tua glicemia è troppo alta, troppo bassa o fluttua drammaticamente tra alti e bassi, sperimenterai continuamente sbalzi nei tuoi livelli di energia. 

Un’iniezione di cortisone estrae lo zucchero dalle cellule e lo scarica velocemente nel sangue. Di conseguenza, la glicemia aumenta vertiginosamente causando stanchezza ed affaticamento, tuttavia se non hai problemi di diabete o scarsa sensibilità insulinica l’effetto non durerà a lungo.

QUALI SONO GLI ALTRI MODI IN CUI IL CORTISONE PUò RENDERCI STANCHI?

Il tuo corpo sfrutta l’asse HPA per gestire al meglio lo stress della vita.  L’affaticamento surrenale è una condizione che si verifica quando l’asse HPA non riesce più a far fronte agli eventi stressanti della vita.

Invece di adattarsi ad un evento stressante, il tuo corpo si sgretola. L’affaticamento surrenale è una condizione che si sviluppa spesso a causa di :

  • Disturbi del sonno
  • Infiammazione eccessiva
  • Disturbi della glicemia

Un’iniezione di cortisone inonda il tuo corpo di questo ormone. Questo innesca un fenomeno noto come inibizione del feedback.

In risposta a questo eccesso di cortisone esterno, il corpo smette di produrre cortisolo, poiché ce n’è già abbastanza nel corpo.

Un’iniezione di cortisone riduce drasticamente i livelli circolanti di cortisolo nel corpo. Uno studio ha rilevato che un’iniezione di cortisone su 10 atleti ha causato un affaticamento surrenale dopo 14 giorni. (VAI ALLO STUDIO)

Quand'è che viene prescritto il cortisone al paziente?

Il cortisone viene prescritto in condizioni, come:

  • Artrite reumatoide
  • Patologie del collagene, come lupus, sclerodermia e polimiosite
  • Disturbi oculari, come congiuntivite e uveite
  • Disturbi del sangue, come leucemie ed anemie
  • Nefrosi
  • Malattie infettive
  • Patologie allergiche, come asma, rinite e febbre da fieno
  • Patologie del fegato

Per quanto riguarda le vie di somministrazione, sono sostanzialmente tre:

  • ORALE (quella più usata, dato che risultano facilmente assorbiti e non necessitano di dosaggi eccessivi); 
  • PARENTALE (intramuscolare o endovenosa, riservata alle patologie più gravi);
  • LOCALE (sia a livello cutaneo sia a livello mucoso).

Domande più frequenti

Il cortisone provoca confusione mentale?

Si, in alcuni casi la somministrazione di questo farmaco può provocare nel paziente un forte stato di disorientamento e confusione mentale

Dopo quanto fa effetto il cortisone?

Dipende dalle malattie da curare, ma in genere ci vuole poco tempo al cortisone per fare effetto; ad esempio, in caso di reazione allergica, già dopo poche ore dall’assunzione è possibile notare un forte sollievo dal prurito.

Per contrastare il dolore e l’infiammazione delle patologie reumatiche bisogna aspettare almeno da uno a tre giorni per notare i primi benefici. 

Quali sono gli effetti del cortisone sul cervello?

Gli studi hanno rilevato che le persone che hanno utilizzato la terapia cortisonica sono andati incontro a depressione, mania, psicosi e delirio con incidenza rispettivamente del 40%, 27,8%, 13,9% e 10,1%.

Non si conoscono ancora i motivi dietro a questi effetti, tuttavia si ipotizza che possa dipendere da una riduzione della corticotropina, della noradrenalina e della beta-endorfina nel liquido cerebrospinale.

Ci vorranno ulteriori studi per scoprire il collegamento esistente tra il cortisone e gli effetti sul cervello.

Il cortisone è uno steroide?

Si

Il cortisone può aumentare la stanchezza?

Si.

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Team Benessere

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei

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