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Come capire se il calazio sta guarendo?

In questo articolo scoprirai come capire se il calazio sta guarendo.

Il calazio è una specie di cisti dura dalla forma di una piccola pallina che ha origine nella zona palpebrale inferiore o superiore ed è causata da un processo infiammatorio in atto da parte delle ghiandole di Meibomio.

Le ghiandole di Meibomio si trovano nelle palpebre ed hanno la funzione di produrre la parte lipidica delle lacrime.

Questo disturbo palpebrale colpisce prevalentemente i soggetti con età compresa tra i 35 e i 55 anni. In certi casi il calazio tende a guarire in modo spontaneo in soli 2-10 settimane, senza dover utilizzare nessun intervento chirurgico.

Il calazio può essere di due tipologie:

  • esterno, se è presente vicino al margine cigliare
  • interno, se il calazio è situato alla congiuntiva, la membrana che ricopre la superfice oculare.

Quando il processo infiammatorio interessa più ghiandole contemporaneamente, si parla di calaziosi.

Quali sono le cause del calazio?

CONTENUTI

Ad oggi non si conosce la reale causa del calazio, sebbene i ricercatori ipotizzano che uno stato infiammatorio già in atto nelle palpebre potrebbe favorire lo sviluppo di questo disturbo palpebrale.

Il calazio è un disturbo infiammatorio che può insorgere anche inseguito all’orzaiolo. L’infiammazione a carico delle palpebre dipende dall’ostruzione del dotto da cui dovrebbe fuoriuscire la parte lipidica delle lacrime.

Il calazio è un disturbo che potrebbe svilupparsi anche da altre problematiche, come:

  • Acne rosacea: disturbo cutaneo di natura infiammatoria
  • Alimentazione ricca di cibi infiammatori, come insaccati, cibo trasformati, alimenti ricchi di sale, cioccolata, dolci ecc..
  • Costituzione predisposta alle infiammazioni
  • Eccesso di stress, ansia, preoccupazione o paura
  • Disturbi digestivi di varia natura, come la sindrome del colon irritabile, coliti, gastriti
  • Blefarite: un processo infiammatorio che colpisce le rime palpebrali

Quali sono i suoi sintomi?

I sintomi più comuni che interessano le persone con calazio sono:

  • Gonfiore e infiammazione delle palpebre
  • Formazione di un nodulo duro al tatto, che può apparire come una piccola pallina, bolla o bollicina sulla palpebra inferiore o superiore
  • Vista indebolita
  • Ipersensibilità alla luce solare
  • Forte arrossamento degli occhi
  • Difficoltà ad aprire le palpebre

Come capire se il calazio sta guarendo?

Per capire se il calazio sta guarendo occorre osservare i suoi sintomi. Se i sintomi migliorano significa che il disturbo sta regredendo, mentre se i sintomi peggiorano significa che il disturbo infiammatorio in atto a carico delle palpebre non si sta riducendo. 

Migliori rimedi della nonna per curare il calazio

Adesso ti illustrerò i migliori rimedi delal nonna per la cura del calazio

Effettua un delicato massaggio

Un buon rimedio della nonna in grado di favorire la guarigione dal calazio è dato da un buon massaggio. Assicurati di lavarti accuratamente le mani con sapone antibatterico prima di massaggiare delicatamente la zona colpita dal calazio.

Utilizza l'olio di ricino

L’olio di ricino è un olio ricco di nutrienti anti-infiammatori che possono velocizzare la guarigione. Oltre a ridurre l’infiammazione, questo rimedio naturale, è in grado di ridurre il gonfiore e il dolore.

Prima di applicare un po’ di olio di ricino sulla zona da trattare, utilizza un panno caldo-umido sugli occhi per almeno 5 minuti

Questo trattamento naturale curerà il tuo calazio in meno di due settimane.

Utilizza i sali di epsom

Non utilizzare i sali Epsom puri direttamente sulla palpebra, ma mescola un cucchiaino di sali di Epsom in 300ml di acqua prima di applicare un panno caldo imbevuto di questa soluzione salina appena ottenuta.

Miglior rimedio della nonna per la cura del calazio

Il gel di aloe vera è il rimedio casalingo migliore da utilizzare per favorire la guarigione di questa problematica cutanea. L’aloe vera è un vero e proprio “must” in grado di trattare qualsiasi problematica cutanea di natura infiammatoria, come dermatiti, scottature, prurito ecc..

Diagnosi

La diagnosi del calazio si ottiene facendo una visita oculistica da uno specialista.
In caso di lesioni ricorrenti è consigliato un esame istologico che permetta la diagnosi differenziale fra calazio, carcinoma sebaceo, carcinoma basocellulare e linfoma.

Il calazio si riassorbe da solo?

Si, in certi casi il calazio guarisce in modo spontaneo riassorbendosi da solo, mentre in altri casi, occorre seguire una terapia specifica o sottoporsi all’intervento chirurgico mirato all’eliminazione del calazio.

Quanto dura il calazio?

Il calazio è un’infiammazione della zona palpebrale superiore o inferiore che nei casi poco gravi può avere un decorso massimo di circa 8-11 giorni, sebbene lo stato infiammatorio possa durare per un maggior quantitativo di tempo, mentre in casi più gravi potrebbe durare anche alcuni mesi.

Nei casi più gravi il mio consiglio è quello di rivolgersi immediatamente al tuo dottore, discutendo con lui la terapia più adatta da adottare per favorire la guarigione.

Il calazio è pericoloso?

No, il calazio non è un disturbo pericoloso, tuttavia occorre seguire un buon trattamento per favorirne la guarigione.

Come curare il calazio senza chirurgia?

In certi casi il calazio tende guarire da solo nel giro di 2-8 settimane, senza dover far ricorso a nessun intervento chirurgico.

Per facilitare la guarigione si consiglia di praticare durante la giornata massaggi delicati, impacchi caldi (non troppo caldi) per lenire la zona infiammata, oltre ad utilizzare  durante la giornata sostanze antinfiammatorie , come l’aloe vera, i sali di epsom o l’olio di ricino.

Cosa non devi fare?

Il calazio non va mai spremuto, scoppiato o strofinato. Gli impacchi caldi con sali di epsom, o l’utilizzo di una buona sostanza antinfiammatoria come l’olio di lino o il gel di aloe vera sono ottimi rimedi casalinghi da utilizzare per disinfiammare velocemente l’infiammazione a carico delle ghiandole di meibomio.

Anche quando utilizzi questi rimedi della nonna è consigliabile ridurre al minimo qualsiasi strofinamento. Meglio tamponare delicatamente

Per prevenire la formazione del calazio si consiglia di seguire una serie di suggerimenti, che comprendono:

  • Assicurarsi che gli oggetti che entrano in contatto con l’occhio (occhiali, lenti a contatto, ecc..) siano sempre puliti
  • Lavarsi sempre le mani prima di toccare la zona palpebrale, al fine di non apportare sostanze indesiderate in questa particolare zona del corpo.
  • Se sei un soggetto predisposto alle infiammazioni e quindi allo sviluppo del calazio, è altamente consigliabile pulire accuratamente ciglia e palpebre mattina e sera, usando delle salviette specifiche
  • Segui un’alimentazione povera di alimenti infiammatori, che includono alcool, bibite gassate, cibi industriali, cereali raffinati, carne rossa ecc.. Consuma in abbondanza frutta, verdura, frutta secca, semi oleosi, carne bianca, cereali integrali, legumi e pesce

Domande più frequenti

Il calazio è un disturbo contagioso?

Il calazio è una cisti palpebrale(o lipogranuloma), che si forma a causa di un atto infiammatorio a carico delle ghiandole di meibomio e non è un disturbo infettivo.

Usare acqua e sali di Epsom è un buon modo per guarire dal calazio?

Si, i sali di Epsom risultano un ottimo rimedio della nonna per guarire dal calazio.

Come capire se il calazio sta guarendo?

Per capire se il calazio sta guarendo dobbiamo osservare un’eventuale regressione dei sintomi associati a questo disturbo, come ad esempio una riduzione dell’infiammazione e del gonfiore della zona delle palpebre, oltre ad un miglioramento della vista.

Come si manifesta il calazio?

Il calazio è un disturbo a forma di pallina, bolla o bollicina che può manifestarsi sulla palpebra superiore o inferiore 

Qual è il miglior rimedio della nonna per curare il calazio?

Team Benessere

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei

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