Quanto tempo rimane ingrossato un linfonodo?
In questo articolo cercheremo di rispondere alla domanda posta da una nostra lettrice, quanto tempo rimane ingrossato un linfonodo? Quando c’è da preoccuparsi seriamente?
Però prima di rispondere in modo esauriente a questa domanda cerchiamo di capire cosa sono i linfonodi, e perchè si ingrossano.
Cosa sono i linfonodi, e perchè si ingrossano?
CONTENUTI
I linfonodi sono piccole strutture a forma di fagiolo che si trovano in piccoli grappoli in tutto l’organismo. Fanno parte del del sistema linfatico, che trasporta il fluido (chiamato linfa) in tutto il corpo. Il fluido linfatico assorbe tutti i materiali di scarto dal sangue, nonché eventuali virus e batteri che stanno cercando di infettare il corpo.
I linfonodi “controllano” la linfa per scovare eventuali intrusi dannosi, e “allertano” il sistema immunitario se vengono rilevati virus o batteri. Quando il sistema immunitario viene allertato, i linfonodi si infiammano, ed aumentano di dimensione nell’area più vicina all’infezione . Pertanto, solitamente, i linfonodi ingrossati sono solo un segno che stanno lavorando duramente per eliminare l’infezione in corso.
Nella leucemia i linfonodi ingrossati sono causati da un accumulo di un gran numero di cellule cancerose che sono arrivate fino al midollo osseo. Nella leucemia o nel linfoma, la malattia è in uno stato “attivo” e produce molti globuli bianchi disfunzionali. Tuttavia, a volte la patologia può anche regredire. Ciò, sta a significare che i linfonodi ingrossati possono variare di dimensioni, crescere e restringersi nel tempo.
Quindi per fare un breve riassunto del discorso, solitamente, l’ingrossamento dei linfonodi è causato da una banale infezione. Solo nel 20 % dei casi è un sintomo iniziale della leucemia o di qualche forma tumorale, come il cancro del sangue.
In presenza di linfonodi ingrossati, si consiglia di consultare il proprio dottore, ed eseguire i dovuti accertamenti.
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Quanto tempo rimane ingrossato un linfonodo?
Bene, adesso che abbiamo capito le cause che stanno dietro all’ingrossamento dei noduli, bisogna sapere che le caratteristiche di un linfonodo gonfio causato da un’allergia o da una banale infezione, è ben diverso dal gonfiore linfonodale causato dalla leucemia.
Se i noduli ingrossati sono causati dalla presenza di allergie o infezioni, solitamente il linfonodo non rimane ingrossato per più di due settimane, ma questa non è la regola, infatti, come vedremo nel proseguimento dell’articolo ci sono moltissimi soggetti sani, che lamentano un aumento delle dimensioni linfonodali per tanto tempo. ( A volte anche anni). Solitamente in presenza di banali infezioni il linfonodo si sgonfia dopo due settimane.
I noduli gonfi causati dalla leucemia presentano dolore, e crescita continua nel tempo. In presenza di leucemia i noduli possono aumentare continuamente di dimensione andando a premere sui nervi, causa del dolore linfonodale. Al contrario, in presenza di infezioni, il dolore non sarà percepito e l’ingrossamento del linfonodo non sarà continuo, ma si stabilizzerà.
I linfonodi possono rimanere ingranditi in modo permanente?
Il corpo umano è così bello, quanto complesso, ci sono storie di persone che hanno convissuto con il gonfiore delle ghiandole linfatiche per anni, senza dare segno di nessun problema. Ma allora i linfonodi possono rimanere gonfi per sempre?
La durata dell’infiammazione o del gonfiore del linfonodo non può essere l’unico parametro per cui allarmarsi, infatti, solitamente nelle forme tumorali, i noduli appaiono duri al tatto, e con una crescita continua nel tempo.
Bene, una volta chiarito che la presenza dei linfonodi gonfi per molto tempo non è da attribuire a qualche forma cancerosa, allora quale può esserne la causa?
La cause di questo gonfiore “permanente e duraturo” delle ghiandole linfatiche può derivare da una reazione ad un processo infiammatorio precedente, come sindrome influenzali, mononucleosi, varicella, carie dentarie, laringiti, faringiti, mal di gola ecc..
L’aumento di volume dei linfonodi può essere determinato da tantissime cause, ma la cosa importante è effettuare subito un’ecografia, per determinare la gravità della situazione.
Una situazione di gonfiore linfonodale permanente può essere causato da stati infiammatori cronici, come la sindrome del colon irritabile, infezioni delle vie urinarie ricorrenti, gastrite ecc..
Testimonianze dal web
Sul web ci sono moltissime storie di soggetti che convivono o hanno convissuto con l’ingrossamento dei linfonodi per anni.
Testimonianza di Alessandro
Circa due anni fa ho notato sul collo la presenza di questi linfonodi, e purtroppo essendo molto spaventato dagli esami, ho lasciato perdere, ma purtroppo adesso sono davvero molto spaventato in quanto ce li ho davvero da troppo tempo! La cosa rassicurante è che il volume di queste palline è rimasto invariato nel tempo. Sono andato dal dottore e tastando questi rigonfiamenti mi ha detto di stare tranquillo.
Testimonianza di Alessandra
Ormai devo convivere con questo problema che mi porto ormai da cinque anni. Ho fatto tutte le analisi, sono andata da molti dottori, ma mi hanno sempre detto che la presenza di questi rigonfiamenti non sono affatto un problema, e che possono essere il risultato di infiammazioni precedenti. Anche se tali parole mi hanno dato un grosso conforto, vi rivelo che ogni volta che tocco questi rigonfiamenti ascellari la mia ipocondria aumenta a dismisura. Anche sul web ho provato a chiedere per quanto tempo rimane ingrossato un linfonodo, ma ho trovato le stesse risposte dei dottori.
Cibi da evitare con i linfonodi ingrossati?
In presenza di linfonodi ingrossati occorre seguire una dieta leggera e nutriente, infatti, in questa situazione il sistema immunitario sta lottando contro un’infezione, e per fare ciò al massimo dell’energia, occorre non debilitare ulteriormente l’organismo con cibi poco sani.
I cibi da evitare assolutamente in presenza di ghiandole linfatiche ingrossate sono:
- junk food
- alcool
- bibite gassate
- carne rossa
- cibi industriali
Al contrario, occorre consumare cibi ricchi di vitamine e minerali, come frutta, verdura, cereali integrali e semi oleosi. Scopri l’importanza di consumare i succhi crudi di frutta e verdura
Come capire se i linfonodi sono ingrossati?
Solitamente le ghiandole linfatiche gonfie possono apparire infiammate, dolenti al tatto, presentare un notevole aumento di volume, ma la via più veloce è fare i dovuti esami medici, come l’esame del sangue.
Rimedi naturali per linfonodi gonfi
Un linfonodo gonfio è un tipico sintomo che l’organismo sta combattendo contro un virus o un batterio. È questo il motivo per cui i linfonodi in certi casi possono ingrandirsi, infiammarsi e diventare dolenti al tatto.
UTILIZZA LA CURCUMA
La curcuma è un rimedio naturale dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e analgesiche in grado di supportare il sistema immunitario nella lotta contro le infezioni.
UTILIZZA L’OLIO DI MENTA PIPERITA
La menta piperita svolge un effetto rinfrescante sulla pelle. Questo olio vegetale oltre a ridurre l’infiammazione, raffredda la cute, aumentando il flusso di sangue verso quella specifica zona.
Oltre a queste proprietà curative, la menta piperita è anche un potente analgesico o antidolorifico.
Applicare l’olio di menta piperita sulla zona gonfia e dolente può sia svolgere un effetto calmante, e sia migliorare la risposta immunitaria contro un eventuale agente indesiderato.
Risposta alle domande più frequenti
Quanto deve essere gonfio un linfonodo per preoccuparsi?
Solitamente se la dimensione è di un centimetro, sono di natura infiammatoria e quindi causata da un’infezione, invece quando la dimensione supera i due centimetri di diametro la probabilità che si tratti di una malattia maligna aumenta vertiginosamente.
Quanto dura il gonfiore linfonodale?
Come spiegato in precedenza solitamente dura meno di due settimane, ma può succedere che duri anche diversi anni.
Considerazioni finali
Come avrai già ben capito non si può sapere a priori per quanto tempo può rimanere ingrossato un linfonodo, ma ti consiglio di consultare immediatamente uno specialista in presenza di un aumento di volume linfonodale.
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