Perché alcune persone sono naturalmente magre? Uno studio svela i veri motivi

persona naturalmente magra

Fino ad oggi, la maggior parte delle ricerche sull’obesità si è concentrata sulle persone con un indice di massa corporea (BMI) elevato. Tuttavia, un recente studio pubblicato su Cell Metabolism cambia completamente prospettiva: si è concentrato invece su chi ha un BMI molto basso, cercando di capire cosa li renda così magri, apparentemente senza sforzo.

Il risultato? Contrariamente a quanto si pensava, queste persone non sono né particolarmente attive né dotate di un metabolismo miracoloso che le fa bruciare tutto. Anzi, sono meno attive e mangiano meno rispetto a chi ha un BMI nella norma.

Cosa ha scoperto questo studio?

Come è stata condotta la ricerca

Un team di ricercatori cinesi, guidato dal professor John Speakman, ha reclutato due gruppi di persone:

  • 150 individui “sottopeso sani”, con BMI inferiore a 18,5

  • 173 individui con BMI normale, tra 21,5 e 25

Per garantire l’affidabilità dei risultati, hanno escluso persone con disturbi alimentari, malattie croniche, uso di farmaci, e perdita di peso recente. Solo 4 su 150 soggetti magri dichiaravano di fare esercizio fisico regolare.

Per due settimane, i ricercatori hanno misurato:

  • L’apporto calorico, usando una tecnica sofisticata chiamata acqua doppiamente marcata

  • L’attività fisica, tramite sensori basati sull’accelerometria

  • Il dispendio energetico a riposo (quello che il corpo consuma senza fare nulla)

Ecco cosa dicono i risultati:

I risultati hanno ribaltato le ipotesi iniziali. Le persone sottopeso:

  • Mangiano il 12% in meno rispetto ai soggetti normopeso

  • Sono il 23% meno attive fisicamente

  • Hanno però un metabolismo a riposo più alto, legato a una maggiore attività degli ormoni tiroidei

In altre parole, non sono più magre perché si muovono di più, ma perché mangiano meno e “bruciano” di più stando fermi, grazie a una maggiore attivazione del metabolismo basale.

Questi dati suggeriscono che la magrezza non è legata a uno stile di vita particolarmente virtuoso, ma piuttosto a caratteristiche fisiologiche e, forse, genetiche.

Un’analisi preliminare dello stesso team ha individuato variazioni genetiche (SNPs) che potrebbero influire sul metabolismo e sulla regolazione dell’appetito. Quando queste mutazioni sono state replicate nei topi, gli animali hanno mostrato tratti simili agli esseri umani sottopeso.

La salute dei soggetti sottopeso

Uno degli aspetti più curiosi riguarda la salute generale di queste persone. Nonostante l’inattività fisica, avevano ottimi valori di pressione e colesterolo, suggerendo che la bassa massa grassa potrebbe compensare la scarsa attività fisica.

Tuttavia, non tutto è chiaro: lo studio non ha analizzato la qualità della dieta né il senso di fame o sazietà. Questi aspetti dovranno essere approfonditi nelle fasi successive della ricerca.

Cosa possiamo imparare da questo studio?

Riflessioni personali sullo studio

  1. Sfata un mito comune: Non è detto che i magri siano più attivi o abbiano una “dieta perfetta”. Alcuni semplicemente hanno un metabolismo più efficiente o un appetito naturalmente ridotto.

  2. Mette in discussione la narrativa del “tutto è sotto il tuo controllo”: questo studio ci ricorda che fattori biologici e genetici giocano un ruolo importante nel nostro peso corporeo, non solo lo stile di vita.

  3. Implicazioni per la lotta all’obesità: Capire cosa rende alcuni individui naturalmente magri potrebbe portare a nuove strategie di prevenzione e trattamento dell’obesità, ad esempio mirando al metabolismo basale o regolando l’appetito.

Verso una comprensione più sfumata del peso corporeo

In un’epoca in cui il dibattito sul peso e la salute è più acceso che mai, studi come questo ci invitano a guardare oltre i luoghi comuni e a riconoscere la complessità della fisiologia umana.

La magrezza non è sempre sinonimo di uno stile di vita più salutare, così come l’obesità non deriva sempre da scelte “sbagliate”. La genetica, il metabolismo e persino gli ormoni tiroidei possono avere un impatto decisivo. E forse, un giorno, potremo usare queste informazioni per personalizzare davvero la medicina e la nutrizione.

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Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei