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Coenzima q10 e fibromialgia: È un rimedio efficace?

Le persone con fibromialgia potrebbero trarre benefici dall’utilizzo di integratori di coenzima q10? Scopriamolo subito!

La fibromialgia è una condizione caratterizzata dalla presenza di dolore diffuso in tutto il corpo. Questa sindrome non provoca gravi complicazioni, tuttavia è una patologia molto stressante, che spesso impedisce al malato di svolgere anche le più normali attività quotidiane.

Sebbene il dolore sia reale e molto doloroso, i medici non sono in grado di rilevare alcun danno o infiammazione che possa spiegare questi sintomi. Per questo motivo la fibromialgia ha scatenato qualche polemica nella comunità scientifica, tanto che i medici fino ad alcuni decenni fa, erroneamente, non credevano alla sua esistenza.

Oggi sembra che siano coinvolti alcuni fattori fisiologici (anomalie del sistema nervoso, disturbi ormonali, ecc.) e genetici. Potrebbero essere coinvolti anche eventi esterni (traumi, infezioni, ecc.).

Le cause esatte, tuttavia, rimangono incerte. L’esistenza di questa sindrome è stata riconosciuta nel 1992 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Come si riconosce la fibromialgia?

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I suoi numerosi sintomi e la sua somiglianza o convivenza con altre malattie o sindromi (artrite reumatoide, malattie sistemiche, sindrome da stanchezza cronica, sindrome dell’intestino irritabile, emicrania, ecc.) complicano la diagnosi di fibromialgia. 

Così, a volte capita che chi ne soffre debba attendere in media 5 anni (e una decina di visite mediche) prima di ricevere una diagnosi di fibromialgia, sebbene questo tempo sia diminuito negli ultimi anni.

Prima di fare una diagnosi di fibromialgia, i medici effettuano sul paziente ulteriori esami (in particolare esami del sangue e radiografie) al fine di escludere altre malattie che sarebbero altrimenti trattate.

Per una corretta diagnosi di fibromialgia occorre che ci siano entrambi queste condizioni:

  • Presenza di dolore diffuso per più di 3 mesi. Il dolore deve essere presente su entrambi i lati del corpo (sinistra-destra), nella parte superiore e inferiore della cintura, nonché nella colonna vertebrale.
  • Una sensazione di dolore su almeno 11 dei 18  punti caratteristici della malattia chiamati anche tender points.

Quali sono le sue cause?

Le cause della sindrome non sono ancora ben note. Sebbene la fibromialgia causi dolore muscolare cronico, non vi è alcuna lesione visibile nei muscoli che possa spiegare tale dolore.

Questa è una malattia in cui molti fattori possono causare i sintomi tipici della fibromialgia.

Ad oggi, sono state avanzate diverse ipotesi. Ecco quelle che stanno ricevendo più attenzione da parte dei ricercatori.

Esaurimento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene o asse di stress:
Si pensa che possa esserci stata nelle persone predisposte, una successione di 2 elementi molto importanti:

  • Nell’adolescenza o nell’infanzia, un evento molto impegnativo emotivamente, uno stress potente, come ad esempio la morte di una persona cara
  • In età adulta, su questo terreno predisposto, generalmente tra i 30 ei 50 anni, in occasione di un nuovo stress, la persona cade nella sindrome fibrimialgica.

Soglia di percezione del dolore ridotta

Le persone con fibromialgia sentono dolore più di altre. In altre parole, il loro sistema nervoso risponde in modo anomalo agli stimoli esterni: basta una leggera pressione per far scattare un messaggio di “dolore” nelle persone con fibromialgia. Questa maggiore sensibilità al dolore è legata alla disfunzione di alcune aree del cervello e ad anomalie nella trasmissione dei messaggi nervosi.

Anomalie fisiologiche del sistema nervoso

Diversi studi hanno mostrato livelli ridotti di neurotrasmettitori, come glutammato o serotonina, nelle persone con fibromialgia. Allo stesso modo, sono state descritte anomalie ormonali (che coinvolgono l’ipofisi e il talamo, nel cervello) in pazienti con fibromialgia. Nessuna di queste osservazioni, tuttavia, può spiegare la malattia da sola.

Il coenzima q10 può aiutare i soggetti con fibromialgia?

Uno studio effettuato dall’università di Siviglia ha dimostrato che il gene AMPK, implicato direttamente nell’infiammazione, nella riduzione dei livelli di antiossidanti, nonché nella bassa produzione mitocondriale, potrebbe avere possibili benefici derivanti dall’utilizzo di supplementi di Coenzima Q10.

QUALI SONO LE FUNZIONI DEL COENZIMA Q10?

Il coenzima q10 è un composto prodotto dal tuo organismo ed immagazzinato nei mitocondri delle tue cellule. La ricerca ha dimostrato che il coenzima Q10 svolge diversi ruoli chiave nel tuo corpo. Una delle sue funzioni principali è quella di aumentare l’apporto di energia alle tue cellule, partecipando alla produzione di adenosina trifosfato (ATP), che a sua volta è coinvolta nel trasferimento di energia tra le cellule. 

Svolge anche un ruolo importante come antiossidante. Inoltre, protegge le cellule dai danni ossidativi. Quantità eccessive di radicali liberi causano danni ossidativi che possono interferire con la normale funzione cellulare. 

Poiché l’ATP viene utilizzato per svolgere tutte le funzioni del corpo e il danno ossidativo è dannoso per le cellule, non sorprende che alcune malattie croniche siano state collegate a bassi livelli di coenzima Q10

Questo studio ha scoperto che le persone che avevano assunto coenzima q10, rispetto al gruppo placebo aveva riportato dei miglioramenti nella sindrome fibrimialgica.

Quelli che avevano assunto l’ubiquinone, il principio attivo del coenzima q10 avevano riportato miglioramenti relativi al dolore, alla rigidità e all’affaticamento.

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Perché il coenzima q10 potrebbe ridurre i sintomi nei pazienti con fibromialgia?

Questo deriverebbe direttamente dalle proprietò del coenzima q10, poiché:

  1. Funge da antiossidante: Questa sua proprietà potrebbe prevenire l’infiammazione tipica dei soggetti con fibromialgia, aiutando a ridurre il dolore percepito.
  2. Supporta l’energia alle cellule. Uno dei sintomi più comuni dei soggetti con fibromialgia è quello di avere continuamente bassi livelli di energia. Una maggiore energia data alle cellule potrebbe contribuire a ridurre la sintomatologia associata a questa patologia.

Purtroppo, ad oggi ci sono veramente pochi studi che mettono in relazione i benefici dati dall’utilizzo del coenzima q10 nei soggetti con fibromialgia. 

Sebbene alcuni studi abbiano mostrato qualche reale beneficio con l’integrazione di questo coenzima, dovremo aspettare ulteriori studi per poter confermare la sua reale efficacia.

Altri benefici associati all’utilizzo di coenzima q10 sono:

  1. Migliora la funzione cardiovascolare
  2. Può aiutare a promuovere la fertilità maschile
  3. Aiuta a mantenere la pelle giovane e sana
  4. Può alleviare il mal di testa
  5. Aumenta l’energia del corpo
  6. Migliora le prestazioni sportive
  7. Fa bene al cervello
  8. Protegge i polmoni
  9. Combatte i radicali liberi
  10. Rallenta il processo di l’invecchiamento 

Prima di utilizzare un integratore di Coenzima q10 occorre chiedere un parere medico. 

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Migliori integratori e strategie naturali per ridurre i sintomi associati alla fibromialgia

Segui una dieta sana: Consuma esclusivamente frutta, verdura, estratti crudi di frutta e verdura, frutta secca, semi oleosi, cereali integrali, possibilmente senza glutine, legumi, carni bianche, uova, pesce, spezie ed erbe aromatiche. I cibi ricchi di glutine e lattosio dovrebbero essere limitati. Tutti gli alimenti non menzionati dovrebbero essere banditi, come la carne rossa, i salumi, i cibi trasformati ecc.. Mastica lentamente ogni boccone, e non mangiare mai quando sei arrabbiato, stressato o ansioso.

Fai esercizio fisico: Lo so è dura fare esercizio fisico quando è presente la fibromialgia, tuttavia, occorre praticare attività che stimolano la sudorazione. La sudorazione stimola le endorfine, sostanze naturali prodotte dal nostro corpo, che oltre a migliorare la tolleranza al dolore, ci fanno sentire anche euforici. Vuoi ridurre i tuoi sintomi, allora stringi i denti, e da domani inizia a correre, a camminare velocemente o vai a nuotare, l’importante è muovere il corpo!

Pratica il qi gong o la meditazione consapevole, come la meditazione mindfulness. Tutte le pratiche di meditazione hanno in comune la capacità di rilassare l’organismo, migliorando il benessere psicofisico del corpo, fattore che può portare a migliorare il sonno notturno, e di conseguenza, portando a netti miglioramenti nella patologia fibrimialgica. 

Migliora il riposo notturno. Puoi praticare la meditazione, fare la respirazione profonda, oppure utilizzare un integratore di melatonina per favorire un buon sonno notturno. La melatonina è un ormone naturale presente nel corpo, che viene utilizzato come aiuto per dormire. Inoltre, è un integratore utilizzato anche per la depressione, l’affaticamento cronico e la fibromialgia.

Effettua i massaggi: I massaggi linfodrenanti possono aiutare a migliorare la circolazione sanguigna. Sono degli ottimi rimedi naturali per ridurre i sintomi associati alla fibromialgia.

Utilizza un integratore di vitamina D: Sia i livelli di vitamina D che di magnesio sono risultati bassi nelle persone con fibromialgia. La vitamina D, nota come vitamina del sole, presenta alcuni effetti benefici sulla funzione nervosa e muscolare. Alcuni studi suggeriscono che bassi livelli di vitamina D possono essere associati al dolore cronico della fibromialgia. In un piccolo studio clinico pubblicato online nel numero di gennaio 2012 di Pain Medicine, i sintomi della fibromialgia sono migliorati in 30 donne dopo otto settimane di integrazione di vitamina D. Parla sempre con il tuo medico prima di utilizzare integratori alimentari.

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Conclusioni

Sebbene esistano studi che confermano i benefici del coenzima q10 nei soggetti con fibromialgia, ci vorranno ulteriori ricerche per stabilire la sua reale efficacia.

Team Benessere

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei