Onfalite ed acqua ossigenata: Posso utilizzare questo rimedio?
Posso utilizzare l’acqua ossigenata nella cura dell’onfalite? Continua con la lettura dell’articolo per scoprirlo!
L’onfalite è un’infiammazione dell’ombelico e dei tessuti circostanti che può essere accompagnata talvolta da secrezioni maleodoranti.
La causa principale dell’onfalite è l’esposizione a qualsiasi batterio durante il parto, quando il cordone ombelicale viene tagliato dopo la nascita o pochi giorni dopo a casa.
È una condizione comune nei neonati e nei bambini piccoli, tuttavia può verificarsi anche negli adulti. La cura dell’onfalite richiede di solito l’utilizzo di antibiotici e di una corretta igiene dell’area interessata.
In questo articolo, esploreremo se l’acqua ossigenata può essere utilizzata nella cura dell’onfalite e quali sono i suoi possibili benefici.
Cos’è l’acqua ossigenata?
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L’acqua ossigenata, nota anche come perossido di idrogeno, è un composto chimico composto da ossigeno e idrogeno. È un liquido incolore e trasparente che viene utilizzato per una varietà di scopi, tra cui la disinfezione delle ferite, le cure della casa, per sbiancare i denti e per un uso industriale.
Posso utilizzare l’acqua ossigenata nella cura dell’onfalite?
L’acqua ossigenata può essere utile nella cura dell’onfalite grazie alle sue proprietà antibatteriche e antifungine. Quando viene applicata sull’ombelico infetto, l’acqua ossigenata può aiutare a eliminare i batteri o i funghi presenti nell’area, riducendo così l’infiammazione e l’infezione.
Inoltre, l’acqua ossigenata può aiutare a rimuovere lo sporco e i detriti presenti nell’ombelico, migliorando così la pulizia dell’area e prevenendo la proliferazione di batteri o funghi.
NOTA BENE: Generalmente l’onfalite passa dopo pochi giorni, dopo l’utilizzo di acqua ossigenata e/o pomate disinfettanti, tuttavia in certi casi queste cure possono risultare inefficaci e portare l’onfalite ad evolvere in condizioni più gravi, che possono includere la formazione di cisti. In questo caso occorre intervenire chirurgicamente.
Come posso utilizzare l’acqua ossigenata nella cura dell’onfalite?
L’acqua ossigenata può essere utilizzata per la cura dell’onfalite in diversi modi. Uno dei modi più comuni è l’applicazione diretta sull’ombelico infetto. In questo caso, è importante diluire l’acqua ossigenata con acqua prima di applicarla sull’area interessata, per evitare fastidiose irritazioni e bruciature.
Un altro modo è quello di utilizzare una garza imbevuta di acqua ossigenata per pulire delicatamente l’ombelico infetto. È importante evitare di strofinare o grattare l’area infetta, per non irritare o peggiorare ulteriormente il processo infiammatorio già in atto.
Quali sono i possibili effetti collaterali dati dall’utilizzo del perossido di idrogeno nella cura dell’onfalite?
L’utilizzo del perossido di idrogeno nella cura dell’onfalite può causare alcuni effetti collaterali, tra cui irritazione e bruciature cutanee. Inoltre, l’acqua ossigenata può causare reazioni allergiche in alcune persone.
È importante consultare il proprio medico prima di utilizzare il perossido di idrogeno nella cura dell’onfalite.
Come posso prevenire l’onfalite?
La prevenzione dell’onfalite è importante per evitare che questa condizione si verifichi. Alcuni suggerimenti utili per prevenire questo disturbo infiammatorio includono:
– Pulire delicatamente l’ombelico del neonato o del bambino piccolo con acqua e sapone neutro durante il bagnetto quotidiano.
– Asciugare bene l’ombelico dopo il bagnetto, utilizzando un asciugamano morbido.
– Evitare di applicare prodotti cosmetici sull’ombelico del neonato o del bambino piccolo, onde evitare inutili irritazioni ed infiammazioni.
– Cambiare regolarmente il pannolino del neonato o del bambino piccolo e pulire accuratamente l’area dell’ombelico.
Conclusioni
L’acqua ossigenata è un trattamento che può essere utilizzato con estrema efficacia per disinfettare l’ombelico, tuttavia in alcuni casi questo trattamento casalingo può non essere sufficiente per curare l’onfalite. In presenza di infiammazione dell’ombelico consiglio di consultare il proprio medico curante.