Ansia e respirazione buteyko

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L’ansia è una sensazione di disagio, preoccupazione, paura o terrore, che può variare di intensità e gravità. Tutti noi proviamo ansia di tanto in tanto, tuttavia, quando diventa persistente ed abbastanza forte da interferire con le normali attività quotidiane viene diagnosticata come disturbo d’ansia e, nella sua forma più grave, come attacco di panico. Se non curata, l’ansia può influire negativamente sulla salute mentale e fisica, oltre a ridurre la qualità della vita, la produttività e la capacità di funzionare.

Fortunatamente grazie ad una tecnica di respiro possiamo affrontare gli squilibri biochimici del nostro corpo. Più avanti scoprirai come ridurre drasticamente i disturbi d’ansia e gli attacchi di panico tramite un’efficace forma di respirazione.

Nel corso dell’evoluzione umana, abbiamo fatto affidamento sulle risposte corporee immediate del SNS – sistema nervoso simpatico – ogni volta che ci siamo trovati di fronte ad un pericolo imminente. Conosciute come risposta “combatti o fuggi”, le reazioni automatiche del SNS determinano determinate reazioni fisiche, tra cui un aumento della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria, nonché un forte rilascio di adrenalina per aiutarci a correre più velocemente o combattere più duramente.

Nel nostro passato evolutivo, il sistema nervoso simpatico veniva in genere attivato solo per brevi periodi di tempo in risposta ad un pericolo fugace, ad esempio contro un attacco di predatori. Tuttavia, la vita moderna ci sottopone a fattori di stress senza precedenti che sono molto più insidiosi e duraturi. Oltre a preoccuparci di finanze, relazioni e lavoro, molti di noi devono far fronte al traffico, alle comunità affollate e ad un programma fitto di impegni. La tecnologia aggrava questo stress tenendoci costantemente “online”, alla ricerca del prossimo messaggio o compito, impedendoci di spegnerci completamente e riposare.

Vivere sotto stress cronico crea esaurimento emotivo e fisico. Una volta che siamo in questo stato di esaurimento, gli effetti dello stress si aggravano e la nostra capacità di gestire lo stress si esaurisce. Ciò può portare a diversi problemi di salute mentale, tra cui l’ansia e gli attacchi di panico. Bisogna trovare un modo in grado di attivare il sistema nervoso parasimpatico in modo da poter riposare, digerire e riparare il “sistema”. Se siamo sempre in allerta – il nostro copro non può ripararsi.

CONSEGUENZE DELL’ANSIA NON TRATTATA

Se hai mai sofferto di ansia, saprai che può avere un effetto estremamente debilitante sulla tua qualità di vita. È dannoso anche per la salute fisica. Lo stress cronico compromette il sistema immunitario e questo ti rende più incline ad infezioni, malattie respiratorie e malattie autoimmuni. Aumenta anche l’infiammazione, e l’infiammazione è una causa sottostante di quasi tutte le malattie croniche. L’ansia è inoltre collegata ad un rischio maggiore di diversi disturbi di salute mentale tra cui disturbo bipolare, depressione e disturbo da abuso di sostanze.

Quando sei costantemente sull’orlo di un attacco di panico, diventa incredibilmente difficile funzionare, socialmente, al lavoro e a casa. I pazienti con attacco di panico hanno un rischio molto più elevato di disturbi cardiovascolari, respiratori e gastrointestinali; oltre a rischi maggiori di incorrere nel disturbo depressivo maggiore e nel suicidio. Fortunatamente, intervenendo sulle disfunzioni del ritmo respiratorio è possibile alleviare i sintomi dell’ansia e dell’attacco di panico in modo da migliorare notevolmente la qualità della vita.

IL LEGAME TRA STRESS, RESPIRAZIONE ECCESSIVA, ANSIA ED ATTACCHI DI PANICO

Lo stress cronico e l’ansia hanno gravi implicazioni sulla salute fisica di una persona, la più dannosa delle quali è l’iperventilazione abituale (respirazione eccessiva). L’aumento della respirazione è una risposta perfettamente normale allo stress, poiché un aumento della frequenza cardiaca e della frequenza respiratoria sono necessari per preparare il corpo a combattere o fuggire. Ma questa risposta naturale diventa anomala quando lo stress è sostenuto a lungo termine e il volume respiratorio non ha l’opportunità di normalizzarsi, portando ad iperventilazione cronica.

L’iperventilazione cronica è un condizione mediante cui respiriamo troppa aria in modo costante e a lungo termine. È stato trovato un collegamento diretto tra iperventilazione, ansia ed attacchi di panico. Per capire come il respiro può innescare questi stati, devi prima capire gli effetti della respirazione sui livelli di anidride carbonica (CO2) nel sangue.

Respirare troppo velocemente e superficialmente, soprattutto con la parte alta del torace, porta ad un eccesso di ossigeno e ad una carenza di CO₂ nel sangue. Ma la CO₂ non è solo un gas di scarto: serve per permettere all’ossigeno di raggiungere le cellule. Quando i livelli di CO₂ si abbassano, arriva meno ossigeno al cervello e al corpo proprio nei momenti di ansia, quando servirebbe lucidità. Questo genera fame d’aria, sensazione di soffocamento e panico, creando un circolo vizioso di iperventilazione e ansia crescente. Inoltre, l’adrenalina aumenta la sensibilità alla CO₂, peggiorando il tutto. Anche il semplice sospirare frequentemente può aggravare il problema. Per spezzare questo ciclo negativo, è fondamentale riequilibrare la respirazione e ristabilire livelli ottimali di CO₂.

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RESPIRAZIONE BUTEYKO PER L’ANSIA

Le prove dimostrano che le persone inclini ad ansia ed attacchi di panico tendono ad avere modelli di respirazione disfunzionali, il più comune dei quali è la respirazione eccessiva. La ricerca mostra anche che diverse emozioni sono associate a diverse forme di respirazione e cambiare il modo in cui respiriamo può cambiare il modo in cui percepiamo il mondo attorno a noi.

Quando si tratta di ansia, attacchi di panico e depressione, la pratica di specifici esercizi di respirazione può davvero ridurre l’ansia drasticamente. Prima di delineare come eseguire questi esercizi, è utile capire innanzitutto quali modelli di respirazione alimentano la risposta allo stress e all’ansia del sistema nervoso simpatico e quali modelli di respirazione alimentano la risposta al riposo e al rilassamento del sistema nervoso simpatico:

Ecco il modo in cui si attiva il sistema nervoso simpatico e che quindi dovresti assolutamente evitare di fare:

  • Respirazione veloce
  • Sospiri frequenti
  • Respirazione dalla parte superiore del torace
  • Respirare attraverso la bocca
  • Respirare in modo più evidente o più forte
  • Respirazione irregolare

Se soffri di attacchi di panico o ansia, è probabile che tu respiri già nei modi descritti sopra. Questo tipo di respirazione diventa ancora più pronunciato nei momenti di forte ansia o panico, creando un circolo vizioso negativo che si autoalimenta.

Ecco la respirazione che dovresti adottare per ridurre i tuoi livelli di ansia:

  • Respirazione lenta
  • Respirazione dalla pancia (invece che dalla parte superiore del torace)
  • Sopprimere i sospiri (se possibile)
  • Respirare attraverso il naso
  • Respirazione tranquilla
  • Respirazione dolce, leggera e calma ( non devi raggiungere la fame d’aria o inspirare troppo in profondità)

Ecco le 7 linee guida da seguire per praticare la respirazione buteyko

Respira dal naso

Se hai la tendenza a respirare con la bocca (e la maggior parte di noi lo fa senza nemmeno rendersene conto), è importante che tu ti riabitui a respirare con il naso e a tenere la bocca chiusa.

Riduci il tuo volume respiratorio

È stato dimostrato che la tecnica di osservare e rallentare il respiro calma la mente e migliora la resilienza in situazioni stressanti. Mentre molte tecniche di respirazione mirano a rallentare la respirazione, il metodo Buteyko è l’unico esercizio di respirazione a nostra conoscenza che riduce intenzionalmente anche il volume respiratorio per creare un bisogno tollerabile di aria.

In sostanza, la teoria funziona come un vaccino: ridurre la respirazione per creare una fame d’aria è simile a dare al corpo una dose molto piccola e controllata di sintomi di ansia. Ciò riduce la risposta di paura del corpo e aiuta la persona a superare la paura delle sensazioni che accompagnano un attacco di panico conclamato. Mentre l’obiettivo a lungo termine è quello di ripristinare il centro respiratorio verso un volume respiratorio normale, abbiamo anche assistito a enormi miglioramenti a breve termine in persone che soffrono regolarmente di attacchi di panico, a volte in appena 2 ore dall’inizio degli esercizi di respirazione.

Idealmente, dovresti dedicare 60 minuti cumulativi al giorno alla pratica di esercizi di respirazione ridotta. Si consiglia inoltre di lavorare sulla riduzione della respirazione dal momento in cui ti svegli al mattino. Ad esempio, mentre sei sdraiato a letto per alcuni minuti, riduci la respirazione e crea una leggera fame d’aria. Mentre guidi per andare al lavoro, riduci la respirazione rilassando il torace e la pancia e assicurandoti che il torace rimanga fermo. E mentre svolgi le attività quotidiane come la doccia, riduci la respirazione trattenendo il respiro dopo l’espirazione finché non senti una fame d’aria tollerabile.

Smetti di respirare profondamente e di sospirare

Sia respirare rumorosamente che sospirare alimentano la respirazione eccessiva. Pertanto, è importante assicurarsi che il respiro sia silenzioso 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e smettere di sospirare se si ha la tendenza a farlo. Se si nota che un sospiro sta per arrivare, deglutire o trattenere il respiro. Se un sospiro sfugge, compensare espirando dal naso e trattenendo il respiro per 5-10 secondi dopo l’espirazione: questo riequilibrerà i gas nel sangue.

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Estendi le tue espirazioni

Cerca di rendere la tua espirazione circa 2 volte più lunga della tua inspirazione nella tua vita quotidiana. Questo modo di respirare attiva il sistema nervoso parasimpatico. La ricerca dimostra che un’espirazione più lunga è utile per ridurre l’ansia, così come lo stress fisico e mentale.

Inizia la respirazione nel diaframma

Quando le cose sono stressanti, spesso ci viene detto di “fare un respiro profondo”. Ironicamente, contrariamente a tutto ciò che potresti pensare, questa può essere esattamente la cosa sbagliata da fare. Questo perché molte persone equiparano il fare un respiro profondo a un’enorme boccata d’aria nella parte superiore del torace e questo porta a respirare troppo e perpetua l’iperventilazione. Respirare leggermente, lentamente e profondamente nel diaframma – nella pancia per semplificare -, d’altra parte, ha dimostrato di indurre uno stato di calma, ridurre efficacemente l’ansia e i suoi sintomi e alleviare le emozioni negative come la depressione e la rabbia.

 


Utilizza determinati esercizio di respirazione per combattere l’ansia e gli attacchi di panico

Oltre ad affrontare l’iperventilazione (respirazione eccessiva) a lungo termine, è anche molto importante imparare a controllare la respirazione durante le prime fasi di un attacco. Una caratteristica centrale di un attacco di panico è che i sintomi sono ciclici, si autoalimentano e perpetuano l’attacco. Ecco perché è fondamentale affrontare la respirazione al primo segno di ansia o attacco di panico. Se noti che i sintomi si stanno manifestando, pratica immediatamente l’esercizio numero 1, e l’esercizio numero 2 che verranno spiegati più avanti nell’articolo.

Migliora la tua pausa di controllo ( CP )

Nella respirazione Buteyko, la Pausa di Controllo (Control Pause, o CP) è un indicatore chiave della salute respiratoria e del livello di tolleranza alla CO₂ (anidride carbonica).

La Pausa di Controllo è il tempo in secondi che riesci a restare senza respirare dopo un’espirazione normale, senza forzare né il respiro né l’apnea, e senza avvertire fastidio o bisogno urgente di inspirare.

Inspirazione – Trattieni il respiro – Espirazione – Pausa di Controllo. E poi reinizia il ciclo di respirazione.

⚠️ Non trattenere il fiato troppo a lungo. La CP deve essere sempre confortevole, mai forzata.

È una misura indiretta del tuo stato respiratorio, nervoso e metabolico. In generale:

  • < 10 secondi = respirazione disfunzionale, alta suscettibilità all’ansia, stress cronico

  • 10–20 secondi = respirazione superficiale, ma in miglioramento

  • 20–40 secondi = buona tolleranza alla CO₂, corpo più calmo e stabile

  • > 40 secondi = ottima salute respiratoria e nervosa, ansia molto più gestibile

🔹 Perché è utile?

Una CP bassa indica che respiri troppo e troppo spesso, il che riduce la CO₂ nel sangue, alimentando in questo modo l’ansia, la tensione e il senso di allarme. Aumentare progressivamente la CP significa rieducare il corpo a respirare meno e meglio, migliorando l’equilibrio del sistema nervoso.

Lavorando per aumentare la tua CP, ridurrai gradualmente la tua sensibilità alla CO2 nel sangue. Ciò avrà un impatto positivo sulla tua respirazione durante il riposo, il sonno e l’esercizio, e aumenterà la tua resilienza allo stress.

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2 esercizi di respirazione buteyko per combattere l’ansia e gli attacchi di panico

Di seguito sono riportati 4 esercizi di respirazione che ti aiuteranno a bilanciare la tua biochimica in modo da provare meno ansia e attacchi di panico. Gli esercizi n. 1-3 possono essere utilizzati ai primi segnali di ansia o panico per fermarli sul nascere. Gli esercizi n. 2-4 possono essere utilizzati quando non sei sull’orlo di un attacco di panico per aumentare la tua PC e ridurre i livelli di ansia in generale.

Allenati a piccole trattenute di respiro

Fai questo esercizio frequentemente durante il giorno per bilanciare la tua biochimica, e anche quando hai i primi sintomi di stress, ansia o attacchi di panico. Non aspettare che i sintomi peggiorino, poiché riprendere il controllo del respiro in questo caso sarà molto più difficile. Se ti svegli durante la notte con gli attacchi, allora siediti sul letto e fai questo esercizio. È delicato, adatto a tutti e ridurrà drasticamente i tuoi sintomi. L’obiettivo principale di questo esercizio è mantenere la respirazione calma.

Istruzioni

  • Inspira, trattieni il respiro, espira e pratica la pausa di controllo per 2-5 secondi. Non tentare di trattenere il respiro più a lungo di così, perché questo aumenterà solo la tua respirazione e probabilmente aggraverà i tuoi sintomi. La tua massima ritenzione del respiro non dovrebbe essere maggiore della metà della tua Pausa di Controllo. Ad esempio, se la tua Pausa di Controllo è di 4 secondi, allora trattieni il respiro per soli 2 secondi.
  • Puoi ripetere questo esercizio centinaia di volte al giorno, anche di notte.

ESEMPIO: Inspira per tre secondi, trattieni il respiro per 3 secondi, espira per 5 secondi e pratica la pausa di controllo per almeno 4 secondi.

Respira lentamente e in modo profondo.

L’obiettivo di questo esercizio è quello di aiutare ad alleviare la fame d’aria e la sensazione di soffocamento, rallentando la respirazione. Puoi usare questo esercizio ai primi segnali di un attacco di panico e puoi anche praticarlo regolarmente per abbassare i livelli generali di ansia e stress.

Istruzioni

  • Sdraiati o siediti con la schiena dritta.
  • Inspira delicatamente con il diaframma contando fino a 3.
  • Posiziona le mani sui fianchi per sentire le costole che si espandono e si contraggono delicatamente mentre respiri.
  • Espira delicatamente contando fino a 5
  • Continua questo esercizio per almeno 5 minuti.
  • Se la sensazione di fame d’aria diventa piuttosto forte, inspira lentamente per 2-3 secondi ed espira lentamente per 3-4 secondi. Se ti senti bene, puoi rallentare un po’ di più la respirazione, inspirando per 5 secondi ed espirando per 5 secondi

Ulteriori strategie da adottare per ridurre l’ansia

Oltre agli esercizi di respirazione, anche lo stile di vita gioca un ruolo cruciale nella gestione dell’ansia. Dormire bene, praticare meditazione consapevole, esporsi al sole e passare tempo all’aria aperta aiutano a ridurre i livelli di adrenalina e migliorano la resilienza allo stress. È fondamentale sviluppare consapevolezza del proprio corpo, rallentare il respiro nei momenti di tensione e prendersi brevi pause durante la giornata per riconnettersi con sé stessi. Muoversi è essenziale: camminate e yoga, meglio se con la bocca chiusa, favoriscono equilibrio e calma. Limitare zuccheri, alcol e caffeina, e seguire un’alimentazione bilanciata stabilizza l’umore. Infine, un supporto terapeutico può aiutarti a trasformare schemi mentali che alimentano l’ansia.

Conclusioni finali

Gli esercizi di respirazione e le tecniche descritte sopra devono essere utilizzati insieme ai normali trattamenti quotidiani. Data la natura delicata dell’ansia e degli attacchi di panico, gli esercizi di respirazione dovrebbero essere introdotti molto delicatamente. È essenziale evitare di creare una carenza d’aria troppo forte durante la respirazione ridotta, o anche durante la misurazione della Pausa di controllo, poiché ciò potrebbe provocare sensazioni simili all’inizio di un attacco di panico. Invece, inizia concentrandoti sul passaggio alla respirazione nasale ed eliminando l’abitudine di sospirare. Dopo alcuni giorni, quando ti senti a tuo agio con la respirazione nasale, inizia a incorporare un delicato rilassamento e gli esercizi di respirazione ridotta sopra descritti.

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Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei