Religioni o programmi extraterrestri? La verità è nascosta nei testi sacri?

Chi ha forgiato la nostra fede?
Per millenni abbiamo dato per scontato che l’origine della religione fosse un mistero irraggiungibile, un atto spontaneo dello spirito umano.
Ma oggi, un numero sempre più crescente di persone si chiede:
e se fosse stato tutto programmato?
E se la religione fosse stata creata deliberatamente… da entità extraterrestri?
Gli dèi scesi dal cielo: una storia universale
Dai templi dell’antica Sumeria, attraversando le steppe della Mongolia e i deserti dell’Africa, fino ad arrivare ai misteriosi popoli precolombiani, ogni antica civiltà racconta una storia sorprendente: esseri discesi dal cielo avrebbero guidato l’umanità verso la nascita della civiltà.
Non si tratta di poche eccezioni: è una costante globale.
Alcuni esempi tra i più eclatanti:
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Gli Anunnaki: per i Sumeri, divinità stellari che hanno insegnato l’agricoltura, l’architettura e la scrittura.
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I Kachina: per i nativi Hopi, spiriti delle stelle che portarono istruzioni su come costruire villaggi e coltivare la terra.
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Gli Elohim: nei testi ebraici, “coloro che vennero dall’alto”, capaci di plasmare l’uomo e distruggere intere città con il fuoco dal cielo.
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I Veda: nei testi indiani antichi, raccontano di vimana, carri volanti che solcavano i cieli in battaglie spettacolari.
Gli elementi comuni di tutte queste testimonianze erano la provenienza dai cieli, una conoscenza avanzata trasmessa agli uomini e manifestazioni tecnologiche descritte come dei veri e propri miracoli.
Troppo simili, troppo precisi, e troppo ricorrenti.
Come se dietro questi racconti si nascondesse un’unica, antichissima verità dimenticata.
Monumenti impossibili: tracce di una tecnologia superiore?
Le costruzioni che sfidano il tempo (e la logica)
Se gli dèi erano venuti dal cielo, è logico aspettarsi che abbiano lasciato segni tangibili del loro passaggio.
E questi segni esistono.
Sono i grandi monumenti megalitici, costruzioni ciclopiche che sfidano ogni spiegazione ufficiale.
Ecco alcuni di questi monumenti:
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Le Piramidi di Giza: allineate perfettamente ai punti cardinali, costruite con milioni di blocchi di pietra, alcuni pesanti oltre 50 tonnellate.
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Nell’antico sito libanese di Baalbek si erge il Trilitone, un imponente complesso formato da tre giganteschi blocchi di pietra, ciascuno del peso di oltre 1000 tonnellate
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Sacsayhuamán: in Perù, mura formate da pietre tagliate e incastrate con una precisione impossibile anche oggi.
Come è stato possibile?
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Nessuna tecnologia di sollevamento nota avrebbe permesso simili imprese.
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Nessuna documentazione storica spiega il “come”.
La teoria alternativa suggerisce che questi siti furono costruiti con l’aiuto di tecnologia extraterrestre:
veicoli di levitazione, strumenti di taglio molecolare, e macchine antigravitazionali.
Monumenti non per gli uomini.
Ma per ricordare il passaggio degli dèi.
I testi sacri e la tecnologia dimenticata
Descrizioni antiche che oggi parlano di astronavi e armi futuristiche
Se ci liberiamo per un momento dai filtri religiosi, i testi sacri ci raccontano storie che sembrano uscire da un film di fantascienza.
Ecco di cosa sto parlando:
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Il carro di fuoco di Ezechiele: ruote luminose che si muovono in ogni direzione, luci, suoni assordanti, e una figura che parla dal mezzo della nube.
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La salita di Elia al cielo: Elia che viene rapito in cielo da un “carro di fuoco”, scomparendo agli occhi dei presenti.
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Le guerre dei Vimana: navi volanti che sparano armi in grado di incenerire intere città.
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La distruzione di Sodoma e Gomorra: esplosioni dal cielo, e nuvole di fumo che ricordano la descrizione di un attacco nucleare.
Se questi racconti fossero resoconti reali, ma male interpretati da testimoni antichi?
Se i “miracoli” fossero stati, in realtà, dimostrazioni tecnologiche controllate da civiltà superiore
Il controllo delle masse
Codici morali e obbedienza: istruzioni dall’alto?
La comparsa quasi simultanea, in diversi angoli del mondo, di codici religiosi rigidissimi ha insospettito molti studiosi alternativi.
Queste leggi, che vanno ben oltre le semplici norme sociali, sembrano costruite per scolpire nella mente degli uomini tre concetti fondamentali:
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Paura dell’invisibile.
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Obbedienza cieca all’autorità superiore.
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Senso di colpa come strumento di autocontrollo.
Esempi evidenti:
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I Dieci Comandamenti impongono non solo regole pratiche (non uccidere, non rubare), ma anche pensieri e desideri (“non desiderare la donna d’altri”).
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Le Leggi di Manu in India regolano tutto: dal cibo alla sessualità, dal matrimonio alla gerarchia sociale.
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I codici morali egizi (come la Ma’at) basano la vita dopo la morte su un perfetto bilancio tra verità e giustizia.
Tutto questo sistema di leggi religiose, così articolato e universale, non sembra frutto di una semplice evoluzione naturale.
Secondo la teoria extraterrestre:
questi codici sarebbero stati “installati” per trasformare l’uomo selvaggio in un essere gestibile, disciplinato, e prevedibile.
Una civiltà obbediente è molto più facile da osservare, guidare e plasmare.
Tracce visive dimenticate: l’arte racconta una verità più antica?
In diverse opere d’arte religiosa, realizzate secoli fa, compaiono elementi inspiegabili che molti interpretano come rappresentazioni inconsapevoli di fenomeni extraterrestri.
La Madonna con il bambino e San Giovannino (XV secolo)
In questo dipinto, attribuito alla scuola del Ghirlandaio e custodito a Firenze, sullo sfondo, sopra la spalla destra della Madonna, si distingue chiaramente un oggetto circolare luminoso, da cui sembrano irradiarsi raggi verso il basso.
Accanto, una figura umana guarda verso l’oggetto, alzando il braccio per proteggersi gli occhi dalla luce, mentre un cane, simbolo di fedeltà, osserva la scena.
Questo dettaglio, troppo preciso per essere casuale, ha portato molti a ipotizzare che l’artista volesse immortalare un antico avvistamento di un oggetto volante non identificato, in un contesto sacro.
Gli affreschi di Visoki Dečani (Kosovo)
All’interno della cattedrale medievale di Visoki Dečani, in Kosovo, alcuni affreschi che rappresentano l’Ascensione di Cristo mostrano due enigmatici oggetti luminosi, di forma ovoidale, sospesi ai margini della scena.
All’interno di queste strutture si intravedono figure umane stilizzate, come se stessero pilotando o viaggiando su di esse.
Secondo diverse interpretazioni alternative, queste immagini potrebbero essere una trascrizione artistica di antichi avvistamenti di oggetti volanti non identificati, reinterpretati attraverso il linguaggio simbolico dell’epoca.
Gli arazzi di Armento e Dura Europos
Negli antichi arazzi di Armento, in Italia, e negli affreschi rinvenuti a Dura Europos, una città fortificata della Siria, compaiono immagini affascinanti e misteriosi.
In entrambi i casi, si osservano figure alate — probabilmente interpretate come angeli — racchiuse all’interno di strutture sferiche o a forma di globo, spesso circondate da fiamme o da un alone luminoso.
Queste rappresentazioni, secondo diversi studiosi alternativi, potrebbero raffigurare non semplici simboli spirituali, ma antiche visioni di oggetti volanti, interpretate e codificate dagli artisti del tempo secondo il linguaggio religioso allora disponibile.
Secondo le teorie alternative, queste opere sarebbero “memorie residuali”.
Immagini sopravvissute nei secoli, che raccontano inconsapevolmente un passato dimenticato di incontri cosmici.
Le guerre tra dèi: una battaglia tra fazioni extraterrestri?
Quando si leggono con attenzione i miti di diverse culture, emerge queste storie, che comprendono divinità in conflitto tra loro, che combattono nei cieli con armi distruttive, come:
La guerra tra Deva e Asura nei Veda: battaglie aeree per il controllo del cosmo
Nella mitologia vedica, i Deva (divinità celesti) e gli Asura (potenze oscure) si affrontano in guerre epiche per il controllo del cosmo e del destino dell’umanità.
Le descrizioni parlano di veicoli volanti (vimana) che scatenano armi devastanti, capaci di abbattere città e manipolare elementi naturali.
Secondo alcuni interpreti moderni, queste battaglie non sarebbero metafore spirituali, ma cronache arcaiche di veri conflitti tecnologici tra razze extraterrestri in lotta per la supremazia del pianeta.
La ribellione degli Anunnaki
Nei testi sumeri, si racconta che alcuni Anunnaki, insoddisfatti del loro ruolo di servitori degli dèi superiori, si ribellarono scatenando una guerra devastante.
Le cronache parlano dell’uso di armi spaventose, capaci di “incenerire la terra” e di “portare la distruzione fino ai cieli”.
Questi racconti, letti in chiave moderna, suggeriscono l’idea di un conflitto interno tra fazioni aliene, forse con l’uso di tecnologie nucleari o avanzate, che avrebbe lasciato tracce profonde nella memoria collettiva umana.
Secondo i sostenitori della teoria aliena:
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Non si tratta di semplici allegorie spirituali.
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Queste storie sarebbero memorie distorte di vere guerre interstellari compiute tra diverse fazioni extraterrestri, ognuna con i propri interessi sulla Terra.
Una Terra contesa come una colonia.
Una razza umana contesa come risorsa.
Le profezie
Molte grandi religioni contengono al loro interno delle profezie: visioni di eventi futuri, annunci di catastrofi, e promesse di una salvezza finale.
L’Apocalisse di Giovanni: visioni di guerre cosmiche e nuovi mondi
Scritta nel I secolo d.C., l’Apocalisse di Giovanni è uno dei testi più enigmatici e visionari della tradizione cristiana.
Il libro descrive un futuro catastrofico caratterizzato da battaglie celesti tra forze del bene e del male, flagelli che devastano la Terra, e infine la creazione di “un nuovo cielo e una nuova Terra”.
Secondo molti, queste visioni non sarebbero semplici allegorie, ma descrizioni simboliche di interventi cosmici reali, forse collegati a conflitti tra potenze superiori.
Le predizioni Maya: cicli di distruzione e rinascita
La cosmologia Maya, basata su una concezione ciclica del tempo, prevede che l’umanità attraversi ripetuti cicli di creazione e distruzione.
Secondo i loro calendari, il nostro mondo attuale sarebbe il “quinto sole”, preceduto da quattro ere terminate con catastrofi globali.
Alcuni studiosi alternativi ipotizzano che questi cicli non siano semplici leggende, ma memorie ancestrali di interventi cosmici, forse addirittura programmi periodici di “reset” della civiltà terrestre, orchestrati da forze superiori.
Le profezie islamiche sull’avvento del Mahdi e il ritorno di Gesù
Nella tradizione islamica, si profetizza l’arrivo del Mahdi, una guida spirituale che, insieme al ritorno di Gesù, condurrà l’umanità in un’epoca di giustizia dopo un periodo di caos e inganno.
Queste profezie parlano di battaglie globali, di forze oscure da sconfiggere, e di una trasformazione radicale del mondo.
Per chi guarda con occhi alternativi, potrebbero trattarsi di riferimenti codificati a un intervento esterno, destinato a resettare il sistema di potere terrestre e instaurare un nuovo ordine sotto la guida di entità superiori.
Cosa notano i teorici?
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Le profezie orientano il comportamento umano.
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Creano attese collettive.
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Preparano psicologicamente intere popolazioni a eventi traumatici.
Secondo alcuni, queste profezie sarebbero stati “programmi predittivi” inseriti intenzionalmente,
per guidare la storia dell’umanità lungo binari ben prestabiliti.
Tecnologia avanzata scambiata per magia
Guarigioni, resurrezioni, e manifestazioni luminose
Molti “miracoli” descritti nei testi religiosi potrebbero avere spiegazioni alternative. Le Guarigioni istantanee potrebbero essere manipolazione del DNA o tecnologie bio-rigenerative.
Camminare sull’acqua potrebbe dipendere dalla manipolazione del campo gravitazionale locale, mentre la moltiplicazione dei pani e dei pesci potrebbe dipendere dalla replicazione della materia.
Agli occhi di una civiltà primitiva, ogni fenomeno avanzato apparirebbe come magia.
Se Gesù, Mosè o Buddha avessero avuto accesso a tecnologie superiori, come sarebbero stati interpretati?
Come dèi!
David Icke e la teoria del controllo alieno attraverso la religione
Tra i ricercatori alternativi più noti e controversi, David Icke occupa sicuramente un posto di rilievo.
Ex giornalista e calciatore britannico, Icke ha costruito un’imponente teoria secondo cui forze extraterrestri manipolerebbero l’umanità da millenni, agendo soprattutto attraverso il controllo mentale e spirituale.
Secondo Icke, non si tratta semplicemente di esseri venuti dalle stelle.
Dietro i volti familiari degli dèi antichi, si nasconderebbero vere e proprie entità multidimensionali, capaci di influenzare la percezione della realtà umana.
La sua tesi principale è chiara:
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Le religioni non sarebbero nate da esperienze spirituali genuine.
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Sarebbero state create artificialmente come strumenti di controllo, per intrappolare l’uomo in un sistema basato su paura, obbedienza e senso di colpa.
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I principali culti religiosi e i dogmi sarebbero costruzioni programmate da queste forze invisibili per governare la psiche collettiva umana.
Icke parla spesso di una razza di entità rettiliane, capaci di manipolare la genetica umana e di presentarsi agli antichi come dèi benevoli o giustizieri divini.
Secondo lui, l’intero sistema di fede mondiale — dal monoteismo fino alle religioni moderne — sarebbe un gigantesco meccanismo di prigionia mentale, un “software” installato per impedire all’uomo di riconoscere la propria vera natura cosmica.
Per David Icke, la religione non è stata un incidente di percorso né un errore di interpretazione:
è stata progettata come una prigione invisibile, una gabbia mentale dorata, nata sotto l’influenza di entità extraterrestri capaci di governare senza mai farsi vedere.
Rapimenti e incontri: un fenomeno antico quanto l’uomo
Le “abduction” esistono da sempre
Oggi i rapimenti alieni sono associati agli UFO moderni.
Ma le descrizioni di rapimenti soprannaturali esistono anche nei testi religiosi antichi.
Ecco alcuni esempi:
Elia rapito nel cielo da un carro di fuoco. Nel Secondo Libro dei Re (2 Re 2:11), nell’Antico Testamento.
Elia, grande profeta di Israele, dopo aver compiuto numerosi miracoli e sfidato i re corrotti, viene condotto da Dio verso il suo destino finale.
Mentre cammina insieme al suo discepolo Eliseo, improvvisamente succede questo:
“E avvenne che, mentre camminavano e parlavano, un carro di fuoco e cavalli di fuoco li separò l’uno dall’altro; ed Elia salì al cielo in un turbine.” “Carro di fuoco” e “turbine” (vento vorticoso) sono descrizioni compatibili, secondo i teorici moderni, con un veicolo tecnologico (forse un’astronave o una capsula di prelievo).
Enoch “portato via” dagli angeli per ricevere conoscenze. Il racconto si trova nel Libro di Enoch, un testo apocrifo antico (non incluso nella Bibbia canonica ebraica o cristiana ufficiale, ma importantissimo per la tradizione etiopica e alcune correnti gnostiche).
Enoch era un uomo giusto che “camminava con Dio”.
Secondo il testo:
“Dopo che Enoch ebbe vissuto trecentosessantacinque anni, fu rapito: non fu più trovato, perché Dio lo aveva preso.” (Genesi 5:24)
Nel Libro di Enoch il racconto si amplia moltissimo: Enoch viene prelevato da “angeli splendenti” (i Vigilanti). Viene portato in “luoghi celesti”, descritti con ambientazioni luminose, sale, troni, e fenomeni cosmici. Gli vengono rivelati i segreti della creazione, delle stelle, della Terra e del giudizio finale.
Secondo molte interpretazioni alternative, il “rapimento” di Enoch non sarebbe stato un evento mistico, ma un contatto fisico con entità superiori, finalizzato a trasmettere conoscenze scientifiche avanzate, poi codificate nei miti religiosi.
Il rapimento di Paolo (“fui rapito fino al terzo cielo”).
Questo episodio si trova nella Seconda Lettera ai Corinzi (2 Corinzi 12:2-4), nel Nuovo Testamento.
San Paolo racconta:
“Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa, fu rapito fino al terzo cielo. Se fu nel corpo o fuori del corpo, non lo so: Dio lo sa. E so che questo uomo fu rapito in paradiso e udì parole ineffabili che non è lecito all’uomo pronunciare.“
Elementi interessanti:
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Paolo stesso sembra incerto se l’esperienza sia stata fisica o spirituale (“nel corpo o fuori dal corpo”).
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Parla di un “terzo cielo” — concetto che richiama antiche cosmologie stratificate, come se l’universo fosse diviso in livelli o dimensioni diverse.
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Udiva “parole ineffabili”, cioè suoni o messaggi impossibili da trasmettere con linguaggio umano.
Secondo la lettura alternativa:
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L’esperienza potrebbe ricordare un contatto extracorporeo guidato da intelligenze superiori.
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Alcuni vedono nel “terzo cielo” una descrizione arcaica di una diversa dimensione della realtà, forse una base extraterrestre o un ambiente controllato artificialmente.
Questi racconti presentano dinamiche simili alle moderne abduction:
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Prelevamento improvviso.
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Esperienze extracorporee.
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Ricezione di messaggi cosmici.
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Ritorno sulla Terra con memoria alterata.
Forse l’umanità è osservata, studiata e guidata da più tempo di quanto possiamo immaginare.
Perché il controllo spirituale è preferibile al controllo fisico?
Se gli alieni avessero voluto semplicemente dominare la Terra, avrebbero potuto farlo con la forza.
Perché allora utilizzare la religione?
Motivi strategici possibili:
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Minor rischio di rivolte: un popolo che crede di agire per volontà divina obbedisce senza costrizioni fisiche.
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Controllo generazionale: la fede si trasmette di padre in figlio, senza bisogno di nuove invasioni.
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Sviluppo culturale più rapido: codici morali favoriscono l’ordine, l’educazione, e l’organizzazione sociale.
Controllare la mente è infinitamente più efficiente che controllare il corpo.
Chi domina il pensiero… domina tutto.
Verso il grande risveglio?
Oggi, grazie all’accesso globale all’informazione, sempre più persone iniziano a collegare i pezzi di questo incredibile puzzle.
La domanda che aleggia è chiara e inesorabile:
siamo davvero figli del caso…
o siamo stati allevati, programmati e guidati da entità venute dalle stelle?
Forse, il vero risveglio dell’umanità non sarà religioso,
ma cosmico.
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