Reflusso gastroesofageo e fermenti lattici: Cosa dicono gli studi scientifici?
I soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo possono trovare sollievo dai loro sintomi utilizzando i fermenti lattici?
In questo articolo cercherò di dare una risposta esauriente a questa domanda, prendendo come punto di riferimento gli studi scientifici effettuati.
Il probiotico è ancora poco conosciuto per i suoi benefici sulla salute del tratto gastrointestinale superiore.
Cos'è il reflusso gastroesofageo?
CONTENUTI
La malattia da reflusso gastroesofageo (GERD) è un disturbo digestivo che colpisce soprattutto l’esofago e il gastro-duodeno.
Nei casi più gravi questa patologia digestiva può diminuire drasticamente la qualità della vita del paziente.
I sintomi tipici di questa malattia sono:
- bruciore di stomaco
- rigurgito
- dolore e fastidio epigastrico
Non è raro vedere soggetti che soffrono sia del reflusso gastroesofageo, sia della dispepsia funzionale (FD).
Il reflusso gastroesofageo è una condizione cronica di natura infiammatoria che si verifica quando il reflusso gastrico dallo stomaco, costituito da acido, pepsina, contenuto duodenale ed enzimi pancreatici, risale lungo lo stomaco. Se avviene molte volte, la risalita di questo “acido” può danneggiare il tessuto che ricopre l’esofago.
Le conseguenze di questa patologia possono includere disfunzioni motorie, ernia iatale e ridotta resistenza della mucosa esogafea.
Probiotici e reflusso gastroesofageo
I probiotici sono dei microrganismi vivi che se somministrati in quantità adeguate possono trasformare il microbiota intestinale dell’ospite.
Stress, preoccupazioni, poco riposo e una dieta errata possono alterare negativamente lo stato del nostro microbiota intestinale, facendoci sentire stanchi, irritati, depressi e pigri.
Si riconosce un microbiota intestinale alterato, tramite l’infiammazione costante della mucosa intestinale, gastrica, esofagea o attraverso la comparsa di disturbi digestivi, come la sindrome del colon irritabile, la colite, la gastrite o il reflusso gastroesofageo.
Per riequilibrare la flora batterica dovremo necessariamente immettere nel nostro organismo ceppi batterici che possano ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale.
I probiotici sono disponibili in una varietà di forme, come polveri, capsule, alimenti e latte artificiale.
È stato riconosciuto che la somministrazione di probiotici giova alla salute dell’intestino migliorando le funzioni intestinali e i sintomi addominali.
I probiotici migliorano:
- le funzioni digestive
- il sistema immunitario
- il metabolismo basale
Cosa dicono gli studi scientifici?
Gli studi scientifici hanno dimostrato che il 79 % dei soggetti che aveva consumato i probiotici ha riportato notevoli benefici sui sintomi del reflusso gastroesofageo, come una diminuzione del bruciore di stomaco, nausea, eruttazione, gorgoglio, rigurgito, dispepsia e dolore addominale.
Altri modi per trattare il reflusso gastroesofageo
Oltre all’utilizzo dei probiotici, per curare il reflusso gastroesofageo puoi:
- smettere di fumare o consumare droghe
- evita indigestioni, che possono peggiorare la sintomatologia del GERD
- fai l’ultimo pasto almeno 3 ore prima di coricarti
- segui una dieta ricca di cibi sani
- se sei in sovrappeso, cerca di perdere i chili di troppo
- evita il consumo di alcool
- pratica attività fisica
- migliora la qualità del sonno
- diminuisci i livelli di stress attraverso l’utilizzo di pratiche meditative
Ci sono alcuni alimenti specifici che dovrebbero essere evitati in pazienti affetti da reflusso gastroesofageo:
- cibi piccanti
- spezie
- cibi eccessivamente riscaldanti ed acidi ( pomodoro, pizza kebab, agrumi
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