Gli antidepressivi mi hanno rovinato: LEGGI LE LORO STORIE

Questa è la storia di come sono passato da lavorare come sviluppatore di software a Londra, a vivere nel seminterrato dei miei genitori negli ultimi 1,5 anni.

Per questo cambiamento devo ringraziare esclusivamente loro: gli antidepressivi.

Non solo mi hanno rovinato, ma hanno eliminato anche ogni più piccola traccia di felicità che provavo per la vita.

Adesso sono una tavola piatta, non provo più nulla. Ma, iniziamo la mia storia dal principio.

Mi avevano appena assunto come sviluppatore di software. Lo stress del mio nuovo lavoro e i miei coinquilini rumorosi mi avevano portato a soffrire di insonnia e gravi disturbi del sonno, che ho cercato disperatamente di combattere tramite rimedi naturali, come la meditazione, il magnesio, tisane calmanti, fino ad arrivare all’utilizzo dell’olio CBD. 

Purtroppo, non hanno funzionato e riuscivo a dormire solo 1-2 ore per notte. Per tale motivo avevo deciso di consultare il mio medico di famiglia, che mi aveva prescritto dei leggeri sonniferi.

Quando questi non hanno funzionato, il medico mi ha prescritto il Trazodone HCL che è un antidepressivo, utilizzato per combattere l’insonnia.

A detta del medico, questo antidepressivo era totalmente sicuro da assumere e quasi privo di effetti collaterali, cosa che si sarebbe rivelata assolutamente falsa.

Iniziai ad assumere 1/3 di una compressa, ovvero 50 mg di Trazodone HCL. A detta del medico, una dose da 50 mg mi avrebbe fatto dormire e non avrebbe comportato effetti antidepressivi, dato che occorre consumarne almeno 150 mg al giorno.

Mi ricordo ancora il momento in cui l’assunzione di questo antidepressivo iniziò a rovinarmi.

Non solo quello fu il momento della mia rovina, ma fu anche il momento in cui gli antidepressivi cambiarono la mia visione della vita. Ma procediamo con la testimonianza..

All’inizio, le pillole sembravano funzionare contro la mia insonnia. Dopo aver assunto la quarta dose, mi sono svegliato di soprassalto incapace di muovermi.

Il mio cervello era costantemente in ansia, era come se da un momento all’altro dovessi morire, esperienza davvero brutta, che non auguro nemmeno al mio peggior nemico!

L’assunzione di questo antidepressivo mi aveva portato ad andare in bagno ogni 15 minuti. Anche la mia insonnia era peggiorata notevolmente. Altri disturbi che iniziarono a sopraggiungere furono:

• Memoria sia di breve, che di lungo termine che iniziò a vacillare
• Ero diventato incapace anche di svolgere i compiti più normali

Le mie capacità cognitive e di problem solving non esistevano più, e questo coincise con il mio licenziamento.

Non ero più in grado di svolgere il mio lavoro correttamente. A questo punto dovetti tornare per forza a vivere con i miei genitori.

Gli antidepressivi non solo mi avevano rovinato, ma mi avevano cambiato anche la personalità. Ormai non ero nemmeno più l’ombra di quello che ero.

Anche a casa, e lontano dallo stress del lavoro, la mia condizione psicofisica non migliorò affatto. Ormai credevo che il mio cervello fosse andato in pezzi. Ero sempre depresso.

I miei genitori mi mandarono da uno psichiatra. Il mio medico mi prescrisse la mirtazapina, un altro antidepressivo, utile a combattere la depressione, il mio stato di agitazione e i miei disturbi d’insonnia.

L’assunzione della mirtazapina mi portarono a diventare uno zombie vivente. Questo fatto mi spinse a smettere di assumere questo antidepressivo.

Ora che ero libero da ogni tipo di antidepressivo, gli attacchi di panico continuarono per mesi.

Durante questo periodo ho provato ogni possibile rimedio naturale immaginabile per sfuggire a questa prigione della mente.

Dopo la mia prima seduta, ho lasciato lo studio dello psichiatra con una prescrizione per lo Effexor – antidepressivo a base di venlafaxina – (SNRI) e lo Zolpidem – benzodiazepina, utile per trattare l’insonnia-.

Ero molto preoccupato di assumere l’effexor, dato che avevo letto i moltissimi effetti collaterali che poteva comportare assumere questo antidepressivo, e come sempre, il solito ” medico da quattro soldi “, mi consigliò di assumerlo, dato che mi avrebbe causato nel caso, solo effetti collaterali minimi.  

Dopo aver assunto per due mesi Effexor ho constato con mia estrema tristezza e rassegnazione che l’assunzione di questo farmaco non solo non era riuscito a migliorare la mia condizione, ma lo aveva peggiorato , dato che aveva deformato la mia percezione del tempo, la sensazione di fame, di sete, azzerato il mio desiderio sessuale, nonché avermi causato una profonda anedonia: ovvero l’incapacità di godere della vita.

Ormai mi sentivo una persona finita, gli antidepressivi mi avevano rovinato il cervello e la mia visione mentale. Dato questi effetti decisi di smettere anche di assumere effexor.

È qui che l’orrore entrò nella mia mente. Sebbene abbia smesso di assumere questo antidepressivo da circa un anno, gli effetti collaterali connessi a questo farmaco sono presenti tutt’ora.

Ormai credo che gli effetti collaterali siano permanenti.

Dopo aver cercato su Google “disfunzione sessuale antidepressiva” mi sono imbattuto in Disfunzione sessuale post-SSRI (PSSD).

Il nome di questa condizione è PSSD . Anche se sembra essere abbastanza raro, ci sono migliaia di malati come me. 

Al momento non esiste una cura per questa malattia e molti soffrono di disfunzioni sessuali permanenti (non solo). Uno dei sintomi più invalidanti della PSSD è l’ anedonia , l’incapacità di godere di qualsiasi cosa.

Più di un anno e mezzo dopo il mio primo contatto con i farmaci psichiatrici, sono ancora un guscio vuoto, un’ombra completa di me stesso, senza personalità, interessi e libido.

Vi rendete conto? Un periodo di stress passeggero è stato reso cronico e più invalidante tramite grazie all’assunzione di antidepressivi e psicofarmaci. Non utilizzate mai questi medicinali, vi imploro. 

Oltre ad essere farmaci che danneggiano il tuo corpo, in primis il fegato, non sai mai che effetti possano avere sul tuo organismo.

Nel mio caso mi hanno rovinato. L’utilizzo di farmaci antidepressivi mi hanno causato impotenza cronica e mancanza di gioia nella vita. Adesso qualsiasi cosa io faccia, non provo niente.