Scopri il Tuo “Secondo Sé”: Chi Comanda Davvero le Tue Giornate?

scopri il tuo secondo sè

Hai mai pensato a quante cose fai senza nemmeno accorgertene?

Svegliarti, lavarti i denti, bere il caffè sempre dalla stessa tazzina… Sono tutte piccole azioni che fai in automatico, senza nemmeno pensarci. Ma chi è  che comanda davvero in quei momenti? Spoiler: non sei tu. O almeno, non la parte di te che credi di conoscere bene.

C’è una parte misteriosa del nostro cervello, un po’ come un coinquilino silenzioso che vive con noi da sempre. Alcuni la chiamano inconscio, altri, più poeticamente, lo chiamano “Secondo Sé”. È lui a muovere le fila delle tue abitudini quotidiane. Un burattinaio silenzioso ma potente.

Il Secondo Sé: chi è e cosa fa?

Immagina di avere un doppione, una copia di te stesso che non parla, non ti guarda, ma agisce per te. Non ci interagisci direttamente, ma vedi i suoi effetti: le tue routine, le tue reazioni istintive, i comportamenti ripetuti. Ecco, questo è il tuo Secondo Sé.

Ma la cosa più affascinante (e inquietante) è questa: non puoi accedervi consapevolmente. Non puoi “parlargli” per chiedergli perché fa quello che fa. Ti resta solo un indizio: i risultati delle sue azioni.

L’illusione dell’introspezione

Viviamo convinti di sapere perché facciamo certe scelte. Pensiamo: “Mangio insalata perché voglio mangiare sano”, oppure “Non ho tempo per allenarmi”. Ma spesso queste sono solo scuse che il nostro cervello cosciente si racconta per giustificare decisioni prese altrove.

Questa è quella che gli studiosi chiamano illusione dell’introspezione. In pratica, siamo convinti che i nostri pensieri coscienti guidino il nostro comportamento, ma non è (sempre) così.

Abitudini vs. decisioni: la battaglia interiore

Hai mai sentito quella vocina nella testa che ti dice “Dovresti mangiare più sano”, proprio mentre stai affondando il cucchiaio nella vaschetta del gelato? Ecco, lì si vede perfettamente lo scontro tra il tuo “io decisionale” e il tuo “io abituale”.

Facciamo un esempio concreto

Negli anni ’90, una campagna di salute pubblica negli Stati Uniti – “5 A Day” – cercò di convincere le persone a mangiare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Informazione chiara, giusta, scientificamente supportata. Risultato? La gente capì, ma non cambiò le proprie abitudini.

Perché?

Perché conoscere qualcosa non basta a farci cambiare. L’informazione ha raggiunto la mente consapevole, ma il comportamento era in mano al nostro Secondo Sé, che non si lascia convincere con le parole.

Il segreto delle persone di successo

Ora viene il bello: le persone con un forte autocontrollo non sono più brave a resistere alle tentazioni. Sono solo più brave a creare buone abitudini. Hanno insegnato al loro Secondo Sé a fare il lavoro giusto, senza doverci pensare ogni volta.

Hanno automatizzato il successo.

Ecco cosa fanno:

  • Mangiano sano perché è ciò che fanno ogni giorno, non perché devono sforzarsi ogni volta.

  • Lavorano con costanza perché il loro cervello ha imparato che quella è la normalità.

  • Si allenano perché hanno fatto dell’attività fisica una parte integrante della loro identità.

Come si crea un’alleanza tra i due Sé?

Riconoscere che esistono due “te” è il primo passo per smettere di sabotarti.

Ecco come farli lavorare insieme:

1. Crea un ambiente favorevole alle buone abitudini

Vuoi mangiare più frutta? Tienila in bella vista sul tavolo, non chiusa nel frigo dietro i dolci. Il tuo cervello abituale reagisce agli stimoli visivi.

2. Inizia in piccolo, ma sii costante

Non serve cambiare tutto in un giorno. Inizia con 10 minuti di lettura, una passeggiata di 15 minuti, una porzione di verdura a pranzo. L’importante è farlo ogni giorno.

3. Sfrutta le routine già esistenti

Associa la nuova abitudine a una già consolidata. Tipo: “Dopo il caffè del mattino, faccio una serie di esercizi di stretching.” È un modo semplice per ingannare dolcemente il Secondo Sé.

Non sei pigro, sei abitudinario

Se c’è una cosa che dovresti imparare una volta arrivato fin qui, è questa: la maggior parte delle cose che fai non le scegli davvero. Ma puoi decidere di reimpostare il pilota automatico.

Le abitudini non sono nemiche. Sono alleate silenziose che possono aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, se solo impari a usarle nel modo giusto.

Allora, sei pronto a diventare amico del tuo Secondo Sé?

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei