L’incredibile confessione di Ronald Bernard: tra finanza, rituali e coscienza

C’è qualcosa che non torna. Un velo invisibile sembra avvolgere la realtà in cui viviamo: lavoriamo, paghiamo e obbediamo… ma a chi? E per cosa, davvero?
Troppe domande restano sospese, sistematicamente ignorate da media compiacenti e istituzioni opache. Chi è che controlla veramente il mondo? Perché l’ingiustizia si perpetua con meccanismi sempre più sofisticati? È tutto davvero frutto del caso, del progresso e dell’evoluzione naturale? Oppure esiste un disegno ben preciso? Un’agenda orchestrata da pochi, ben nascosti, che conoscono le regole del gioco… perché forse sono loro ad averlo creato?
Ronald Bernard, ex star della finanza globale, non è un visionario delirante, bensì un testimone lucido e disilluso. Dall’interno, da quel vertice ristretto a cui quasi nessuno può accedere, ha visto il volto oscuro del potere. E oggi ha deciso di raccontarlo. Bernard smonta pezzo per pezzo le fondamenta di un sistema che ci riguarda tutti. E ci mette in guardia: il tempo è poco, ma non tutto è perduto. Le soluzioni ci sono. Prima però di proseguire, scopriamo nel dettaglio chi è Ronald Bernard e i motivo per cui dovremo ascoltare le sue parole.
🧑💼 Chi è Ronald Bernard?
Ronald Bernard è un ex imprenditore e finanziere olandese che ha lavorato per anni nel mondo dell’alta finanza internazionale. Per sua stessa ammissione, ha avuto accesso ai livelli più alti del sistema bancario, trattando con hedge fund, agenzie di intelligence economica, banche centrali, governi, e perfino ambienti occulti legati alle élite mondiali.
Il suo nome è diventato noto dopo una serie di interviste scioccanti in cui ha raccontato pubblicamente quello che, secondo lui, avviene dietro le quinte del potere economico globale.
📈 La carriera nel mondo finanziario: “un gioco di potere senz’anima”
Ronald Bernard racconta di aver iniziato la sua carriera come imprenditore, per poi essere attratto dal mondo della finanza speculativa, dove ha intravisto l’opportunità di guadagni rapidi e accesso ai piani alti del potere economico globale.
Una volta entrato in questo mondo, fu addestrato per dissociare completamente l’etica dal denaro: gli venne detto chiaramente che, per sopravvivere e arricchirsi, doveva spegnere ogni emozione e considerare le persone come numeri, strumenti o pedine.
“Mi dissero: ‘Metti la tua coscienza nel congelatore. Se vuoi arrivare in alto, non devi avere empatia.’”
In breve tempo guadagnava milioni, partecipava a grandi operazioni internazionali, e si trovava al centro di decisioni che influenzavano interi paesi. Era diventato parte del cosiddetto “sistema”.
🕳️ Il punto di rottura: riti oscuri e perdite dell’anima
Il momento di svolta avvenne quando gli fu chiesto — esplicitamente — di partecipare a rituali legati a pratiche esoteriche e sataniche, inclusi sacrifici umani.
In una delle sue interviste, Ronald Bernard racconta con le lacrime agli occhi il momento in cui gli fu chiesto di assistere a riti con bambini sacrificati.
Questo fu il punto di rottura.
Nonostante avesse congelato la coscienza per anni, qualcosa in lui si ruppe. Iniziò ad avere crisi di panico e crolli nervosi, finché il suo corpo e la sua mente non cedettero: entrò in coma per 3 settimane.
Quando si risvegliò, decise di uscire completamente da quel mondo, non solo per sopravvivere ma per denunciarlo pubblicamente.
🔁 Dal crollo spirituale alla rinascita
Dopo essere “morto” interiormente, Bernard ha cominciato un profondo percorso di risveglio spirituale e morale. Ha iniziato a vedere il mondo sotto una nuova luce: non più come un’arena da dominare, ma come una scuola per evolvere.
Ha dichiarato che l’intero sistema finanziario è costruito sulla schiavitù e sull’ignoranza delle masse, e che le élite giocano con l’energia collettiva, alimentandosi di paura, controllo, caos e persino dolore umano.
🏛️ Il messaggio di Ronald Bernard oggi
Ronald Bernard oggi è diventato un whistleblower spirituale e sociale. Ha fondato un’organizzazione chiamata Bofjoy (“Bank of Joy”) — non una vera banca, ma un progetto per la costruzione di un’economia basata su valori umani, etici, e spirituali.
I suoi interventi pubblici non riguardano solo la denuncia del sistema, ma l’invito a:
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svegliarsi,
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liberarsi dalla schiavitù psicologica,
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ritrovare la propria coscienza e dignità,
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e costruire comunità libere e consapevoli.
Il suo messaggio centrale è che la vera prigione non è fuori, ma dentro la nostra mente, e che solo affrontando le nostre paure e smettendo di delegare la nostra coscienza, possiamo liberarci.
🧭 Perché la sua storia è così importante oggi?
Perché mostra cosa accade ai piani alti del potere economico, e quanto ogni essere umano sia chiamato a scegliere: complicità o verità, comodità o dignità, paura o coraggio.
Ronald Bernard è diventato simbolo di una trasformazione interiore radicale: da pedina del sistema a testimone scomodo, da uomo d’affari senz’anima a voce profetica per milioni di persone.
Dietro le quinte della finanza globale: un gioco a cui non siamo stati invitati
Ronald Bernard non parla come un complottista: parla come un ex-insider. Non ha solo studiato il sistema: lo ha servito, lo ha alimentato e lo ha dominato. “Ero una stella della banca”, dice con un sorriso amaro. Cosa significa? Che stava in cima alla piramide, servendo gli interessi delle famiglie più potenti della terra, quelle di cui quasi nessuno conosce i nomi ma che decidono la direzione dell’economia globale.
Il suo lavoro non era quello di “guadagnare” denaro. Il denaro, in quel mondo, è solo uno strumento. Il suo compito era creare scenari: guerre, malattie, crisi economiche e flussi di denaro incontrollabili. Tutto finalizzato a un unico obiettivo: la concentrazione della ricchezza.
“Per loro è un gioco”, dice.
Ogni evento mondiale è progettato come una mossa su una scacchiera. Non si tratta di teorie, ma di agende ben precise. Secondo Bernard, il sistema è stato architettato secoli fa, con l’obiettivo di schiavizzare l’umanità attraverso un meccanismo di debito e dipendenza. Le banche centrali? Solo intermediari. Il vero centro di potere è nascosto a occhi indiscreti: la BIS – banca dei regolamenti internazionali in Svizzera. Il “triangolo d’oro” da cui tutto parte e a cui tutto torna.
Al di sotto di questa vetta si trovano:
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Le banche centrali nazionali;
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Le multinazionali, strumenti per assorbire valore reale;
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I governi, che fungono da cuscinetto tra il “mondo reale” e il “mondo del potere”.
E noi, cittadini comuni? Siamo gli ingranaggi, i produttori di valore, i generatori di energia vitale… da risucchiare.
Il meccanismo perfetto: il debito come strumento di controllo
Il trucco è semplice, eppure geniale. Una volta compreso, appare ovvio. Ma è proprio questo il punto: pochi lo vedono.
“L’80% della popolazione mondiale paga interessi per tutta la vita”, denuncia Bernard.
Il sistema bancario globale è strutturato per creare denaro dal nulla, ma richiedere interessi reali su quel denaro. Questo significa che ogni euro che circola è gravato da un debito che non può mai essere completamente estinto, perché gli interessi superano sempre la quantità di denaro in circolazione. È un ciclo infinito, in cui siamo costretti a lavorare sempre di più per ripagare un debito che cresce comunque. È questa la trappola invisibile che non vediamo.
E non finisce qui. Perché, come spiega Bernard, gli interessi sono nascosti nei prezzi di tutto ciò che consumiamo:
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Case
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Automobili
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Cibo
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Servizi sanitari
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Educazione
Fino al 40-45% dei prezzi di consumo è costituito da interessi bancari occultati. Ogni volta che compriamo qualcosa, stiamo alimentando il sistema. Siamo partecipi inconsapevoli di un gigantesco meccanismo di trasferimento di ricchezza… verso l’alto.
Le profezie come programma operativo: rivelazioni o agenda?
Ed ecco il colpo di scena. Bernard afferma che il vero piano del potere globale non è segreto. È scritto nero su bianco. Dove? Nella bibbia.
Suona assurdo? Forse. Ma secondo l’ex-banchiere, le élite seguono fedelmente le profezie bibliche, in particolare quelle dell’apocalisse. Non si tratta di religione, bensì di strategia: le Scritture vengono interpretate come una mappa operativa. Gli eventi catastrofici descritti nelle rivelazioni – guerre, pestilenze, carestie – non sono tanto profezie che si avverano, quanto obiettivi da raggiungere.
È uno scenario disturbante, ma non impossibile da concepire: se un gruppo ristretto di persone crede fermamente in un testo e dispone del potere necessario, non potrebbe cercare di realizzarlo?
“Forse sono gli unici a prendere davvero sul serio la Bibbia”, dice Bernard con un’ironia gelida.
Una scelta silenziosa: siamo noi a mantenere il sistema in piedi
La vera arma del sistema non è la forza, bensì il nostro consenso. Ogni volta che compriamo benzina da una compagnia che devasta interi ecosistemi, ogni volta che accendiamo un mutuo, ogni volta che firmiamo un contratto di lavoro sottopagato, e ogni volta che consumiamo senza pensare… rafforziamo le sue fondamenta.
Ma se improvvisamente milioni e miliardi di persone decidessero di smettere di partecipare a questo sistema corrotto? E se tutti noi smettessimo di alimentare le multinazionali e i circuiti di consumo che ci impongono? Il sistema crollerebbe inesorabilmente.
Questa è forse la più grande verità tenuta nascosta: il potere non ce l’hanno loro. Glielo diamo noi ogni giorno.
L’inizio del cambiamento: la dichiarazione di pace e il Movimento United People
Inizia così a delinearsi un’alternativa a questo sistema degenerato. Ronald Bernard ha fondato un movimento globale chiamato United People Foundation, che promuove una nuova visione del mondo basata su:
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Responsabilità personale e collettiva;
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Sviluppo di un nuovo sistema finanziario, gestito dal basso;
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Economia circolare e collaborativa;
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Educazione consapevole, gestione sostenibile della vita e dell’ambiente.
Tutto parte dalla Dichiarazione di pace, un documento rivoluzionario che invita ogni cittadino del mondo a firmare per esprimere il proprio libero arbitrio, come primo atto di liberazione dal vecchio sistema.
Ma ciò che colpisce di più è l’appello a non aspettare più. Le istituzioni, i governi, le banche… non cambieranno nulla. Il cambiamento può partire solo da noi. Da una generazione consapevole, che non accetta più la schiavitù del debito e la tirannia dell’avidità.
La trappola del consumo e la bugia della libertà
Ci hanno convinti che il denaro fosse uno strumento di libertà. Ci hanno detto che potevamo “avere tutto” se solo avessimo lavorato abbastanza. Ma qual è il prezzo di questa corsa? Guardiamoci intorno. Uomini e donne che vivono per lavorare e lavorano per sopravvivere. Esseri umani trasformati in numeri, in debitori eterni e in consumatori stanchi.
Il denaro non è più un mezzo. È diventato lo scopo. Il nostro valore umano è stato tradotto in cifre. Ma chi ha deciso quanto valiamo?
Ecco la risposta scomoda: non siamo noi a determinare il nostro valore, ma un algoritmo. Una formula creata da chi ha il potere di “emettere” denaro dal nulla. Le banche centrali creano valuta virtuale, la prestano con interesse, e in cambio ricevono beni reali: terreni, immobili, tempo e fatica.
Il ciclo è semplice:
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Stampano denaro.
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Lo prestano con interesse.
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Tu lavori per restituirlo.
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Quando non riesci, perdi ciò che possiedi.
Questa è la nuova forma di schiavitù. Una schiavitù legale, digitale e invisibile.
Il potere del “NO” e la forza collettiva
Ma se è vero che ci hanno rubato il potere… è altrettanto vero che l’unico potere che hanno è quello che noi stessi concediamo loro.
Ronald Bernard l’ha detto con chiarezza: se smettiamo di finanziare le loro imprese, queste crollano. Se decidiamo di non fare benzina da Shell, perché Shell devasta il delta del Niger… Shell chiude. Se smettiamo di usare il 5G, il 5G non ha motivo di esistere.
La scelta è nostra. Sempre!
Il cambiamento non verrà mai da una nuova legge, né da un nuovo partito. Non si tratta di votare meglio. Si tratta di smettere di alimentare il vecchio sistema.
Ecco perché è nato il movimento United People. Perché il vero potere è nell’unione di chi ha perso tutto, tranne la propria coscienza.
La Dichiarazione di Pace: la mappa per un nuovo mondo
Uno dei punti cardine di questa rivoluzione silenziosa è la Dichiarazione di Pace per tutti i cittadini del mondo. Un documento che non ha valore legale, ma rappresenta un valore simbolico potentissimo.
Firmarla non significa semplicemente essere contro la guerra. Significa dire: “Io sono sovrano. Io scelgo. Io non partecipo più al gioco del dominio.”
Un passo semplice, eppure rivoluzionario. Un segnale chiaro che la nostra voce non può essere comprata e che la libertà non si negozia.
In questa dichiarazione si parla di:
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Un nuovo sistema finanziario, fondato sull’equità.
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Una nuova sicurezza sociale, fondata sulla dignità.
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Una nuova democrazia, fondata sul consenso informato.
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Un’educazione centrata sulla persona, non sul profitto.
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Una giustizia che serva la vita, e non il potere.
La verità, quando è scomoda, viene ridicolizzata, ma non si ferma. È come un seme sotto terra. Dorme, cresce, e poi… esplode.
Il nuovo sistema bancario: banche al servizio della vita
Il movimento United People e molti altri gruppi in ascesa propongono la creazione di un nuovo modello bancario etico, basato sul principio che il denaro debba servire la vita e non dominarla.
Queste nuove banche del bene comune funzionano secondo una logica opposta a quella tradizionale. Non creano debito, ma sostengono progetti comunitari, sociali ed ecologici. Non erogano prestiti per profitto, ma per potenziare le persone e i territori. Il loro scopo è l’autosufficienza e la prosperità distribuita, non l’accentramento del capitale.
Ecco alcune caratteristiche fondamentali:
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Trasparenza assoluta: ogni euro movimentato è visibile pubblicamente.
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Partecipazione democratica: ogni cliente è anche co-gestore, con diritto di voto.
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Valute locali e complementari: per rinforzare l’economia reale, invece di alimentare i circuiti speculativi internazionali.
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Fondi mutualistici: per aiutare chi è in difficoltà senza indebitamento.
Un’economia senza interessi
Uno dei concetti più rivoluzionari è l’eliminazione degli interessi passivi. Storicamente, le civiltà che hanno prosperato più a lungo (come l’antico egitto, o alcune epoche dell’islam) vietavano l’usura.
Quando si elimina l’interesse, il denaro torna a essere un semplice mezzo di scambio. Il tempo non viene più tassato, e il potere di pochi non si nutre più della fatica di molti.
Ma questo è possibile solo se smettiamo di considerare normale ciò che normale non è. Il debito eterno non è inevitabile: è stato costruito.
Tecnologia: schiavitù o liberazione?
Il lato oscuro dell’innovazione
Siamo circondati da dispositivi intelligenti, algoritmi predittivi e reti globali. Ma ci siamo mai chiesti: chi controlla la tecnologia? E a quale scopo?
Ogni volta che usiamo uno smartphone, lasciamo tracce. Ogni volta che navighiamo online, costruiamo il nostro profilo psicologico per chi raccoglie dati. Le grandi aziende della Silicon Valley non vendono solo prodotti: vendono le nostre abitudini, le emozioni e le paure.
Secondo Ronald Bernard, l’élite globale sta usando la tecnologia per accelerare il controllo sociale. La digitalizzazione del denaro, i sistemi di credito sociale e le identità biometriche globali sono strumenti per creare una prigione invisibile.
Tecnologia etica: un’altra via è possibile
Ma la tecnologia non è nemica, è neutra. Può essere uno strumento di dominio o di liberazione, dipende da chi la progetta e da chi la utilizza.
Il nuovo paradigma propone:
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Piattaforme decentralizzate, dove nessuno possiede i dati di tutti.
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Blockchain etiche, usate per il bene comune e non per la speculazione.
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Intelligenza artificiale trasparente e supervisionata, per migliorare la vita e non per sostituire l’essere umano.
In questo nuovo mondo, l’essere umano torna al centro. La tecnologia diventa alleata della coscienza, non padrona dell’identità.
Ritornare al valore umano
L’ultima grande rivoluzione non sarà politica e nemmeno economica, ma spirituale.
La società nuova nasce quando torniamo a vedere il valore nell’essere umano, e non nel suo conto in banca. Quando misuriamo il successo con la felicità e non con il possesso. Quando educazione, salute e cura non sono merci su cui guadagnare, ma diritti inalienabili.
Questa nuova economia possiede una base diversa:
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Non si fonda sulla scarsità, ma sull’abbondanza interiore.
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Non si regge sulla competizione, ma sulla cooperazione.
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Non sfrutta il tempo, ma lo onora.
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Non produce consumatori, ma cittadini consapevoli.
Il sistema attuale sopravvive solo perché noi lo alimentiamo ogni giorno. Ogni volta che compriamo da chi sfrutta, ogni volta che clicchiamo su ciò che degrada e ogni volta che diciamo “è così e basta”, stiamo firmando il contratto della nostra sottomissione.
Ma c’è una buona notizia: possiamo stracciare quel contratto. Ora!
🔓 I 6 passi da fare per la liberazione interiore e collettiva
1. Riconoscere la prigione
Il primo passo per liberarsi è accorgersi di essere in catene. Non sto parlando di catene visibili, ma di quelle che non si vedono, come la paura, il senso di colpa, nonché la dipendenza da un sistema che ci rende eterni debitori, consumatori, e lavoratori esausti.
Significa smettere di giustificare il dolore come “parte della vita” o la competizione come “necessaria per evolversi”. Bisogna capire che il sistema in cui viviamo si basa sulla mancanza programmata, sulla disconnessione dall’amore e sulla manipolazione della nostra energia vitale.
Inizia a osservare le tue reazioni quotidiane. Ti stai muovendo per paura? Per obbedienza cieca o sei davvero libero nei tuoi pensieri?
2. Bisogna comprendere il gioco
Una volta riconosciuta la prigione, bisogna capire come funziona. Chi muove i fili? Quali sono le regole non dette? Qual è il ruolo del denaro, dell’istruzione, dei media e della religione?
Questo passo richiede studio, introspezione e coraggio. Capirai che molto di ciò che hai imparato è stato programmato per mantenerti al servizio di una struttura piramidale. Scoprirai che molte “verità” erano funzionali al controllo, e che le strutture di potere si fondano sull’ignoranza e sulla paura.
Inizia a informarti in modo indipendente. Leggi testi fuori dal mainstream. Ascolta voci che non sono legate ai grandi poteri.
3. Ricentrare il potere dentro di sé
Dopo aver visto il gioco esterno, devi tornare dentro. Chi sei veramente? Chi eri prima che ti dicessero cosa dovevi essere?
È il momento di prendere piena responsabilità della tua vita, dei tuoi pensieri e delle tue emozioni. Non sei più una vittima. Sei co-creatore.
Questo passaggio è fondamentale: se continui a dare il tuo potere ad altre persone ( politici, religioni, guru, datori di lavoro), resterai in gabbia. Solo riprendendo possesso del tuo centro, puoi iniziare a liberarti davvero.
Medita ogni giorno. Respira consapevolmente. Osserva cosa accade dentro di te senza giudizio. Impara a dire “no” dove prima obbedivi per paura.
4. Trasformare la paura in amore
Il sistema si regge sulla paura, ma tu puoi scegliere di vivere nell’amore.
Amore significa presenza, accoglienza e compassione. Amore significa dire la verità, anche quando fa paura. Amore significa non reagire con rabbia cieca, ma rispondere con lucidità e determinazione.
Quando inizi ad essere orientato dall’amore, il sistema perde potere su di te. Non può più comprarti, spaventarti o ricattarti.
Ogni volta che senti la paura o la rabbia, chiediti: “Cosa farebbe l’amore ora?”. Poi agisci di conseguenza, anche solo con un piccolo gesto.
5. Creare nuove strutture libere
La liberazione non è solo interiore. Dopo aver ritrovato te stesso, devi creare un mondo che rifletta questa nuova coscienza. Non basta criticare il vecchio: bisogna costruire il nuovo.
Questo significa creare comunità locali, economie etiche, educazione alternativa e relazioni sane. Significa uscire dalla logica del profitto e del potere per entrare in quella della cooperazione e del servizio.
Unisci o fonda un gruppo di acquisto solidale, una scuola parentale o una rete di scambio basata sulla fiducia. Piccoli semi possono creare grandi foreste.
6. Bisogna unirsi come esseri sovrani
L’ultimo passo è l’unione cosciente. Non più come massa manipolabile, ma come popolo consapevole. Non si tratta di fondare un nuovo “partito” o seguire un nuovo “leader”, ma di riconoscersi come esseri umani liberi, degni e connessi all’unisono.
Quando ci uniamo con amore, rispetto e visione, diventiamo una forza che nessun sistema potrà mai controllare. È la nascita di una nuova umanità, basata sulla sovranità interiore e sulla fratellanza concreta.
Tu non sei solo. Milioni di persone in tutto il mondo stanno aprendo gli occhi. Unisciti a loro. Contribuisci con ciò che sei. E ricorda: ogni piccolo gesto fatto con amore cambia il mondo.
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