L’acqua era nell’universo prima delle galassie: lo dice la scienza!
Una scoperta che cambia tutto
Chi l’avrebbe mai detto? L’acqua, quell’elemento che diamo per scontato ogni volta che apriamo un rubinetto, esisteva già nell’universo primordiale, ben 100-200 milioni di anni dopo il Big Bang! Sì, hai letto bene. Prima ancora che si formassero le prime galassie, e molto prima che qualcuno potesse anche solo immaginare la terra, c’era già acqua là fuori nel cosmo.
A rivelarlo è un sorprendente studio dell’Università di Portsmouth, guidato dall’astrofisico Dr. Daniel Whalen.
Ma com’è possibile? Da dove veniva l’acqua?
Per capire questa scoperta straordinaria, dobbiamo fare un passo indietro… anzi, molti miliardi di passi!
Le origini dell’universo: solo elementi semplici
Subito dopo il Big Bang, l’universo era un mix bollente di idrogeno, elio, litio e qualche traccia di boro e bario. Nessun segno di ossigeno, e quindi niente acqua.
Le prime stelle e le supernovae Pop III
Tutto cambia con la nascita delle prime stelle, appartenenti a quella che gli scienziati chiamano Popolazione III. Erano giganti, caldissime, e vivevano per poco.
Alla fine del loro ciclo vitale, queste stelle esplodevano in supernove devastanti, liberando enormi quantità di energia e materia. Tramite queste esplosioni, si liberarono nello spazio altri nuovi elementi chimici pesanti, tra cui ossigeno, carbonio, ferro e molti altri “mattoni” fondamentali della materia.
Ed è in questo frangente che l’ossigeno incontrando l’idrogeno da vita, indovina un po’? Esatto, all’acqua!
“Prima che le prime stelle esplodessero, non c’era acqua nell’Universo perché non c’era ossigeno”, spiega il Dr. Whalen. “Queste esplosioni hanno aperto la strada alla chimica complessa e, in ultima analisi, alla vita.”
Queste supernove sono state le vere fabbriche di acqua dell’universo primordiale. L’ossigeno espulso ha trovato rapidamente idrogeno (già abbondante) e ha formato molecole d’acqua, soprattutto in regioni dense e fredde.
Non si trattava certo di oceani galleggianti nello spazio, ma di piccole quantità altamente concentrate in luoghi particolari chiamati “nuclei delle nubi”. Queste zone, dense e turbolente, sono i luoghi di nascita di stelle e pianeti.
Quindi, possiamo dirlo: l’acqua era presente proprio dove serviva per far partire il meccanismo della formazione planetaria.
In sintesi:
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Le prime supernove hanno creato l’ossigeno.
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L’ossigeno si è unito all’idrogeno per formare acqua.
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Quest’acqua si è concentrata nelle nubi dove nascono stelle e pianeti.
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I primi pianeti abitabili potrebbero essersi formati prima delle galassie!
Una nuova prospettiva sull’universo
Questa scoperta è più che una curiosità scientifica. È un cambio di paradigma. Fino ad ora, si pensava che le condizioni favorevoli alla vita si fossero create miliardi di anni dopo il Big Bang, con la formazione delle prime galassie.
E invece…
“La scoperta fondamentale è che l’acqua si è formata nell’universo grazie alle supernove primordiali, prima ancora che esistessero le prime galassie”, sottolinea il Dr. Whalen.
Questo significa che le condizioni minime per la vita erano presenti molto prima di quanto potessimo immaginare. Non è incredibile?
Se l’acqua – e quindi uno degli ingredienti chiave per la vita – era già disponibile nei primissimi tempi dell’universo, le possibilità che la vita si sia sviluppata altrove e molto prima aumentano drasticamente.
Pensiamoci insieme:
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Quanti altri pianeti potrebbero essersi formati in queste nubi antiche?
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E se qualcuno (o qualcosa) avesse avuto miliardi di anni di vantaggio su di noi?
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Siamo davvero i primi ad alzare lo sguardo e chiederci: “C’è qualcun altro là fuori?”
Conclusioni
L’acqua, simbolo di vita, era presente prima ancora che le galassie prendessero forma. Una scoperta che ci obbliga a ripensare alle nostre origini, e che ci avvicina – forse – alla risposta a una delle domande più antiche di sempre: siamo soli nell’universo?
RIFERIMENTI SCIENTIFICI
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