Non devi morire mai? Il mistero dell’immortalità quantistica
Accendi la radio.. anzi, la realtà!
Immagina di entrare nel tuo salotto e accendere la radio. Quante stazioni potenziali ci sono intorno a te? Decine? Centinaia? Ma tu ne senti solo una, giusto?
Perché?
Perché la tua radio è sintonizzata su una sola frequenza. Tutto il resto – rock, jazz, notizie dal mondo, persino il jingle di quella pubblicità fastidiosa – è lì, presente, solo che tu non lo percepisci. Sei accordato su una sola realtà sonora.
Ora, prova a sostituire quella radio con… un elettrone. 💡
Un universo fatto di onde
Sembra assurdo, ma un elettrone – una delle particelle fondamentali della materia – non è un puntino fisso nello spazio, come potremmo immaginare. È un’onda. E non una sola onda: la meccanica quantistica ci dice che esistono infiniti modi in cui quell’elettrone potrebbe esistere. Un po’ come tutte le stazioni radio presenti nell’aria, ma che non ascoltiamo.
🌀 Definizione rapida – Meccanica quantistica
La branca della fisica che descrive il comportamento delle particelle subatomiche. Non lavora con certezze assolute, ma con probabilità e sovrapposizioni di stati.
Quindi, se la tua “radio interiore” fosse sintonizzata su una frequenza diversa… potresti vedere un mondo completamente diverso. 🦖👽⚓
👉 Sì, nel tuo salotto potrebbero esserci dinosauri. O alieni. O pirati.
Non scherzo. Secondo alcune interpretazioni della fisica quantistica, esistono realtà parallele dove queste cose accadono davvero. Solo che tu non sei “sintonizzato” su quel canale.
🎧 Pensa: non devi costruire una macchina del tempo per vedere i dinosauri o un’astronave per incontrare gli alieni. Sono già qui. Solo… su un’altra frequenza.
Siamo davvero bloccati in un solo universo?
La quantistica e il caos elegante dell’universo
La fisica classica ci ha insegnato a pensare che ogni cosa abbia una causa, un effetto, una traiettoria precisa. Una palla lanciata seguirà una parabola. Una mela cadrà verso terra. Un evento produce un risultato. Punto.
Ma la meccanica quantistica cambia tutto questo. ❌📐
Nel mondo microscopico, le particelle non hanno una posizione definita finché non vengono osservate. Possono esistere in più stati contemporaneamente, come se fossero in posti diversi allo stesso tempo. Ti sembra folle? Lo è. Ma funziona. E questa è la cosa più assurda!
“Dio non gioca a dadi”, diceva Einstein.
Ma poi si è dovuto arrendere: sì, l’universo gioca eccome!
La nostra realtà, quindi, non è determinata in anticipo. È una danza di probabilità, in cui gli eventi si definiscono solo quando qualcuno li osserva. Fino a quel momento, tutto resta… possibile.
🔍 Per riassumere
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Le particelle vivono in una “nebbia” di possibilità finché non le guardiamo.
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L’osservazione “costringe” la realtà a scegliere una sola delle tante versioni possibili.
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Ma se nessuno guarda? Allora tutte le possibilità esistono contemporaneamente. 😮
E noi? Perché non viviamo in più stati?
Questa è la vera domanda filosofica: se ogni particella può vivere in più stati, perché noi no?
Perché noi ci sentiamo “unici”, stabili, reali, mentre il mondo quantistico è così.. liquido, fluido, sfocato?
🔬 In effetti, anche il nostro corpo è fatto di particelle! Quindi perché non ci troviamo ogni tanto in due posti contemporaneamente, o con due versioni diverse di noi stessi che convivono? 🤔
L’ipotesi di Hugh Everett: infiniti mondi, infinite scelte
Nel 1957, il fisico Hugh Everett propose una teoria che avrebbe fatto esplodere la mente anche al più razionale degli scienziati. Secondo lui:
📜 La funzione d’onda non collassa mai. Ogni possibile risultato quantistico accade davvero – ma in universi separati.
Ogni volta che si verifica un evento, l’universo si divide. Come una pianta che cresce ramificandosi, la realtà si moltiplica in una miriade di versioni parallele. 🌳
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In una realtà sei andato a quel colloquio.
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In un’altra hai scelto di non andarci.
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In un’altra ancora.. l’azienda neppure esisteva.
E ogni nuova possibilità genera un nuovo ramo del multiverso.
Ma se ci sono infiniti universi… perché non ce ne accorgiamo?
Domanda lecita. E qui entra in gioco l’esempio geniale di Everett.
🛰️ Senti forse che stai viaggiando a 30 km al secondo attorno al Sole?
No, vero? Eppure lo stai facendo. Tutti noi ci stiamo muovendo a velocità pazzesche nello spazio, senza percepirlo minimamente.
Allo stesso modo, potremmo essere immersi in un oceano di universi paralleli… e non accorgercene affatto. Perché? Perché siamo “sintonizzati” solo sul nostro.
Multiverso e immortalità: quando ogni scelta crea un altro “te”
La teoria dei molti mondi: realtà che si moltiplicano
Hai presente quando ti trovi davanti a una decisione importante? Tipo: “Accetto quel lavoro o no?” oppure “Parlo con quella persona o me ne vado?”. Secondo la teoria di Everett, non scegli solo una possibilità. 😵
Ogni volta che un evento quantistico (anche minuscolo) si verifica, l’universo si divide in tante versioni diverse, ognuna con un risultato diverso. E ognuno di questi rami.. esiste davvero.
🔁 Immaginalo così:
Come un albero che cresce rami infiniti. Ogni evento, ogni istante, è un bivio. Il te che stai vivendo è solo uno dei rami di questo albero cosmico.
🎬 Esempio:
Pensa a uno spettatore in un cinema infinito. Ogni schermo proietta la tua vita.. ma con scelte diverse. In uno sei diventato un pilota, in un altro un musicista, in un altro ancora… sei morto. Ma da qualche parte, stai ancora vivendo.
Ma quindi.. potremmo essere immortali?
Qui arriva il concetto che fa tremare anche i filosofi più freddi: l’immortalità quantistica 🧬🧠.
Il fisico teorico Max Tegmark ha descritto un esperimento (puramente teorico, ovviamente!) chiamato roulette russa quantistica. L’idea è questa:
💣 Una mitragliatrice si attiva ogni secondo, in base al comportamento di una particella quantistica. Se esce un certo valore ➡️ spara. Altrimenti ➡️ non spara.
Ora, secondo Everett, ogni volta che l’esperimento avviene:
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In un universo tu muori.
-
In un altro sopravvivi.
E poiché non puoi percepire la tua morte, la tua coscienza continuerà a esistere solo nei rami in cui sei sopravvissuto.
😳 Quindi… vivrai per sempre?
Non proprio. Ma l’idea è che ci sia sempre una versione di te che continua a vivere, anche se in un altro ramo dell’universo.
⚠️ Non provarlo a casa!
Questo è solo un esperimento mentale. Nessuno, MAI, dovrebbe provare a testare queste teorie con la propria vita. La scienza va esplorata con mente e cuore… non con la disperazione.
Filosofia quantistica: chi sei tu… in mezzo a infiniti “te”?
E se la tua coscienza si dividesse?
Questa idea mette in crisi un altro concetto fondamentale: l’identità personale.
Se esistono infinite versioni di te, ognuna con esperienze e scelte diverse… chi sei davvero? 🤔
📌 Se una tua copia è in un mondo dove hai scelto una strada diversa, è ancora “se stesso”?
I filosofi e i fisici si dividono:
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C’è chi dice che tutte le copie siano davvero “te”. La tua coscienza si divide e continua ovunque.
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Altri sostengono che ogni versione sia indipendente: un altro “tu” con la sua strada.
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Altri ancora mettono in discussione l’idea stessa di un “sé unico”. Forse siamo solo eventi, non entità fisse.
🎭 È come se la tua identità fosse un personaggio che cambia costume ad ogni scena. Ogni “sé” vive la sua parte, ignaro delle altre repliche.
Ma allora… vivremo per sempre?
❌ Non esattamente.
La teoria non dice che tu, proprio tu, con questa coscienza, sarai eterno. Ma suggerisce che esisterà sempre una versione della realtà in cui continui a vivere.
E qui entra in gioco il filosofo David Lewis.
🔍 Secondo Lewis:
Se tutto nell’universo è regolato dalla meccanica quantistica, allora ogni evento potenzialmente mortale ha sempre un’alternativa in cui sopravvivi.
Ma c’è un problema: non è detto che tu “salti” nella versione giusta. Forse una versione di te sopravvive, ma… sei davvero tu?
🧩 Il nodo filosofico: l’identità
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Quale coscienza prosegue?
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È sempre la tua o un’altra copia?
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L’essere vivi è una questione biologica o percettiva?
E se invece… ci fosse un messaggio in tutto questo?
La bellezza delle possibilità
Certo, l’idea dell’immortalità quantistica è affascinante. Ma anche inquietante. E forse irraggiungibile.
Ma c’è una speranza concreta che possiamo trarre da tutto questo:
🌈 Ogni possibilità esiste. Ogni scelta apre una strada. Ogni futuro è reale… da qualche parte.
Questo non ti dà un brivido? Non ti fa venire voglia di osare un po’ di più, sapendo che c’è un universo in cui sei diventato ciò che sognavi?
📌 Per riassumere:
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Ogni evento quantistico genera nuovi universi.
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In uno di questi, stai sempre sopravvivendo.
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Non esiste un solo “te”, ma infinite versioni.
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La coscienza potrebbe essere solo uno dei tanti “rami”.
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Anche se l’immortalità non è certa, sapere che esistono infinite possibilità… può dare coraggio.
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