4 segreti per migliorare velocemente mente e corpo

salute mente e corpo

Il digiuno breve e consapevole

Mangiamo troppo, troppo spesso e troppo in fretta. Il corpo umano è stato progettato per alternare periodi di abbondanza e carenza, e non per consumare cibo a orari prestabiliti, tutti i giorni, come la modernità ci vorrebbe far credere.

Il digiuno – quello vero, e non imposto da altri – è una pratica antichissima, comune a tutte le tradizioni spirituali, e oggi confermata anche dalla biologia moderna.

Quando non mangiamo per un certo periodo, il corpo non entra in crisi, come molti credono, al contrario, attiva un processo di rigenerazione chiamato autofagia, una sorta di “pulizia cellulare” che elimina ciò che è vecchio e danneggiato, favorendo il ringiovanimento dei tessuti.

È come se il corpo dicesse: “Dato che non devo spendere energia per la digestione e per la crescita dei tessuti, mi fermo e faccio un po’ di manutenzione”. 

Gli effetti del digiuno – se praticato con intelligenza e gradualità, – apportano molti benefici, che includono:

  • migliore sensibilità insulinica e riduzione del rischio di malattie metaboliche

  • aumento nella produzione dell’ormone della crescita e delle sostanze neuroprotettive

  • migliore concentrazione e lucidità mentale

  • maggiore sensazione di leggerezza e controllo, che va ben oltre il piano fisico

Molte persone descrivono il digiuno come una “meditazione metabolica”. All’inizio può sembrare duro, ma dopo qualche ora accade qualcosa di magico: la mente si calma, l’energia si stabilizza, e il corpo  diventa ” naturalmente ” più presente.
Il desiderio di cibo lascia il posto a una strana sensazione di pace.

Certo, non serve arrivare agli estremi. Basta cominciare con piccole finestre temporali, come quattordici, o sedici ore di pausa fra i pasti. È un ritorno a un ritmo più naturale, quello che i nostri antenati seguivano senza neppure pensarci.

NOTA BENE: Il digiuno non è uno strumento da prendere alla leggera. Molti ad esempi digiunano per 16 o 18 ore, e poi si ingozzano di cibo. Questo non è il modo intelligente per affrontare il digiuno.

Prendi la mia esperienza. Sono anni che mi cimento nella pratica del digiuno. Ho iniziato a praticarlo all’inizio per poche ore, fino ad arrivare a digiunare per 24 ore alla settimana. E due volte all’anno pratico anche digiuni di sola acqua per 3 giorni. NON BISOGNA AVERE PAURA! Se ti affacci al digiuno pensando che ti faccia male, allora ti farà male!

A me ha aiutato moltissimo leggere IL POTERE DEL DIGIUNO. Un manuale scientifico alla portata di tutti, che spiega nel dettaglio tutti i benefici del DIGIUNO, ti consiglio assolutamente di darci un’occhiata!

Le parole e i pensieri plasmano la realtà

C’è un potere silenzioso che agisce in ogni istante, ma che la maggior parte delle persone ignora completamente. Non è nascosto nei geni, né nel destino, ma nel modo in cui parli a te stesso.

Ogni parola che pronunciamo, e ogni pensiero che formuliamo, rappresentano il futuro che VIVRAI. Se la maggior parte dei pensieri e delle parole sono cariche di positività, la tua mente sarà calma e felice, mentre se la maggior parte dei pensieri sono cariche di emozioni negative, vivrai preda di rabbia e stress.

QUESTA È LA VERITà che MOLTI FINGONO ANCORA DI NON CAPIRE: Tutto ciò che dici – anche solo dentro di te – ha un effetto sul tuo sistema nervoso.

Quando dici “non ce la faccio”, il cervello registra un ordine preciso. Non interpreta, e non discute le tue parole, ma obbedisce ciecamente.
Quando ripeti “sono esausto”, il corpo risponde di conseguenza, mentre quando invece dici “posso farcela”, accendi nel cervello circuiti di possibilità.

La neuroscienza chiama questo fenomeno neuroplasticità,  ovvero la capacità della mente di rimodellarsi attraverso l’esperienza, ma ciò che pochi sanno è che le parole sono esperienze, a tutti gli effetti.

Ogni volta che pronunci qualcosa, stai letteralmente modificando la tua biologia. Sei il costruttore del tuo destino! E non sto scherzando! 

I pensieri e le parole creano reazioni chimiche nel cervello. Questa reazione influenza gli ormoni, che influenzano l’umore, e che a sua volta condiziona le scelte che decidi di fare. È una catena invisibile ma potentissima, che parte sempre da un pensiero.

Ecco perché:

  • il linguaggio interiore è la radice del tuo stato d’animo quotidiano

  • ciò che ripeti diventa la tua identità, anche se non è vero

  • cambiare parole significa cambiare percezione, e quindi cambiare la tua visione del mondo

Ti sei mai chiesto perché alcune persone sembrano sempre “fortunate”? Spesso è solo questione di dialogo interno, e mentre la maggior parte si dice “non succederà mai”, loro si ripetono “vediamo cosa posso fare”. Non si tratta di ottimismo ingenuo, come molti potrebbero pensare, ma di allenamento mentale.

Prova per un giorno a osservare come ti parli. Elimina solo le frasi negative e sostituiscile con alternative costruttive. Dopo poche ore, ti accorgerai che cambia il tuo corpo: la postura si raddrizza, il respiro si calma e la mente si apre.

Perché sì, le parole non descrivono la realtà, la creano.

Se stai cercando un libro che  spieghi nel dettaglio il modo in cui il pensiero è in grado di influenzare la nostra realtà, ti consiglio assolutamente di leggere il libro di BRUCE H. LIPTON: La biologia delle credenze, un vero e proprio must che spiega nel modo più facile e comprensibile i motivi per cui siamo noi gli autori della nostra realtà.

La maggior parte dei disturbi nasce a causa di un sistema simpatico iperattivo

Viviamo sempre stressati, come se fossimo sempre davanti a un pericolo. Purtroppo, questo è il risultato della società moderna. I nostri antenati in passato dovevano preoccuparsi solo di affrontare quei pericoli, che effettivamente potevano mettere fine alla loro vita, come scappare da un predatore, oppure combattere contro un soldato.

Oggi invece, quei problemi sono rappresentati da scadenze, notifiche, rumore, e un incessante flusso costante di stimoli che tengono il nostro corpo in uno stato costante di allerta.

Il sistema nervoso simpatico è quella parte del cervello che si attiva per reagire ad un pericolo, ed è di fondamentale importanza, dato che la sua attivazione ci rende più vigili e attenti nel reagire a qualsiasi avversità. Tuttavia, quando resta acceso troppo a lungo, diventa una miccia che ci consuma lentamente.

La scienza lo conferma, ormai è palese: moltissimi disturbi moderni – insonnia, ansia, disturbi gastrointestinali, ipertensione, depressione – hanno origine a causa di un’iperattivazione cronica del sistema simpatico.

La buona notizia è che esiste un freno naturale a questa attivazione cronica ed è rappresentata dal sistema parasimpatico, ovvero la parte del cervello responsabile del riposo, della digestione e della guarigione. Attivarlo non è complicato, tuttavia richiede consapevolezza e lentezza, due qualità dimenticate in una società che misura il valore in velocità e frenesia.

Quando il sistema parasimpatico si attiva, quello simpatico riposa e viceversa.

Ecco alcune pratiche semplici, ma potentissime per attivare efficacemente il sistema parasimpatico:

  • Respirazione diaframmatica: inspira lentamente dal naso, trattieni leggermente il respiro, ed espira più a lungo di quanto inspiri. È come dire al corpo “sono al sicuro”.

  • Cammina lentamente, senza obiettivi. Solo per il gusto di muoverti.

  • Riduci gli stimoli: meno notifiche, meno rumore, e meno luci artificiali.

  • Crea il silenzio intorno a te, anche per pochi minuti al giorno. Il silenzio è un potente alleato di guarigione per il cervello.

La masticazione lenta e consapevole

Anche solo consumare il pasto è diventata una corsa. Si mangia in piedi, al telefono, davanti a uno schermo, mentre si parla di lavoro, e in alcuni casi non ci accorgiamo nemmeno del sapore dei cibi che stiamo consumando.

.Eppure, masticare lentamente e con consapevolezza, MIGLIORA decisamente la tua salute! 

Non è un caso che i nostri genitori, da piccoli, ci dicessero continuamente: “Non ti rincorre mica nessuno” oppure “Mastica bene”.
All’epoca sembravano solo “farsi di poco valore”, tuttavia all’interno di queste parole c’era nascosta una sapienza millenaria: quella del consumare i pasti con calma, presenza e rispetto.

Oggi la scienza lo conferma: mangiare lentamente e masticare bene non serve solo a digerire meglio, ma anche a vivere meglio.

La bocca non serve solo a masticare i cibo, ma è anche la parte in cui inizia la digestione. È proprio qui, infatti, che il cervello riceve i primi segnali, che suggeriscono, che la digestione è iniziata.

Quando invece mastichiamo di corsa, il corpo non fa in tempo a prepararsi, e questo può portare ad una digestione lenta e difficoltosa.

Le persone che praticano la masticazione consapevole riferiscono benefici concreti, che includono:

  • digestione più leggera

  • meno gonfiore e infiammazioni

  • maggiore senso di sazietà e migliore controllo del peso

  • miglioramento dell’umore e della concentrazione

Quando mastichi lentamente, senti i sapori, la consistenza e l’aroma. Diventi partecipe dell’atto di nutrirti. In quell’attenzione c’è gratitudine, rispetto ed equilibrio.

I maestri Zen dicono che quando mangi, dovresti solo mangiare. Non dovresti pensare, parlare, o guardare lo schermo. Solo essere lì, nel momento. È un esercizio di meditazione applicata alla quotidianità, e i risultati sul piano mentale sono sorprendenti.
Riduce l’ansia, rallenta il pensiero, amplifica la percezione.

Quanto dovrei masticare? L’ideale secondo molti, sarebbe masticare fino a rendere il boccone liquido o semiliquido, tuttavia oggettivamente parlando, anche masticare 30-40 volte un boccone è già un ottimo inizio.

Lo so che per molti potrebbe sembrare un’esagerazione, ma ci sono persone che masticano anche 100 volte prima di ingerire. 

Se vuoi approfondire l’argomento della masticazione, ti consiglio assolutamente di LEGGERE QUESTO ARTICOLO

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei