Testimonianza di un narcisista guarito: Leggi la storia di Raffaele
In questo articolo scoprirai la testimonianza di un narcisista guarito.
Il disturbo narcisistico di personalità può essere curato ma non esiste una cura definitiva per questa condizione, o almeno, per poter avere benefici durevoli occorre seguire assieme al proprio terapista un percorso per cambiare i propri modelli di pensiero, la propria gestione dello stress, la risposta al giudizio degli altri, nonché risalire ai possibili traumi responsabili della nostra condizione.
Il narcisismo potremmo definirlo come una forma esagerata di auto-apprezzamento in cui tutti devono lodarci ed ammirarci. La persona narcisista si sente in dovere di criticare gli altri, di sentirsi superiore, nonchè il bisogno che tutti mostrino al mondo quanto sono perfetti.
In effetti, i tratti narcisistici che si manifestano occasionalmente non significano necessariamente che stai convivendo con un disturbo della personalità.
Ma quando questi tratti diventano persistenti, possono avere un impatto estremamente negativo sul modo in cui vedi te stesso e il mondo che ti circonda.
Andiamo adesso a scoprire la testimonianza di Raffaele, un narcisista guarito.
Leggi la testimonianza di un narcisista guarito
CONTENUTI
Buonasera mi chiamo Raffaele ed ho 29 anni, e oggi sono qui per raccontare la mia storia. Fin da piccolo i miei genitori mi hanno sempre elogiato e messo su un piedistallo per ogni cosa che facessi.
Forse questo potrebbe dipendere dal fatto che oltre ad essere figlio unico, prima di avere me, hanno dovuto interrompere ben due gravidanze.
Non so perché, ma fin dall’adolescenza volevo sempre essere quello al centro dell’attenzione. Quello che doveva essere scelto sempre per prima quando giocavamo a pallone, quello che voleva essere elogiato dai professori per i bei voti – anche quando non ero il migliore -.
Dentro di me sapevo di essere migliore e che la mia superiorità meritasse di essere riconosciuta dagli altri.
Il problema sorgeva quando le persone che avevo attorno a scuola o a lavoro mi contraddicevano o non elogiavano il mio lavoro quanto volessi. Ero molto suscettibile anche alle critiche, anche quelle più normali.
Ancora oggi, non capisco cosa mi scattasse dentro. Mi ricordo un episodio a 26 anni. Erano due anni che lavoravo come impiegato per una grande azienda di elettronica e il nostro superiore doveva far passare di grado una persona. Credevo fermamente che quella posizione spettasse a me, non so perchè, ma sapevo in cuor mio che avrei vinto io.
No vi dico come reagii, quando scoprii che il mio collega – anche quello che mi stava antipatico – riuscì a soffiarmi il posto.
Iniziai ad urlargli contro, ero rabbioso fino all’inverosimile. A pensarci oggi, mi viene solo da ridere, perchè ero veramente un pazzo furioso.
Inutile parlarvi delle mie relazioni, sono state tutte fallimentari, adesso con il senno del poi, capisco che le mie delusioni amorose dipendevano esclusivamente da me.
Capii di avere un problema serio, quando due anni fa picchiai una persona per un parcheggio al supermercato. Da li ho iniziato il mio percorso che mi ha portato ad oggi a definirmi guarito dal mio disturbo narcisistico di personalità.
Ma andiamo per gradi.
Dietro consiglio di mia madre decisi di vedere uno psichiatra, a causa dei miei scatti di rabbia improvvisa e a causa della mia condizione emotiva molto altalenante, per non dire pazzo instabile.
Lo psichiatra mi valutò dicendomi che soffrivo di disturbo narcisistico di personalità. Mi spiegò che le persone narcisiste sono maggiormente suscettibili a:
- Volere provilegi, anche se non gli spettano
- Sentirsi superiori agli altri e volere dagli altri un’ammirazione esagerata e irreale
- Essere molto critici verso le persone che ritengono poco importanti
- Aspettarsi che gli altri facciano favori speciali senza un reale motivo
- Avere una scarsa empatia. Non capire i bisogni e i sentimenti dei propri cari.
- Comportarsi in modo arrogante e talvolta molto irrispettoso
- Arrabbiarsi per ogni piccola critica
- In certi casi sperimentare depressione e tristezza, dato che non possono essere perfetti
- Avere paura di fallire, di essere umiliati.
- Avere grossi problemi a gestire lo stress
- Reagire con molta rabbia e disprezzo verso gli altri.
Insomma, dalla descrizione che mi fece il mio psichiatra capii che non era un disturbo da sottovalutare. In più concluse dicendomi che è molto difficile guarire dal narcisismo.
Tornato a casa iniziai ad indagare su questo disturbo mentale. Lessi moltissime testimonianze di persone narcisiste che raccontavano le loro storie.
Rimasi scosso quando scoprii che è molto difficile per le persone narcisiste condurre una vita felice, dato che la loro condizione li porta verso una condizione di forte instabilità mentale.
Iniziai con il mio dottore a concordare la miglior terapia da seguire.
NOTA BENE: Già accettare di cambiare, secondo il mio dottore, era già un buon punto di partenza da cui partire per guarire dalla disturbo narcisistico, dato che secondo lui, la maggioranza dei pazienti narcisisti è poco incline ad accettare di avere un problema, in quanto molti narcisisti la parola cambiamento la prendono come un insulto alla propria autostima.
Assieme al mio dottore ho deciso di intraprendere la terapia cognitivo comportamentale al fine di:
- Aumentare l’empatia verso gli altri
- Mettere il proprio valore al pari degli altri. Molti narcisisti credono di valere più degli altri e quindi ritengono giusto umiliare, offendere ecc.. le altre persone.
Oltre alla terapia cognitivo comportamentale abbiamo concordato con il mio dottore anche dei cambiamenti nel mio stile di vita:
Ho iniziato ad eliminare il consumo di bevande alcoliche e il consumo di cannabis. Si ero un consumatore abituale di cannabis. Inoltre, mi ha consigliato anche di aumentare il consumo di frutta e verdura, a discapito dei cibi industriali, dato che una dieta migliore è correlata ad uno stato mentale migliore.
Ho iniziato a fare esercizio fisico. Dato che non sono un gran sportivo, ho iniziato a camminare per 45 minuti al giorno. Mi ha detto che lo sport oltre a far bene al cervello, migliora anche il benessere emotivo.
Mi ha consigliato inoltre, di imparare a gestire lo stress eccessivo. A detta sua, le persone narcisiste non gestiscono bene lo stress, e quando sono arrabbiate o furibonde, possono scatenarsi e diventare anche pericolose.
Ad oggi nella mia routine pratico lo yoga per 30 minuti al giorno e respiro in modo lento e diaframmatico per un’ora al giorno mentre sono seduto su una sedia. Mi focalizzo sul mio respiro e non penso a nulla.
Che dire, la mia vita è migliorata moltissimo, ho una sana relazione, non ho più scatti d’ira, non mi arrabbio più, non voglio più essere al centro dell’attenzione e soprattutto cerco di ascoltare gli altri.
Mi sento una persona rinnovata nella mente e nel fisico. Da qualche mese ho iniziato anche a praticare il reiki, una disciplina energetica che permette di spostare il ki all’interno del corpo.
Molti dicono che non è possibile guarire dal disturbo narcisistico e secondo me è solo una grandissima Caxxata, scusate il termine volgare.
Vi ho riportato la testimonianza di una persona narcisista che è riuscita a guarire solo con la propria forza di volontà.
Domande più frequenti
Guarire dal narcisismo è possibile?
Secondo molti no, sebbene ci siano anche correnti di pensiero che spiegano come esistano tutta una serie di percorsi che possono migliorare considerevolmente la gravità dei sintomi del narcisista. Ad esempio, in questo articolo hai letto la testimonianza di Raffaele, un narcisista guarito.
Come viene diagnosticato il disturbo narcisistico?
Innanzitutto il dottore deve assicurarsi che i tuoi sintomi non dipendano da una causa di natura fisica. Non esiste un test per individuare con esattezza una persona narcisistica, tuttavia alcuni fattori possono identificare una personalità con disturbo narcisistico. Fra questi sono compresi:
- Un sé esagerato
- Fantasie di grande successo, potere, attrattiva, bellezza o amore ideale
- Credersi speciali
- Avere diritto ad ogni cosa
- Costante bisogno di ammirazione o attenzione
- Approfittare degli altri, invidiare gli altri o credere che gli altri li invidino
- Mancanza di empatia