Solo chi vive nel presente è libero: il resto è solo sopravvivenza

vivere momento presente

Che succede quando smetti di aggrapparti ai fantasmi del passato e rinunci al bisogno di controllare il futuro? Quando finalmente smetti di essere dappertutto, tranne che nel momento presente? Succede qualcosa di radicale, una rivoluzione silenziosa, ma potentissima: inizi finalmente a vivere.

Viviamo come sonnambuli, trascinati da pensieri che non controlliamo, emozioni che ci dominano, ricordi che ci tormentano e aspettative che ci schiacciano. Siamo sempre un passo indietro o uno troppo avanti. Non siamo mai nel momento presente.

Eppure, l’unico luogo dove accade davvero la vita è adesso. Non ieri. Non domani. Solo ora. E chi riesce a entrarci, a starci davvero, non torna più indietro. Perché lì c’è la vera libertà. E anche la verità.

Il presente è tutto ciò che esiste

Scientificamente parlando, il presente è l’unico tempo reale che esiste. Il passato è memoria,  e il futuro è immaginazione. Solo il presente è tangibile.

Anche la neuroscienza lo conferma: il nostro cervello non distingue realmente tra ciò che immaginiamo e ciò che viviamo. Pensare a un trauma passato attiva le stesse aree cerebrali del trauma stesso. Allo stesso modo, proiettare ansia sul futuro ci fa vivere uno stress reale, chimico, fisico. Ma non stiamo vivendo. Stiamo sopravvivendo.

Cosa succede nel corpo quando entri nel momento presente

I cambiamenti sono eccezionali:

  • Il sistema nervoso si regola: il sistema parasimpatico (quello della calma) prende il sopravvento. Il cuore rallenta. Il respiro si fa profondo.

  • Cala il cortisolo: l’ormone dello stress si abbassa, portando benefici immediati a tutto il corpo, dal sistema immunitario alla digestione.

  • Migliora l’attenzione: smetti di disperderti in mille direzioni. L’attenzione diventa focalizzata, limpida, epotente.

  • La mente si disintossica: rumori mentali, dialoghi interni inutili, critiche e lamentele si riducono fino a sparire completamente.

In pratica: il tuo corpo torna a funzionare come dovrebbe.

La trappola del multitasking e dell’”essere ovunque”

Viviamo in un mondo che ci premia per essere ovunque, meno che qui. Multitasking, notifiche, scorrimento infinito, e dopamina a basso costo. Ma c’è un prezzo da pagare: la perdita della presenza.

Essere nel presente significa sentire il peso del tuo corpo sulla sedia, il sapore del caffè, la voce di chi ti parla, senza scappare in altri pensieri. Quando sei qui, sei vivo. Quando sei altrove, sei in pausa.

Ecco cosa perdiamo quando non viviamo nel presente:

  • Le sfumature della realtà.

  • Le relazioni autentiche

  • La chiarezza mentale.

  • Il piacere del momento, che è sempre lì, ma lo ignoriamo.

Il presente come medicina per il dolore

Hai mai notato che il dolore – fisico o emotivo – si amplifica quando lo rifiuti? Più ti opponi, più cresce. Più lo combatti, più ti domina.

E se invece lo guardassi in faccia? Se restassi lì, nel presente, senza scappare dal dolore, ma nemmeno amplificarlo con mille storie mentali? Succede qualcosa di incredibile: il dolore cambia forma.

Non è più un nemico. Diventa un messaggero. Ti parla. Ti mostra ciò che hai ignorato per anni. E nella presenza totale, può dissolversi. Non perché lo eviti, ma perché lo accogli.

“Ciò che resisti, persiste. Ciò che accetti, si trasforma.”
— Carl Jung

Il presente non è una fuga. È una resa attiva, una resa potente, in cui trovi finalmente il coraggio di stare dove sei, anche se fa male.

Vivi il momento presente

Il presente è il portale più diretto alla dimensione spirituale. Quando sei completamente nel “qui e ora”, il tuo ego si dissolve. Non hai più bisogno di difenderti, confrontarti, o dimostrare nulla. Sei. E basta.

Eckhart Tolle, lo dice chiaramente:

“Non c’è salvezza nel tempo. Sei già completo, qui e ora.”

È proprio nel presente che si apre quella quiete senza tempo che tutte le tradizioni spirituali chiamano “illuminazione”, “nirvana”, o “unione con il tutto”.

Diventi qualcun altro

Vivere nel presente ti cambia fino a riscrivere la tua identità. Perché chi eri prima era solo una costruzione mentale: un collage di memorie, paure, e proiezioni.

Quando cominci a vivere nel momento presente, ti rendi conto che non sei i tuoi pensieri. Non sei neanche le tue emozioni. Sei lo spazio che le osserva.

E da quello spazio, inizia una trasformazione irreversibile. Diventi:

  • Più lucido.

  • Più calmo.

  • Più presente agli altri.

  • Più vero.

Cominci a scegliere come reagire, invece di reagire automaticamente. La tua mente diventa uno strumento, non il tuo padrone. E lì, cambia tutto, te lo assicuro, cambia tutto.

Come entrare nel presente (davvero)

Attraverso la pratica, la costanza e un po’ di coraggio. Perché sì, stare nel presente è una sfida. Ecco alcune pratiche semplici e potentissime:

1. Respira in modo lento e diaframmatico

Porta l’attenzione al respiro. Sentilo. Seguilo per intero. Ogni respiro è un ponte diretto con l’adesso.

2. Osserva senza giudicare

Stai guidando? Camminando? Mangiando? Fai solo quello. E osserva: i suoni, le sensazioni, i colori.

3. Torna al corpo

Il corpo non mente. È sempre nel presente. Sentilo. Dall’interno. Porta attenzione alle mani, ai piedi, al petto.

4. Pratica il silenzio

Spegni la musica, il telefono, il rumore. Rimani. Osserva cosa succede. All’inizio sarà difficile. Poi sarà liberazione.

Il presente non è comodo. È potente.

Vivere nel presente non significa essere rilassati e felici 24 ore su 24. Significa essere reali. E a volte essere reali fa male. Ma è lì che cresce la forza.

Chi vive nel presente è pericoloso: non ha paura del dolore, non è ” schiavo” del passato, e non è manipolabile dal futuro. È sveglio. Presente. Vivo.

E chi è vivo non può essere usato.

Ogni istante in cui non sei nel presente è un istante rubato alla tua vita. Ogni pensiero ossessivo, ogni fuga mentale, ogni lamentela… ti toglie il diritto di vivere.
Il presente è duro. Ma è l’unica via verso la verità, la libertà, la guarigione.

Non c’è un altro momento. Non c’è un altro te. C’è solo adesso. Agisci.

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei