Sbiancamento dei Coralli: Bisogna agire subito!

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Nel 2023, un episodio senza precedenti di sbiancamento dei coralli ha colpito l’84% delle barriere coralline mondiali, segnando l’inizio di una crisi ecologica globale che minaccia di distruggere interi ecosistemi marini essenziali.

Gli scienziati hanno avvertito che questo fenomeno, alimentato principalmente dal riscaldamento globale, potrebbe portare alla morte di milioni di coralli e mettere a rischio la vita marina e le comunità costiere che dipendono da esse. Cosa sta succedendo esattamente e come possiamo fermare questa catastrofe?

Cos’è lo sbiancamento dei coralli?

Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno che si verifica quando i coralli espellono le alghe simbiotiche che vivono all’interno dei loro tessuti. Queste alghe non solo conferiscono ai coralli i loro caratteristici colori, ma forniscono anche cibo e sostanze nutritive, essenziali per la sopravvivenza dei coralli.

Quando i coralli sono sottoposti a stress termico, ad esempio a causa di temperature oceaniche elevate, espellono queste alghe, esponendosi a gravi rischi, come malattie e, infine, la morte. Il risultato è una barriera corallina che appare bianca e priva di vita, un segno evidente del danno subito.

Un evento senza precedenti

Dal gennaio 2023, gli oceani di tutto il mondo hanno raggiunto temperature record, dando vita a un evento di sbiancamento mai visto prima. Le barriere coralline degli oceani pacifico, indiano e atlantico sono state gravemente danneggiate.

A differenza di episodi passati, in cui alcuni coralli riuscivano a riprendersi, questa volta anche le specie più resistenti hanno sofferto. Secondo Melanie McField, esperta dell’iniziativa Healthy Reefs for Healthy People, anche le barriere coralline nei Caraibi hanno subito danni gravi e duraturi.

Le cause del riscaldamento degli oceani

La causa principale di questo aumento della temperatura oceanica è il riscaldamento globale, causato in gran parte dall’emissione di gas serra derivanti dall’attività umana. Gli oceani sono diventati una spugna per il calore in eccesso: ben il 90% del calore prodotto dalla combustione di combustibili fossili viene assorbito dal mare. Questo riscaldamento sta cambiando radicalmente l’ambiente marino e mettendo a dura prova gli ecosistemi corallini.

La minaccia di una mortalità di massa

Gli scienziati hanno osservato che il 2023 ha visto un’intensificazione senza precedenti di questo fenomeno. Le barriere coralline più colpite hanno registrato una drastica riduzione della copertura di corallo vivo. In alcune aree, la mortalità è stata quasi totale. Prendiamo ad esempio una famosa barriera corallina al largo delle coste dell’Honduras, che nel settembre 2023 mostrava ancora un buon 46% di corallo vivo. Solo cinque mesi dopo, però, la copertura di corallo vivo è crollata a un misero 5%. Questo è un esempio allarmante di come la crisi stia accelerando.

I coralli potrebbero scomparire?

Se la situazione non dovesse migliorare, le prospettive sono estremamente preoccupanti. Se le temperature globali aumentassero di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, circa il 70-90% delle barriere coralline del mondo potrebbero scomparire.

Se il riscaldamento arrivasse a 2°C, quasi tutti i coralli scomparirebbero, con gravi conseguenze per gli ecosistemi marini e per la vita delle persone che dipendono da questi ecosistemi.

Le barriere coralline sono fondamentali per la biodiversità marina in quanto forniscono rifugio, cibo e protezione per molte specie di pesci e invertebrati.

I Dati allarmanti

Secondo i dati forniti dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), dal gennaio 2023 al 20 aprile 2025, circa l’84% della superficie delle barriere coralline mondiali è stata colpita dallo stress termico. Questo ha spinto gli scienziati a rivedere la scala di allerta per lo sbiancamento, aggiungendo nuovi livelli di gravità, paragonabili alle categorie più alte nella scala dei cicloni tropicali. Questa misura è stata presa per tenere conto della gravità del fenomeno e per cercare di monitorare meglio i danni.

La lotta contro il cambiamento climatico

Cosa si può fare per fermare questa crisi? La risposta è chiara: è necessario un impegno globale per ridurre le emissioni di gas serra e fermare il riscaldamento del pianeta.

Se le attuali politiche climatiche venissero attuate integralmente, gli scienziati prevedono che la temperatura globale potrebbe aumentare fino a 3,1°C entro la fine del secolo, un scenario che avrebbe effetti devastanti sugli ecosistemi marini e sulla vita sulla Terra.

Tuttavia, la buona notizia è che possiamo ancora fare qualcosa. Ogni azione conta: ridurre il nostro impatto ambientale, promuovere energie rinnovabili, proteggere le aree marine vulnerabili, nonché lavorare per limitare l’uso dei combustibili fossili sono passi fondamentali per prevenire il collasso delle barriere coralline.

Conclusione

L’episodio di sbiancamento che stiamo vivendo è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Le barriere coralline, essenziali per la biodiversità e per la sopravvivenza di milioni di persone, sono sotto minaccia, e il riscaldamento globale è la causa principale di questa crisi. Se non agiamo immediatamente per ridurre le emissioni di gas serra e proteggere questi ecosistemi, rischiamo di perdere per sempre una delle risorse più preziose del nostro pianeta.

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei