Il ruolo del sesso nella coscienza

ruolo del sesso nella coscienza

Hai mai pensato a quanto il sesso influenzi la nostra vita quotidiana, non solo sul piano fisico, ma anche mentale e spirituale? È una delle esperienze umane più potenti. Ma, attenzione: proprio perché è così potente, può facilmente farci perdere lucidità, proprio come farebbe una droga. Anzi, è proprio così che viene descritto: una dipendenza costruita dalla natura per garantire la sopravvivenza della specie.

Pensaci un attimo. Se il sesso non fosse legato al piacere, chi avrebbe voglia di compiere un atto tanto “bizzarro”? Come dire: la natura ci ha fregati con un colpo di genio!

Quando il desiderio prende il sopravvento

Il desiderio sessuale è una delle forze più potenti dell’essere umano. E non è qualcosa che “decidiamo” di provare. Non è come accendere una luce: non c’è un interruttore da premere. Può sorgere all’improvviso, senza preavviso. Basta uno sguardo, un gesto, una memoria, un profumo, una fantasia. E in un attimo… zac! Siamo travolti da un’ondata emotiva, fisica, e mentale.

È come se qualcosa prendesse il comando al posto nostro.

Non siamo più noi a guidare: siamo “tirati” da quell’energia, da quel bisogno. Ti è mai successo? Sei lì, tranquillo, magari in una situazione normalissima – al lavoro, in metro, al supermercato – e all’improvviso ti ritrovi immerso in pensieri sessuali, magari anche intensi. Ecco: quella è l’ondata che ti trascina via.

“Essere presenti” significa restare al timone

Quando si dice che il desiderio ti rende incosciente, non si intende che perdi conoscenza come se svuotassi la mente, ma che smetti di essere presente a te stesso. È come se ti allontanassi da chi sei, preso da un automatismo. Ti capita mai di fantasticare senza nemmeno accorgerti che lo stai facendo? O di agire d’impulso, senza nemmeno capire da dove arrivi quella forza?

In quei momenti non sei più nel “qui e ora”. Sei in un film mentale, dominato da un impulso che sembra più forte di te. Non stai scegliendo di desiderare: sei tirato dentro da qualcosa di più grande, più profondo. E se non sei consapevole, finisci col perderti lì dentro.

Il paragone con l’onda: o la cavalchi, o ti travolge

Immagina il desiderio come un’enorme onda del mare. Se sei un buon surfista (cioè se sei presente e consapevole), puoi cavalcarla, fluire con essa, sentire ogni movimento, senza lasciarti distruggere. Ma se sei distratto, se non sai stare in piedi sulla tavola, quella stessa onda ti butta giù, ti sommerge, ti fa rotolare sotto, senza respiro.

Il punto non è resistere all’onda. E nemmeno lasciarsi annegare. Il punto è imparare a stare dentro l’onda con presenza, osservandola, sentendola, senza farci dominare.

Perché ci “perdiamo” nel desiderio?

Perché il desiderio sessuale è strettamente collegato a due cose potentissime:

  • Il piacere fisico

  • L’illusione di completamento

Ci sembra che troveremo finalmente la soddisfazione, la pace, la gioia. Ma se ci arriviamo senza consapevolezza, finisce tutto in un attimo. E ci lascia con un vuoto. Per questo spesso ne vogliamo ancora, ancora, ancora. È la fame dell’inconsapevolezza.

Il Tantra: consapevolezza dentro il piacere

E allora, come si fa a non restare in balia di questo potente impulso? Entra in gioco un’antica pratica spirituale: il Tantra. Non è solo una questione di tecniche sessuali esotiche come spesso viene banalizzato in Occidente. È molto di più.

Il Tantra insegna che:

  • Non devi fuggire dal desiderio.

  • Non devi nemmeno reprimerlo.

  • Devi esserci dentro. Con consapevolezza.

Proprio così. Il tantra ti invita a rimanere presente in ogni fase del desiderio: dall’impulso iniziale, alla connessione con l’altro, fino all’eventuale atto sessuale. Anche un semplice tocco, se vissuto con piena attenzione, può diventare una porta verso l’elevazione spirituale.

Diventare osservatori dei propri impulsi

Immagina questo: vedi una persona che ti attrae. Invece di reagire automaticamente con fantasia o approccio, fermati. Osserva. Respira. Accorgiti dell’impulso, ma non agire. Non devi negarlo, né seguirlo: puoi semplicemente sentirlo.

Questo è il cuore del Tantra: portare la luce della consapevolezza nell’ombra del desiderio.

Ed è lo stesso principio che si può applicare anche ad altri impulsi forti, come l’istinto di abbuffarsi, il bisogno di droghe o qualsiasi dipendenza. La chiave è la stessa: consapevolezza prima dell’azione.

Ecco un esercizio semplice:

  1. Senti l’impulso arrivare (sessuale, alimentare, altro).

  2. Non agire subito.

  3. Fermati, respira e osserva.

  4. Lascia che la consapevolezza illumini il bisogno.

  5. Solo allora, scegli consapevolmente se agire o no.

A volte il desiderio si placa da solo, altre volte no. Ma in ogni caso, sei più presente. E questo cambia tutto.

Dalla compulsione alla libertà

Il vero problema non è il desiderio in sé, ma quando diventa compulsivo. Quando cerchiamo in continuazione un partner diverso, o ci ritroviamo schiavi della pornografia, o restiamo svegli la notte a fantasticare senza sosta. Allora sì che il sesso diventa una catena. Ed è proprio lì che nasce la frustrazione.

La mente cerca appagamento nel sesso, ma non lo trova mai davvero. Perché quello che manca non è l’orgasmo: è la presenza.

La repressione non funziona

Attenzione però: non stiamo parlando di reprimere la sessualità. Quella strada è già stata battuta da secoli di moralismo religioso e pratiche ascetiche. Ma, come sappiamo, reprimere un’energia così potente non fa altro che renderla distruttiva. Esplode in modi nascosti, spesso dolorosi.

Meglio mille partner diversi che un desiderio represso che esplode in comportamenti distruttivi. Ma c’è una terza via. E questa è la consapevolezza.

La consapevolezza è la vera risposta

Quindi no, non si tratta di lottare contro il sesso. Non si tratta nemmeno di assecondarlo ciecamente. Si tratta di creare spazio interiore per accoglierlo. Come se il desiderio fosse una nuvola nera che attraversa un cielo azzurro. Il cielo sei tu. La nuvola passa. Poi ne arriva un’altra. E poi un’altra ancora. Ma tu resti lì: spazioso, consapevole, libero.

Ecco come vivere il sesso con consapevolezza

Ecco i punti chiave di questo approccio rivoluzionario:

  • 🌿 Il sesso non è nemico: è una forza naturale, e va rispettata.

  • 🧠 La chiave è la consapevolezza: osservare senza agire automaticamente.

  • 🧘 Il Tantra è presenza, non performance: anche un tocco consapevole è pratica spirituale.

  • 🚫 Non reprimere il desiderio: la repressione crea mostri.

  • 💡 Usa il desiderio per crescere: ogni impulso è un’occasione per diventare più svegli.

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei