Manuale pratico per vivere green senza diventare un eremita

vivere green

Chi non ha mai sognato di vivere in armonia con il pianeta, riducendo al minimo la propria impronta ecologica? Ma poi arriva la realtà. Tra la spesa settimanale, gli impegni in città e il bisogno (sacrosanto) di un po’ di comfort moderno, vivere a “impatto zero” sembra più un’utopia da monaco tibetano che una possibilità concreta.

Il rischio è di pensare che per vivere in modo sostenibile si debba mollare tutto. Spoiler: non è necessario!

Consapevolezza ambientale: Partiamo da qui!

La sostenibilità non inizia dall’acquisto della borraccia in acciaio o dalla raccolta differenziata. Inizia dalla consapevolezza. Vivere a impatto zero non è una meta da raggiungere in una settimana. Come dice l’attivista Anne-Marie Bonneau:

“Non abbiamo bisogno di un pugno di persone che vivono perfettamente a impatto zero. Abbiamo bisogno di milioni di persone che lo fanno in modo imperfetto.”

L’impatto ambientale di una persona si misura attraverso la cosiddetta impronta ecologica. È una stima della quantità di risorse naturali che ciascuno di noi consuma: energia, acqua, suolo e aria.

Ecco alcuni dati che fanno riflettere:

  • Per produrre una maglietta di cotone servono 2700 litri d’acqua

  • Un volo andata e ritorno Roma–New York emette circa 1,7 tonnellate di CO₂ per passeggero

  • Ogni kg di carne bovina consumato equivale a circa 15.000 litri d’acqua e 27 kg di CO₂

Capire questi numeri aiuta a fare scelte più consapevoli.

Energia: il cuore pulsante della sostenibilità

Come risparmiare (senza spegnere il frigorifero)

Una casa, anche piccola, è una centrale energetica in miniatura. Lampadine, elettrodomestici, computer e scaldabagni. L’energia elettrica è ovunque e, purtroppo, la sua produzione è ancora in gran parte basata su fonti fossili.

Ecco perché uno dei primi pilastri per vivere a impatto zero rimane quella di ridurre i consumi energetici. Ma no, non ti chiederemo di vivere al buio o lavare i panni nel fiume.

Ecco alcune azioni semplici ma potenti che puoi fare fin da subito:

  • Sostituire le lampadine con modelli LED a basso consumo (consumano fino al 90% in meno)

  • Spegnere i dispositivi in stand-by durante la notte

  • Installare termostati intelligenti per ottimizzare il riscaldamento

  • Lavare a bassa temperatura (30°-40°) e stendere al sole invece che usare l’asciugatrice

  • Se si ha un balcone o un giardino, investire in pannelli solari fotovoltaici

Scegliere fornitori di energia verde

In molti paesi europei, Italia compresa, è possibile scegliere il proprio fornitore di energia. Alcune compagnie garantiscono una fornitura 100% da fonti rinnovabili (eolico, idroelettrico, solare).

Se ogni famiglia italiana passasse a energia verde, risparmieremmo milioni di tonnellate di CO₂ all’anno. Sarebbe una vera rivoluzione silenziosa.

“Ma non posso permettermelo!”

Spesso si pensa che la sostenibilità costi troppo. In realtà, molte delle azioni più efficaci fanno anche risparmiare molti soldi:

  • Ridurre i gradi del riscaldamento da 22 a 20 può abbattere la bolletta del 10-15%

  • Isolare bene la casa (doppi vetri, tapparelle, guarnizioni alle finestre) riduce la dispersione termica

  • Comprare elettrodomestici di classe A+++ è un investimento che si ripaga nel tempo

Insomma, essere green non è solo un gesto etico. È anche una mossa da veri… economisti ambientali!

Muoversi senza inquinare: missione (im)possibile?

Ogni volta che accendiamo il motore di un’auto a combustione, emettiamo una piccola nuvola invisibile di CO₂. È come lasciare una traccia di fumo ovunque andiamo. Ma non è necessario diventare ciclisti estremi o vendere la macchina per contribuire a ridurre l’impatto dei nostri movimenti.

Ogni chilometro conta. Ogni spostamento può essere un atto ecologico.

Ecco le alternative più efficaci e realistiche:

  • Camminare: per distanze sotto i 2 km è l’opzione perfetta. Fa bene alla salute e all’ambiente

  • Bicicletta o monopattino elettrico: ideali in città, spesso più veloci del traffico

  • Trasporto pubblico: bus, tram e metropolitane consumano molto meno per passeggero

  • Car sharing: per chi ha bisogno dell’auto solo occasionalmente

  • Car pooling: condividere tragitti abituali (es. casa-lavoro) con colleghi o vicini

  • Auto elettrica o ibrida plug-in: per chi ha davvero bisogno di un mezzo proprio, ma vuole ridurre le emissioni

E per i viaggi lunghi?

È giusto amare il mondo e volerlo esplorare, ma occorre farlo con consapevolezza. L’aereo è uno dei mezzi più inquinanti, specie per tratte brevi. Quando possibile:

  • Preferire il treno: è il mezzo a lunga distanza più ecologico

  • Scegliere compagnie aeree che investono in compensazione della CO₂

  • Unire più viaggi in uno solo, per evitare spostamenti frequenti e frammentati

  • Viaggiare leggeri: ogni kg di bagaglio in più aumenta il consumo di carburante

Ricorda: non serve smettere di viaggiare, ma bisogna viaggiare con intelligenza. E se sei in dubbio, chiediti: “È un desiderio o un bisogno?”

Alimentazione sostenibile: il cibo che cambia il mondo

Siamo ciò che mangiamo… e anche ciò che scegliamo di non mangiare

Il nostro piatto è come una lente di ingrandimento: racconta il nostro impatto sul pianeta. L’industria alimentare è responsabile di circa il 25% delle emissioni globali di gas serra, senza contare deforestazione, consumo d’acqua e inquinamento.

Ma c’è una buona notizia: mangiare meglio per l’ambiente coincide con il mangiare meglio per noi stessi.

Le regole d’oro del cibo a basso impatto

  • Diminuisci (o elimina) la carne e i derivati animali

    • Gli allevamenti intensivi sono fra le principali cause di emissioni, consumo d’acqua e perdita di biodiversità

    • Passare a una dieta vegetariana può ridurre le emissioni personali del 30-50%, una vegana addirittura fino al 70%

    • Non serve diventare vegani da un giorno all’altro: anche ridurre a 1-2 volte la settimana fa la differenza

  • Mangia locale e di stagione

    • Un pomodoro coltivato a km zero ha un impatto infinitamente minore di uno importato per via aerea dal Sud America

    • I cibi di stagione sono più buoni, più nutrienti e spesso più economici

  • Evita gli sprechi

    • Ogni anno in Europa si buttano via oltre 88 milioni di tonnellate di cibo

    • Pianificare i pasti, conservare correttamente e usare gli avanzi sono pratiche semplici ma potenti

  • Cucina di più, compra meno cibi trasformati

    • I cibi confezionati e ultra-processati hanno un impatto ambientale (e sanitario) molto elevato

Per chi vuole fare un passo in più può:

  • Coltivare un piccolo orto (anche sul balcone!)

  • Supportare reti di agricoltura locale (es. gruppi di acquisto solidale)

  • Comprare prodotti sfusi o con imballaggi compostabili

Mangiare diventa così non solo nutrimento, ma un gesto d’amore per la terra

Rifiuti: il vero volto dell’usa e getta

Il paradosso del bidone

Pensaci un attimo: ogni oggetto che buttiamo via “sparisce” ai nostri occhi… ma non dal pianeta. Ogni confezione, ogni imballaggio, ogni prodotto rotto o scartato ha una vita che prosegue ben oltre il nostro gesto.

“Non esiste il ‘via’. Quando butti qualcosa, finisce da qualche parte.”

Ecco perché ridurre i rifiuti è molto più importante che riciclarli. Il riciclo è solo l’ultima spiaggia. Spesso non è efficiente, è energivoro e molti materiali non vengono realmente riciclati.

Le 5R della sostenibilità

Per orientarsi nel mare dei rifiuti, esiste un mantra semplice ed efficace: Refuse, Reduce, Reuse, Recycle, Rot. Tradotto:

Refuse – Rifiuta

  • Rifiuta imballaggi inutili

  • Rifiuta gadget, volantini e plastica monouso

  • Rifiuta promozioni inutili e oggetti che diventeranno “spazzatura” in 24 ore

Reduce – Riduci

  • Riduci gli acquisti: meno è meglio

  • Compra meno, ma di qualità

  • Riduci il numero di prodotti duplicati: serve davvero avere 6 paia di forbici?

Reuse – Riutilizza

  • Riutilizza contenitori, barattoli e vestiti

  • Compra (o vendi) oggetti di seconda mano

  • Ripara ciò che si rompe: dal tostapane al jeans strappato

Recycle – Ricicla

  • Impara a leggere bene i simboli di riciclo

  • Attenzione alle plastiche “farlocche” (es. poliaccoppiati)

Rot – Composta

  • I rifiuti organici costituiscono il 30-40% del nostro bidone

  • Compostando, riduci volume e crei fertilizzante naturale

  • Anche in città è possibile farlo con compostiere domestiche o di condominio

Rifiuti invisibili

Non dimentichiamo i rifiuti digitali:

  • Email inutili, file duplicati e cloud sovraccarichi consumano energia

  • Ogni ricerca su Google o ogni backup ha un costo ambientale

  • Svuotare regolarmente la “spazzatura digitale” è un gesto etico

E poi ci sono i rifiuti “morali”, ovvero tutto ciò che compriamo per compensare mancanze emotive, come acquisti impulsivi, oggetti di status o cose che non useremo mai.

Abitare a impatto zero: la casa sostenibile

Anche una casa “normale” può diventare un nido sostenibile, accogliente e leggero per il pianeta. Non servono migliaia di euro o grandi ristrutturazioni.

Partiamo dai materiali

  • Evita il PVC e la plastica in casa (tossica nella produzione e difficile da smaltire)

  • Scegli materiali naturali, come legno, lino, cotone biologico e sughero

  • Se ristrutturi, privilegia pitture ecologiche e mobili riciclati

Arredamento: meglio usato che bello

  • Scegli il design sostenibile

  • È valorizzare già ciò che esiste

  • Mercatini dell’usato, mobili vintage, fai-da-te: ogni oggetto ha una seconda vita

Pulizie ecologiche

  • La maggior parte dei prodotti per la pulizia contiene sostanze inquinanti per l’acqua e irritanti per l’uomo

  • Con pochi ingredienti si possono autoprodurre detergenti naturali efficaci e sicuri:

    • Bicarbonato di sodio

    • Aceto bianco

    • Limone

    • Sapone di Marsiglia

  • Le combinazioni sono infinite: dallo spray multiuso alla pastiglia per la lavastoviglie

Piante in casa? Ottima scelta ambientale

  • Le piante purificano l’aria, assorbono CO₂ e rilassano la mente

  • Alcune specie (es. sansevieria, edera, aloe vera) sono particolarmente efficaci nella depurazione indoor

  • Inoltre, ti ricordano ogni giorno che la natura è viva, non solo da proteggere, ma da accogliere

Acqua: la grande dimenticata

  • Ridurre il consumo d’acqua è un gesto di vitale importanza:

    • Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti

    • Installa riduttori di flusso nei rubinetti e nelle docce

    • Raccogli l’acqua piovana per annaffiare

    • Prediligi le docce brevi ai bagni

Ogni goccia risparmiata rappresenta un dono al pianeta… e alla bolletta.

Sostenibilità nella cultura, nel lavoro e nel tempo libero

Cultura e intrattenimento: anche leggere può essere ecologico

Pensare green significa anche consumare cultura in modo consapevole. Ecco alcune riflessioni:

  • Libri cartacei o ebook?

    • Se sei un lettore occasionale, meglio l’ebook

    • Se leggi molto, il cartaceo usato o preso in biblioteca ha un impatto minore

  • Cinema o streaming?

    • Lo streaming consuma molta energia, soprattutto se in alta definizione

    • Una serata al cinema (meglio se raggiunto a piedi o in bici!) è spesso più sostenibile

  • Musica e concerti:

    • Acquistare album, partecipare a piccoli concerti locali e sostenere artisti indipendenti è anche un atto ecologico e sociale

Anche il tempo libero può essere più green:

  • Scegli attività nella natura, non necessariamente costose

  • Partecipa a eventi di quartiere, mercatini e giornate ecologiche

  • Organizza scambi, o letture collettive

  • Riduci il tempo sui social e aumenta quello nel mondo reale

Perché vivere sostenibilmente è anche sentirsi parte di una comunità viva.

Sostenibilità al lavoro

Lavorare senza avvelenare il pianeta

Anche l’ambiente professionale può diventare un campo fertile per la sostenibilità ambientale:

  • Se lavori in ufficio:

    • Promuovi la digitalizzazione senza eccessi (es. evitare stampe inutili)

    • Proponi la raccolta differenziata se non esiste già

    • Incoraggia pause pranzo plastic-free

    • Porta la tua tazza, borraccia o contenitore riutilizzabile

    • Sfrutta il coworking per ridurre gli spazi inutilizzati

  • Se sei freelance o in smart working:

    • Ottimizza i dispositivi (spegni quando non servono)

    • Acquista tecnologia ricondizionata

    • Scegli un fornitore di energia rinnovabile anche per il tuo home office

  • Se hai un ruolo decisionale:

    • Porta avanti la cultura della sostenibilità in azienda

    • Valuta fornitori, packaging e logistica a basso impatto

    • Crea momenti formativi e coinvolgenti per il team

La finanza etica: il potere dei tuoi soldi

Dove dormono i tuoi risparmi?

Sapevi che la banca dove tieni i tuoi soldi può finanziare armamenti, deforestazione e combustibili fossili? La finanza è uno dei settori più opachi e inquinanti del mondo. Ma anche in questo caso ad oggi esistono modi per eliminare queste problematiche.

Le opzioni più etiche:

  • Banche etiche: come Banca Etica in Italia, che finanziano solo progetti a impatto positivo

  • Fondi sostenibili: molte società propongono piani di investimento ESG (Environment, Social, Governance)

  • Microcredito: prestare piccole somme a imprenditori nei paesi in via di sviluppo rappresenta un gesto rivoluzionario

Rendere etico il proprio denaro significa moltiplicare l’impatto positivo, anche senza toccarlo.

Educare alla sostenibilità

Non si eredita il pianeta. Lo si prende in prestito.

Come possiamo pensare a un futuro verde, se non formiamo menti capaci di desiderarlo?

L’educazione alla sostenibilità è una missione culturale. E comincia in casa:

  • Coinvolgi i bambini nella raccolta differenziata, nella cucina e nella cura delle piante

  • Spiega cosa significa scegliere un prodotto o dire “no” a un acquisto

  • Fai scoprire il valore del tempo, della noia e dell’autoproduzione

Nelle scuole, come genitori o insegnanti, possiamo:

  • Promuovere orti scolastici, o progetti di economia circolare

  • Invitare esperti, proporre letture, film e documentari

  • Organizzare giornate senz’auto ed eventi di pulizia urbana

Tecnologia e impatto zero: È una convivenza possibile?

La sostenibilità digitale

Siamo immersi nella tecnologia. Non possiamo e non dobbiamo farne a meno. Ma possiamo usarla in modo intelligente.

Ecco alcuni accorgimenti:

  • Riduci lo streaming continuo (es. su sfondo mentre fai altro)

  • Disinstalla le app inutili

  • Mantieni pochi dispositivi

  • Spegni il Wi-Fi quando non serve

  • Compra dispositivi ricondizionati o prolungane la vita quando possibile

Ogni byte risparmiato è energia che non si consuma. E ogni scelta consapevole rappresenta una forma di disconnessione dall’insostenibilità.

Conclusione

Vivere a impatto zero non è una gara a chi è più bravo. È un cammino quotidiano di responsabilità e amore, fatto di mille micro-decisioni.
Non devi essere perfetto. Devi solo cominciare. E poi continuare. E poi ispirare gli altri.

Non sottovalutare mai il potere delle tue scelte!

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei