L’aria pulita della Cina potrebbe essere la causa dell’accelerazione del riscaldamento globale
Negli ultimi quindici anni, la terra ha vissuto un’accelerazione del riscaldamento globale senza precedenti. Anno dopo anno, i termometri segnano nuovi record, e una domanda sorge spontanea: perché sta accadendo così in fretta?
Un nuovo studio lancia una risposta sorprendente: la riduzione dell’inquinamento atmosferico, in particolare in cina e nell’asia orientale, potrebbe essere uno dei principali responsabili di questa impennata delle temperature.
Sembra un controsenso, vero? Abbiamo sempre pensato che meno smog volesse dire un pianeta più sano e fresco. Eppure, la realtà è più complessa: eliminare lo smog ha migliorato la salute di milioni di persone, ma ha anche tolto uno “scudo” che per decenni aveva parzialmente nascosto gli effetti del riscaldamento globale.
Un cambiamento invisibile, ma potente
Per capire questo fenomeno, bisogna partire da un fatto poco noto: alcune particelle presenti nell’inquinamento atmosferico – in particolare quelle prodotte dalla combustione di carbone e petrolio – hanno la capacità di riflettere la luce solare. In pratica, fanno un po’ d’ombra al pianeta.
Questa “coperta” di particolato ha raffreddato la Terra fino a 0,5 °C nell’ultimo secolo, attenuando gli effetti dei gas serra.
Dal 2013, la Cina ha avviato un’imponente campagna per ridurre le emissioni di anidride solforosa, responsabili dello smog denso che soffocava le città. In soli dieci anni, le emissioni sono diminuite del 75%. Un successo straordinario per la salute pubblica in quanto in questo modo aveva reso l’aria più respirabile e ridotto le malattie far la popolazione. Ma proprio mentre la qualità dell’aria migliorava, le temperature globali iniziavano a crescere più in fretta.
I numeri parlano chiaro
Lo studio, condotto da un team internazionale di scienziati climatici, si è basato su 160 simulazioni con otto diversi modelli climatici. I ricercatori hanno simulato un calo dell’inquinamento simile a quello avvenuto realmente dal 2010, e il risultato è stato chiaro:
-
La riduzione dello smog ha contribuito a un riscaldamento globale aggiuntivo di 0,07 °C.
A prima vista, può sembrare poco. Ma se consideriamo che il riscaldamento complessivo dal 1850 è stato di circa 1,3 °C, e che questa accelerazione si somma agli effetti dei gas serra e di altri fattori (come l’aumento del metano e le modifiche alle emissioni del trasporto marittimo), il quadro diventa più preoccupante.
Sulla base delle tendenze storiche, gli scienziati si aspettavano un aumento di 0,23 °C dal 2010 a oggi. Invece, ne abbiamo osservati 0,33 °C. Quel decimo di grado in più, spiegano gli autori, è in gran parte legato alla “pulizia” dell’aria in Asia orientale.
Nuvole, mari e… meno ombra
Ma come fa l’inquinamento a influenzare il clima globale? Non è solo una questione di ombra diretta. Le particelle inquinanti possono modificare anche le proprietà delle nuvole, rendendole più riflettenti.
Quando questo effetto diminuisce, la luce del sole penetra di più, scaldando maggiormente l’oceano e la terraferma.
I modelli climatici mostrano che la riduzione dell’inquinamento in Asia orientale ha avuto ripercussioni fino al pacifico settentrionale: le nuvole in quelle zone oggi riflettono meno luce solare, e questo coincide con un riscaldamento più marcato registrato dai satelliti.
Un bene necessario…
Gli scienziati sono chiari: la bonifica dell’aria era ed è necessaria. L’inquinamento atmosferico causa ogni anno milioni di morti premature e gravi malattie. Non possiamo pensare di “usarlo” come scudo climatico.
Quello che stiamo vivendo non è un nuovo riscaldamento provocato da queste politiche, ma la fine di un raffreddamento artificiale che ci aveva temporaneamente protetti.
In altre parole, abbiamo tolto gli occhiali scuri al pianeta, e ora la luce – cioè il calore – arriva più intensa che mai.
Quanto durerà questa accelerazione?
C’è una buona notizia: le particelle inquinanti restano nell’atmosfera solo per pochi giorni o settimane. Questo significa che l’effetto della loro riduzione sul clima potrebbe essere relativamente breve.
Purtroppo, lo stesso non vale per i gas serra come la CO₂, che possono persistere per secoli. Le emissioni passate e future continueranno a influenzare il clima per generazioni.
Quindi, anche se il picco di accelerazione dovuto alla pulizia dell’aria potrebbe attenuarsi, il riscaldamento globale non si fermerà. Senza tagli drastici alle emissioni di gas serra, continueremo a salire lungo questa curva.
Un paradosso che deve farci riflettere
Questo studio ci costringe a confrontarci con una verità scomoda: il cambiamento climatico è un sistema complesso, in cui ogni azione ha conseguenze dirette e indirette.
Questo non significa che dobbiamo rimpiangere i cieli grigi di Pechino, anzi… ma significa che dobbiamo essere ancora più rapidi e determinati nel ridurre le emissioni di gas serra.
Post Comment
You must be logged in to post a comment.