La pineale è la chiave della coscienza. Ma è quasi sempre calcificata. Coincidenza o piano globale?

pineale

Nel cuore del nostro cervello, tra i due emisferi cerebrali, si trova una minuscola ghiandola dalla forma simile a una pigna: la ghiandola pineale. Cartesio la definì la “sede dell’anima”, mentre altre culture antiche la identificavano con il “terzo occhio”, un portale verso dimensioni superiori della coscienza.

Eppure oggi, in quasi tutte le persone, questa ghiandola è calcificata. Un semplice processo biologico? O c’è dell’altro?

Cos’è realmente la ghiandola pineale?

La ghiandola pineale è un piccolo organo endocrino lungo circa 5-8 mm, situato tra i due emisferi cerebrali, in una cavità chiamata epitalamo. La sua funzione principale, secondo la medicina ufficiale, è regolare i ritmi circadiani attraverso la secrezione della melatonina, l’ormone del sonno.

Ma qualcosa non torna. Perché un organo con una funzione tanto basilare ha fotorecettori simili a quelli presenti nell’occhio? Perché è più attiva nei bambini e perde la sua normale funzionalità man mano che cresciamo? E soprattutto: perché viene sistematicamente saturata di cristalli di calcio, fino a diventare praticamente inerte?

Il terzo occhio

Molte tradizioni spirituali attribuiscono alla pineale un ruolo ben più importante:

  • Induismo e buddismo: il “terzo occhio”, è collegato alla visione interiore, all’intuizione e alla coscienza superiore. La sua sede è proprio nel punto in cui si troverebbe la pineale.

  • Antico Egitto: l’occhio di Horus è una rappresentazione grafica della pineale.

  • Tradizione esoterica occidentale: la pineale è la porta per accedere a stati alterati, percezioni sottili, e poteri latenti.

  • Cartesio: il filosofo francese sosteneva che la ghiandola pineale fosse il punto di connessione tra l’anima e il corpo fisico.

Possibile che tutte queste culture, separate da secoli e migliaia di chilometri, abbiano avuto torto? O hanno visto – e temuto – qualcosa che noi oggi ignoriamo volutamente?

Calcificazione: un attacco sistemico alla coscienza?

Nel tempo, nella ghiandola pineale si formano depositi di fosfato di calcio, simili a piccoli cristalli. Questo processo viene definito calcificazione. È documentato da risonanze magnetiche e TAC, soprattutto a partire dai 17-20 anni.

Ma ecco il punto: non succede a tutti gli organi. Non in questo modo. Non con questa frequenza. Secondo alcuni studi, la pineale è l’organo più colpito da calcificazione di tutto il corpo umano. Perché?

I principali agenti chimici coinvolti

Diversi fattori favoriscono questa progressiva distruzione funzionale della ghiandola. Ecco i più noti:

  • Fluoro: presente in dentifrici, acque potabili, e pesticidi. È uno dei principali sospettati. La pineale assorbe fluoro più di qualsiasi altro organo e lo converte in cristalli.

  • Calcio e fosfati in eccesso: additivi alimentari, latticini industriali e acque minerali ne sono pieni.

  • Metalli pesanti: alluminio, mercurio e piombo favoriscono la disfunzione neurologica e l’infiammazione cerebrale.

  • Onde elettromagnetiche: alcuni ipotizzano che l’elettrosmog favorisca la disattivazione della pineale, compromettendo i segnali elettrici e biochimici.

  • Inquinamento luminoso: l’esposizione costante a luce artificiale sopprime la produzione di melatonina e stressa la pineale.

“È come se tutto intorno a noi fosse stato creato appositamente per spegnere quella scintilla che ci collega all’invisibile.”

Una coincidenza inquietante?

La calcificazione inizia sempre più presto. Oggi colpisce anche i bambini. Una condizione che un tempo si manifestava in tarda età, oggi è la norma entro i 30 anni.

Qualcuno sostiene che non sia solo una degenerazione naturale, ma un attacco mirato alla coscienza umana. Una forma di ingegneria occulta, non necessariamente frutto del caso, ma forse parte di una strategia ben più vasta per ridurre la nostra capacità di percepire, comprendere, e connetterci.

Perché un’umanità pienamente cosciente, che usa con consapevolezza il suo “terzo occhio”, non si lascerebbe manipolare. E sicuramente non accetterebbe la realtà imposta.

È possibile decalcificare la ghiandola pineale?

Decalcificare la ghiandola pineale, secondo molte correnti olistiche e mediche alternative, significa riattivare il potenziale percettivo e spirituale dell’essere umano. Alcuni parlano di maggiore lucidità mentale, sogni vividi, e intuizioni potenti. Altri di risvegli interiori improvvisi. Suggestione o realtà?

Le principali strategie di decalcificazione

Chi ci ha provato, parla di effetti tangibili. Ecco le azioni più citate nei protocolli alternativi:

1. Eliminare il fluoro

  • Usare dentifrici senza fluoro.

  • Evitare acqua fluorata (soprattutto negli USA e in certi paesi europei).

  • Filtri ad osmosi inversa per l’acqua del rubinetto.

2. Dieta anti-calcificazione

  • Eliminare zuccheri raffinati, latticini industriali e cibi ultra-processati.

  • Aumentare il consumo di curcuma, alga spirulina, zenzero, cacao crudo, e chelanti naturali.

  • Digiuno intermittente e detossinazione a base vegetale.

3. Esposizione al sole e oscurità notturna

  • La pineale ha bisogno di luce solare vera durante il giorno.

  • E buio totale la notte per attivare la produzione di melatonina.

4. Tecniche vibrazionali e frequenze

Alcuni sostengono che frequenze specifiche, come la 936 Hz o la 432 Hz, possano stimolare la pineale attraverso la risonanza. Non ci sono studi scientifici solidi su questo, ma l’aneddotica è abbondante.

Controllo mentale? Il legame inquietante tra pineale e manipolazione globale

Una teoria troppo scomoda per essere discussa?

Secondo numerosi teorici indipendenti, la calcificazione della ghiandola pineale non sarebbe un semplice fenomeno biologico, ma un mezzo deliberato di controllo utilizzato dalle élite per spegnere la consapevolezza profonda dell’essere umano.

Un popolo con una pineale attiva:

  • sente di più

  • intuisce di più

  • sogna di più

  • vede oltre

La ghiandola pineale non svolge solo una funzione ormonale. È un’antenna tra il corpo e la coscienza. Alcuni affermano che le frequenze elettromagnetiche artificiali e l’inquinamento alimentare servano proprio a “spegnere” questa antenna.

Ecco altre considerazioni importanti riguardanti questa ghiandola:

  • La pineale contiene al suo interno cristalli di apatite sensibili ai campi magnetici che funzionerebbero da ricevitore.

  • Esperimenti sui sogni lucidi, su proiezioni astrali e sulla DMT mostrerebbero connessioni sospette con l’attività pineale.

  • Il controllo mentale – come nel progetto MK Ultra della CIA – ruota spesso attorno a stimoli neurologici profondi. E la pineale ne fa parte.

“Un’umanità connessa alla propria coscienza interiore è ingovernabile. Ma una massa ipnotizzata… è perfetta per il consumo.”

La DMT: la molecola dello spirito e il suo legame con la pineale

Che cos’è la DMT?

La dimetiltriptamina (DMT) è una sostanza psichedelica naturale, presente in molte piante e anche nel cervello umano. È spesso chiamata “la molecola dello spirito” per i suoi effetti mistici e per la sua capacità di indurre visioni.

Pineale e DMT: un binomio rivelatore?

Rick Strassman, psichiatra e ricercatore, nel suo famoso studio “DMT: The Spirit Molecule”, ha ipotizzato che la pineale produca DMT in grandi quantità durante esperienze come:

  • La nascita

  • La morte

  • Le esperienze di pre-morte

  • Gli stati di meditazione profonda

E se la calcificazione inibisse proprio questa produzione? E se fosse un modo per impedire il contatto con il trascendente e l’invisibile?

Strassman è uno scienziato. E sebbene le sue ipotesi non siano ancora del tutto verificate, i risultati dei suoi esperimenti possiedono tutti una costante comune: i soggetti parlavano di viaggi astrali, esseri di luce, e accesso a mondi paralleli.

“È come se la pineale fosse una porta. E la DMT… la chiave.”

Religioni antiche, massoneria e simboli: chi conosce il segreto della pineale?

Un simbolo che ritorna ovunque

Chi conosce la simbologia occulta, sa che l’occhio che tutto vede — raffigurato sopra la piramide del dollaro — non è affatto un semplice disegno. Secondo molti studiosi, rappresenta la ghiandola pineale. Ma allora perché è il simbolo principale di alcune società segrete, come i massoni o gli illuminati?

Perché le grandi religioni non parlano mai apertamente della pineale, ma in molte raffigurazioni sacre compaiono simboli che la richiamano? Pensiamo:

  • Al terzo occhio di Shiva;

  • Alle aureole attorno alla testa dei santi cristiani;

  • Al disco solare tra le corna della dea Hathor in Egitto;

  • Alla forma a pigna ripetuta nella scultura vaticana più enigmatica: la Fontana della Pigna, situata in Vaticano, proprio accanto al Cortile della Biblioteca.

È una coincidenza che la “pigna” — simbolo esatto della pineale — sia così ossessivamente presente nelle architetture religiose, nei bastoni papali, e nei templi antichi?

“Non è che ci nascondono la verità sotto gli occhi, travestendola da simbolo?”

Risveglio della pineale: cosa succede quando si riattiva?

Esperienze comuni (e sconvolgenti)

Chi ha lavorato sulla propria pineale — attraverso alimentazione, meditazione, vibrazioni e digiuni — riporta esperienze che sembrano uscire da un film di fantascienza:

  • Sogni lucidi estremi, con visioni vivide e simboliche.

  • Capacità intuitive aumentate: riconoscere le intenzioni delle persone, percepire “l’aria che cambia”.

  • Esperienze extracorporee: uscita dal corpo, e percezione di luoghi lontani.

  • Sentimenti mistici di unità col tutto.

C’è chi sostiene che il risveglio pineale può essere pericoloso, se non gestito bene, in quanto genera disorientamento, insonnia, ipersensibilità, e crisi esistenziali. Come se la realtà venisse strappata via di colpo.

E se fosse proprio questo il motivo per cui il sistema preferisce tenerci “addormentati”? Perché il risveglio della pineale rompe la narrativa dominante, scardina le certezze, e toglie potere a chi governa.

Protocollo completo per “attivare” la ghiandola pineale

Fase 1 – Detossificazione

  • Elimina fluoruri: filtro osmosi inversa, no dentifricio fluorato.

  • Riduci i metalli pesanti: usa coriandolo, spirulina, e zeolite clinoptilolite.

  • Taglia zuccheri, alcool, e latticini industriali.

Fase 2 – Stimolazione

  • Esporsi al sole ogni mattina (almeno 10-20 minuti).

  • Dormire al buio completo: 0 luci, 0 schermi, e 0 LED.

  • Meditazioni giornaliere con visualizzazione del terzo occhio.

  • Suoni binaurali: 432 Hz, 528 Hz, 936 Hz.

  • Tecniche di respirazione (es. metodo Wim Hof).

Fase 3 – Attivazione profonda (opzionale)

  • Digiuni regolari (24-36 ore) per stimolare neurogenesi.

  • Tecniche avanzate: focalizzazione visiva, mantra antichi, e danze rituali.

⚠️ Attenzione: questo protocollo non è medico.

Conclusione

La ghiandola pineale è molto più di un organo biologico. È il punto dove materia e spirito si incontrano.

In un mondo che ci vuole ciechi, chi apre il terzo occhio diventa pericoloso. E se avessimo avuto sempre in testa la chiave per liberarci… ma nessuno ce lo avesse mai detto?

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei