Il concetto di armonia interiore: ecco il segreto per superare “gli alti” e “i bassi” della vita

equilibrio emotivo

Quando nella vita appare qualcosa che desideriamo ardentemente, siamo portati ad afferrarlo con forza, come se la sua presenza potesse svanire da un momento all’altro. Al contrario, quando si presenta qualcosa che ci infastidisce, la reazione spontanea è quella di respingerlo.

Secondo questa visione, però, entrambe le reazioni generano un effetto paradossale. Ciò che vogliamo troppo intensamente, prima o poi si allontana, e ciò che respingiamo con tutta la nostra forza tende, col tempo, ad avvicinarsi comunque. È un modo per ricordare che la vita non si lascia controllare del tutto e che l’eccesso – di attrazione o di rifiuto – spesso produce l’opposto di ciò che vorremmo.

In questo contesto l’eccesso – sia quello positivo, che quello negativo – è sempre sbagliato.

L’equilibrio nascosto nella natura

Fin dalla nascita viviamo immersi in un ritmo costante, caratterizzato da una continua alternanza tra inspirazione ed espirazione, in un rapporto perfetto, così come accade per il susseguirsi dei giorni e delle notti, che nel loro insieme, si bilanciano alla perfezione. Questo equilibrio, visto come una “forma d’onda”, è presente in molti insegnamenti orientali.

Niente, in questa prospettiva, rimane com’è. Il successo esiste perché esiste il fallimento; la salute è definita dalla malattia, e la ricchezza dalla povertà. Ogni condizione è possibile solo perché c’è il suo opposto. Per questo motivo, un individuo può trovarsi in una fase di prosperità o forza e, poco dopo, sperimentare un declino che sembra sfuggirgli di mano.

Molti vivono questo andamento come una lotta continua: quando tutto va bene, cresce la paura di perdere ciò che si ha, mentre quando qualcosa inizia a traballare, si investono più energie per “risalire” velocemente, ma non sempre è sufficiente.

Esiste un altro modo di vivere?

Osservando queste oscillazioni, sorge spontanea una domanda: è possibile vivere senza essere costantemente trascinati dai continui alti e bassi della vita?

Per molte tradizioni spirituali, la risposta sta nel concetto di armonia: uno stato di equilibrio, stabilità e unità interiore che permette di affrontare ogni situazione senza cadere negli eccessi emotivi.

Come si costruisce questo concetto di armonia? 

Rimanere stabili non significa reprimere le emozioni, ma evitare che oscillino troppo velocemente o troppo intensamente. Attraverso l’abitudine, è possibile infatti, abituare il corpo a non lasciarsi sopraffare dalla marea emotiva in corso.

Ad esempio:

  • Quando qualcuno ci fa un regalo, la reazione naturale è quella di lasciarsi prendere dall’euforia. La pratica dell’armonia suggerisce invece di accogliere il dono con gratitudine, mantenendo comunque una calma emotiva che non dipenda dal gesto.

  • Al contrario, quando arriva una notizia negativa – un progetto che fallisce o un’imprevisto che ci ostacola – la tendenza è quella di arrabbiarsi o lasciarsi abbattere. In uno stato di equilibrio, invece, si riconosce la situazione senza lasciarsi travolgere.

Questo non significa rinunciare alla gioia o alla tristezza, ma imparare a non esserne dominati. Una volta sviluppata la capacità di rimanere in uno stato di equilibrio, si può scegliere quando e come vivere un’emozione, senza esserne schiavi.

Il vantaggio dell’equilibrio: una base solida per la vita

Una persona stabile non viene sollevata troppo dai complimenti e non viene abbattuta dagli insulti, ma rimane ben ancorata a sé stessa.

Questa solidità interiore diventa essenziale quando si parla di crescita personale. Chiunque abbia raggiunto un certo livello di abilità non lo ha fatto sognando, ma tramite la disciplina e la costanza. Il miglioramento nasce dalla volontà di diventare una versione migliore di sé stessi.

Le capacità, però, sono temporanee, dato che il corpo invecchia e le forze purtroppo, cambiano. Una persona che basa la propria identità esclusivamente sulle prestazioni fisiche rischia, col passare del tempo, di sentirsi perduta e maggiormente a rischio di depressione. E lo stesso vale per chi si identifica con la ricchezza, la fama o qualsiasi altro risultato esteriore.

Tu non sei ciò che raggiungi

Un concetto che devi capire appieno è il fatto che puoi ottenere ricchezza, abilità, e successo, tuttavia non sei nessuna di queste cose. Sono solo condizioni, a volte temporanee, che arrivano dopo lunghi periodi di costanza e disciplina.

Identificarsi con esse, significa prepararsi a soffrire quando inevitabilmente svaniranno.

Invece, riconoscere che “io sono colui che può raggiungere” permette di sviluppare una ricchezza interiore che non dipende dagli eventi esterni. Se ciò che hai ottenuto svanisce, tu rimani.

Il vero punto di forza di una persona non sta nelle circostanze esterne, bensì nella consapevolezza della propria capacità di agire, crescere e affrontare ciò che ci accade.

È un semplice cambiamento di prospettiva, ma può trasformare radicalmente il modo in cui vivi la tua vita.

Libertà e responsabilità personale

Nel mondo contemporaneo ognuno ha la libertà di costruire il proprio stile di vita. Possiamo esprimerci attraverso il lavoro, lo sport, l’arte, i viaggi o qualunque attività che ci permetta di manifestare ciò che siamo.

In un pianeta con oltre otto miliardi di persone, non è necessario che tutti abbiano la stessa mentalità. Tuttavia, più caos esiste, più servono individui capaci di sostenere ordine, equità e stabilità, poiché dato che esistono persone che costruiscono la loro vita sull’ingiustizia, è importante anche che ne esistano altrettante che scelgano di essere giuste.

La vera domanda che dobbiamo porci arrivati a questo punto é: che contributo vogliamo dare alla mentalità collettiva del mondo?

Parti da te stesso

Ecco come puoi iniziare:

  • Coltiva le tue capacità

  • Diventa responsabile e gentile verso te stesso

  • Prova gratitudine per la vita e per chi ci ha messo al mondo

  • Impara a riconoscere e a trasmettere agli altri le sensazioni positive che si provano

La vita, in questa prospettiva, è una trasmissione continua di sentimenti, e questi sono indipendenti dall’aspetto esteriore delle cose.

Una persona può vivere un’emozione profonda andando in bicicletta, praticando arti marziali, camminando sulla spiaggia o anche, girando semplicemente un video. L’attività è solo la superficie: ciò che conta è la sensazione interiore che la accompagna.

Ed è proprio questa sensazione condivisa, al di là delle forme esteriori, ciò che potrebbe unire realmente otto miliardi di persone.

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona.Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei