Essere autentici allunga la vita: ecco cosa dimostrano gli studi più recenti
📘 “Vivere una vita autentica: una meta-analisi su autenticità, benessere e coinvolgimento”
Questa meta-analisi, condotta dalla ricercatrice Anna Sutton e pubblicata nel 2020 sulla rivista Personality and Individual Differences, è uno degli studi più completi mai realizzati sul tema dell’autenticità.
L’autrice ha analizzato 75 studi scientifici, che hanno coinvolto in totale 36.533 partecipanti provenienti da contesti culturali e sociali diversi. Lo scopo era quello di comprendere quanto e in che modo l’autenticità sia collegata al benessere psicologico e all’engagement (cioè l’impegno attivo e significativo nelle attività della vita).
Cosa si intende per “autenticità”?
Nel contesto dello studio, l’autenticità è intesa come la capacità di essere coerenti con il proprio sé interiore, vivere secondo i propri valori, e non agire solo per compiacere gli altri e riconoscere i propri stati emotivi veri, senza distorcerli o nasconderli.
Ecco i risultati principali dello studio
-
Autenticità e benessere psicologico sono fortemente correlati: la meta-analisi ha trovato una correlazione positiva significativa. Questo significa che più una persona si sente autentica, più alta sarà la sua percezione di benessere nella vita quotidiana.
-
Anche l’engagement, ovvero il coinvolgimento attivo e appassionato nelle proprie attività (lavorative, personali, relazionali), è risultato significativamente più alto nelle persone autentiche.
-
I risultati sono stati coerenti tra età, genere e contesti culturali diversi, rendendo l’effetto dell’autenticità ancora più rilevante su scala globale.
Cosa ci dice questa ricerca?
Lo studio conferma che l’autenticità non è solo una qualità desiderabile dal punto di vista etico o sociale, ma è uno dei più forti predittori di benessere mentale e vitalità personale. Le persone che vivono in modo autentico sono:
-
più soddisfatte della propria vita,
-
meno soggette a sintomi di ansia e depressione,
-
più motivate e coinvolte nelle attività che svolgono.
In altre parole: essere sé stessi non solo “fa bene all’anima”, ma migliora la salute mentale nel senso clinico e scientifico del termine.
L’autrice conclude che promuovere l’autenticità dovrebbe essere un obiettivo centrale nella psicologia clinica, educativa e organizzativa, perché rappresenta un potente alleato nella costruzione del benessere personale e collettivo.
Post Comment
You must be logged in to post a comment.