Dove va la coscienza quando dormiamo? I sogni come portali segreti

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Per secoli ci siamo chiesti cosa accada davvero quando dormiamo. I primi scienziati credevano che il cervello “si spegnesse”, ma oggi sappiamo che, anche quando il corpo riposa, la mente può trovarsi in piena attività.

Il sonno potrebbe essere molto più di un semplice recupero biologico: potrebbe essere un vero portale verso altre realtà. Hai mai fatto un sogno così vivido da sembrare reale? Hai mai avuto la sensazione di “essere uscito dal corpo”? Non sei solo: migliaia di persone nel mondo vivono esperienze che vanno oltre ciò che la scienza riesce a spiegare.

Stati alterati di coscienza

Gli stati alterati di coscienza non si verificano solo durante il sonno. Si possono raggiungere anche:

  • con la meditazione profonda

  • durante esperienze sciamaniche

  • attraverso l’ipnosi

  • o addirittura in momenti drammatici come le esperienze di pre-morte (NDE)

In questi momenti, la percezione cambia, e la coscienza si espande. Studi scientifici hanno mostrato che i meditatori esperti, ad esempio, attivano aree del cervello legate alla lucidità, proprio come accade nei sogni lucidi.

La ghiandola pineale: il portale nascosto nel cervello

Al centro del nostro cervello, in una posizione quasi misteriosa, si trova la ghiandola pineale, una piccola struttura a forma di pigna (da cui il nome), grande circa un centimetro. Da un punto di vista strettamente biologico, ha un ruolo fondamentale: quello di regolare il ritmo circadiano, cioè il ciclo sonno-veglia, grazie alla produzione di melatonina, l’ormone del sonno. Ma la sua funzione potrebbe andare ben oltre ciò che conosciamo a livello medico.

In numerose tradizioni spirituali e filosofie esoteriche, la pineale è considerata una sorta di “terzo occhio”, un portale di apertura verso una coscienza superiore e le dimensioni invisibili. Non a caso, molte culture antiche la rappresentavano simbolicamente:

  • L’Occhio di Horus nell’antico Egitto, simbolo di protezione e visione interiore

  • Il sesto chakra nella tradizione indù, conosciuto come “terzo occhio”, è associato all’intuizione, alla chiaroveggenza e alla percezione sottile della realtà. E la sua posizione? Esattamente al centro della fronte, dove si proietterebbe la pineale.

In altre parole, popoli di culture e continenti diversi, senza essersi mai incontrati, sembravano puntare tutti verso lo stesso punto: una ghiandola nascosta nel cervello, capace di vedere ciò che gli occhi non vedono.

La ghiandola pineale è protagonista anche di alcune sorprendenti scoperte scientifiche moderne. È stato osservato, infatti, che questa minuscola ghiandola:

  • Possiede una struttura simile a quella degli occhi (contiene cellule fotorecettive, come se potesse percepire la luce “interiore”)

  • È sensibile ai campi elettromagnetici

  • Contiene microcristalli di apatite, capaci di reagire agli stimoli ambientali. Alcuni scienziati sospettano che questi cristalli possano persino comportarsi come antenne biologiche per ricevere informazioni…

E poi c’è la questione più affascinante di tutte: la produzione di DMT.

Il DMT: la “molecola dello spirito”

Il DMT è una sostanza psichedelica potentissima, naturalmente presente in alcune piante e anche, in piccole quantità, nell’organismo umano. Viene spesso chiamata “la molecola dello spirito” perché induce visioni mistiche, senso di unione con l’universo, incontri con entità e realtà alternative.

Ecco dove diventa davvero interessante: alcuni studi suggeriscono che la ghiandola pineale sia in grado di produrre DMT naturalmente, soprattutto durante stati particolari come:

  • la fase REM del sonno (dove si concentrano i sogni più vividi)

  • momenti di meditazione profonda

  • esperienze di pre-morte o stati di trance

Chi ha provato il DMT in contesti sciamanici – ad esempio tramite l’Ayahuasca, un infuso amazzonico sacro – racconta esperienze stranamente simili a quelle vissute nei sogni lucidi o nelle proiezioni astrali. Visioni iperrealistiche, contatti con guide spirituali, accesso a “luoghi” che sembrano più veri della realtà ordinaria.

Questo apre a un’ipotesi affascinante: e se la ghiandola pineale fosse il ponte biologico tra il mondo fisico e quello spirituale? Se fosse davvero una porta, un ricevitore capace di sintonizzarsi su altri piani di coscienza?

Tra spiritualità, scienza e futuro

Molti studiosi, come il Dr. Rick Strassman – autore del libro DMT: The Spirit Molecule – hanno esplorato questa possibilità, documentando esperienze di volontari che, sotto DMT, raccontavano viaggi extracorporei, comunicazioni con esseri non umani e accesso a dimensioni parallele.

Certo, la scienza è ancora cauta nel confermare tutto questo. Ma una cosa è certa: la ghiandola pineale è uno degli organi più enigmatici del corpo umano, un piccolo “occhio” nascosto che ancora non abbiamo imparato a vedere davvero.

Come possiamo attivare la ghiandola pineale?

  • Evitare il fluoro (acqua e dentifricio)

  • Esporsi alla luce solare, soprattutto al mattino

  • Meditare regolarmente

  • Dormire al buio totale

  • Praticare la visualizzazione luminosa sul terzo occhio

Il potere dei sogni lucidi e delle proiezioni astrali

Durante la fase REM, il cervello è così attivo che alcuni credono si apra un canale con realtà non fisiche. I sogni lucidi – in cui si è consapevoli di sognare – e le proiezioni astrali sono strumenti per esplorare questi mondi.

Alcune pratiche e tecniche per favorire questo tipo di esperienza includono:

  • Visualizzazione protettiva (luce dorata che avvolge il corpo)

  • Uso di cristalli come ametista, tormalina o quarzo

  • Pulizia energetica della stanza con salvia o mirra

  • Frasi intenzionali prima di dormire: “Solo esperienze positive mi raggiungeranno”

In futuro si potranno registrare i sogni?

Sembra fantascienza, ma alla Kyoto University sono riusciti a creare immagini rudimentali dei sogni dei partecipanti, basandosi sui loro segnali cerebrali. E a Berkeley, si stanno sviluppando tecnologie per ricostruire video basati sull’attività cerebrale. Siamo forse vicini a “guardare” i nostri sogni su uno schermo più grande?

Sogni spirituali: contatto reale o immaginazione?

Alcuni sogni sembrano così intensi e carichi di significato da sembrare esperienze reali.

Ecco alcuni segnali di un sogno spirituale:

  • Sensazione di estrema lucidità

  • Emozioni intense al risveglio (pace, amore, euforia)

  • Messaggi profondi o insegnamenti che trovano riscontro nella vita reale

  • Incontri con defunti molto nitidi

  • Sogni ricorrenti con le stesse entità o ambientazioni

Creatività e sogni: quando la notte risolve i problemi

Molti dei più grandi inventori, artisti e pensatori hanno ricevuto ispirazioni nei sogni. Alcuni esempi famosi:

  • Mendeleev: sognò la tavola periodica

  • Elias Howe: inventò l’ago della macchina da cucire grazie a un sogno

  • Nikola Tesla: visualizzava macchine complesse in stati onirici

  • Mary Shelley: sognò la scena centrale di Frankenstein

Durante il sonno REM, il cervello connette concetti in modo non lineare, lasciando spazio a idee inaspettate. I sogni possono fungere da laboratorio mentale per risolvere problemi creativi.

Tecniche per stimolare i sogni creativi:

  • Incubazione del sogno: porsi una domanda prima di dormire

  • Diario dei sogni: annotare tutto al risveglio

  • Stato ipnagogico: momento tra veglia e sonno, fertile per intuizioni

  • Battiti binaurali: frequenze Theta (4-8 Hz) per favorire sogni lucidi

La tecnica WBTB: svegliarsi per sognare meglio

Una delle tecniche più potenti per indurre sogni lucidi è il “Wake Back To Bed” (WBTB). Come funziona?

  • Imposta una sveglia dopo 4-6 ore di sonno

  • Rimani sveglio per 20-40 minuti leggendo o pensando ai sogni

  • Torna a dormire con intenzione: ripeti frasi come “Mi accorgerò che sto sognando”

  • Osserva le immagini ipnagogiche mentre ti riaddormenti

Questa tecnica aumenta la probabilità di entrare direttamente in un sogno lucido, sfruttando la naturale attività cerebrale della fase REM.

E se sognare fosse il nostro modo di viaggiare tra mondi diversi?

Forse, quando dormiamo, la nostra coscienza non si spegne, ma si libera. I sogni potrebbero essere più reali di quanto pensiamo, e la scienza sta finalmente cominciando a darci gli strumenti per capirlo.

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei