Dormire troppo fa male? Ecco la verità dietro gli studi più recenti
Negli ultimi anni ci hanno ripetuto in tutti i modi quanto sia importante dormire a sufficienza. Lo sappiamo bene: dormire poco fa male al cervello, al cuore, all’umore, e persino alla pelle e alla vita sessuale. Ma cosa succede quando si esagera con il sonno? Dormire troppo può davvero essere dannoso, addirittura più del dormire poco? Alcuni studi recenti suggeriscono di sì, e questo ha creato un po’ di confusione. Cerchiamo di fare chiarezza.
Il sonno: un pilastro della salute
Il sonno è, insieme a una buona alimentazione e all’attività fisica, una delle fondamenta del nostro benessere. Mentre dormiamo, il nostro corpo lavora silenziosamente per riparare tessuti, consolidare la memoria, regolare le emozioni e preparare il cervello a nuove sfide.
La Sleep Health Foundation, un’organizzazione australiana no-profit, raccomanda agli adulti di dormire tra le sette e le nove ore a notte.
Alcune persone, per genetica o abitudine, riescono a cavarsela con meno di sette ore senza conseguenze apparenti. Ma per la maggior parte di noi, il sonno insufficiente ha effetti negativi immediati e a lungo termine.
A breve termine, una notte di sonno ridotto può portare a:
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Minore energia durante il giorno
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Peggioramento dell’umore
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Maggiore stress
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Difficoltà di concentrazione
A lungo termine, invece, dormire poco è associato a:
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Malattie cardiovascolari (infarto, ictus)
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Disturbi metabolici (diabete di tipo 2)
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Problemi di salute mentale (ansia, depressione)
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Maggior rischio di cancro
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Aumento della mortalità
Dormire troppo: cosa dicono gli studi
Non solo dormire poco può essere un problema: alcune ricerche mostrano che dormire più di nove ore a notte potrebbe essere collegato a rischi simili, se non maggiori.
Uno studio che ha analizzato 79 ricerche precedenti ha trovato che:
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Chi dormiva meno di sette ore aveva un rischio di morte del 14% più alto.
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Chi dormiva più di nove ore aveva un rischio di morte del 34% più alto rispetto a chi dormiva 7-8 ore.
Un’analisi del 2018, basata su 74 studi, ha confermato il legame tra sonno e salute, rilevando che dormire troppo a lungo era associato a un aumento del rischio di mortalità e a problemi come depressione, dolore cronico, aumento di peso e disturbi metabolici.
Ma il sonno “in eccesso” è davvero la causa?
Qui arriva il punto cruciale: questi studi mostrano una correlazione, non una causalità. Cosa voglio dire?
Non possiamo dire che dormire troppo sia la causa diretta di malattie o di morte prematura. Potrebbe essere il contrario: chi ha problemi di salute dorme di più proprio a causa della malattia.
Ecco alcuni esempi:
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Una persona con malattia cronica può sentire il bisogno di riposare di più per recuperare le energie.
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Alcuni farmaci causano sonnolenza prolungata.
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Dolore cronico o disturbi del sonno spingono a passare più tempo a letto, anche senza dormire realmente di più.
In altre parole, dormire troppo può essere un sintomo di cattiva salute, non necessariamente la sua causa.
NOTA BENE: Così come dormire troppo può essere un segnale di un problema, anche dormire poco in modo costante può non essere sempre la causa diretta di cattiva salute, ma piuttosto una conseguenza.
Per esempio:
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Ansia e stress cronico possono portare a risvegli frequenti o difficoltà ad addormentarsi. Qui non è la mancanza di sonno a creare il problema, ma è il disturbo a ridurre il sonno.
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Dolore fisico o malattie come l’apnea notturna possono ridurre le ore di sonno: non dormire a sufficienza è l’effetto, non la radice.
In sintesi, sia il “troppo” che il “troppo poco” possono essere specchi che riflettono lo stato della nostra salute.
Quanto dovremmo dormire?
Il fabbisogno di sonno varia da persona a persona, ma in generale:
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Adolescenti: 8-10 ore a notte, con una tendenza ad addormentarsi e svegliarsi più tardi.
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Adulti: 7-9 ore, con una qualità del sonno regolare.
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Anziani: in teoria lo stesso fabbisogno degli adulti, ma possono passare più tempo a letto per motivi di salute o abitudini.
Oltre alla quantità, conta moltissimo la qualità: dormire profondamente e mantenere orari regolari per addormentarsi e svegliarsi è di vitale importanza.
Come migliorare il sonno
Se la maggior parte degli adulti non dorme abbastanza, ha più senso puntare a un sonno sufficiente e di buona qualità, piuttosto che preoccuparsi di dormire troppo. Ecco alcuni consigli utili:
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Esporsi alla luce solare durante il giorno
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Fare attività fisica regolare
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Mantenere orari fissi per andare a letto e svegliarsi
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Evitare schermi luminosi durante l’ora prima di dormire
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Creare un ambiente silenzioso, buio e confortevole in camera
Se noti che dormi sempre molto più della media, il tuo corpo potrebbe mandarti un segnale: forse c’è un problema di salute da indagare. In questi casi, è bene parlarne con un medico.
Conclusione
Il sonno rappresenta un termometro invisibile del nostro benessere: quando cambia in modo improvviso o costante, ci sta dicendo qualcosa. Non sempre il “di più” è un vantaggio. Come in tante cose della vita, anche nel riposo occorre equilibrio. Troppo poco ci sfinisce, troppo ci rallenta. Il giusto, invece, ci rende lucidi, forti e pronti ad affrontare la giornata.
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