Come usare lo “stato di flusso” per realizzare l’impossibile

stato di flusso

La magia nascosta dentro di noi

Ti sei mai chiesto come sia possibile che alcune persone riescano a compiere imprese che sembrano letteralmente fuori dalla portata umana? Quelle sfide che sembrano scritte nei libri di fantascienza e poi… boom, qualcuno le realizza davvero. C’è un motivo. E no, non è magia. È scienza. È neurologia. È biologia. È qualcosa che, sorpresa, è dentro ciascuno di noi.

Steven Kotler, scrittore e ricercatore, lo spiega nel suo libro “L’Arte dell’Impossibile” e ci porta in un viaggio affascinante attraverso le massime prestazioni umane e lo stato mentale che le alimenta: il flusso.

L’essere umano è un’opera d’ingegneria straordinaria. Non solo siamo progettati per sopravvivere, ma anche per eccellere. La nostra biologia non lavora contro di noi, anzi, è il nostro miglior alleato.

Dobbiamo imparare a usare il nostro cervello, non subirlo.

L’Effetto Bannister: quando un sogno diventa contagioso

Hai mai sentito parlare di Roger Bannister? Nel 1954 fu il primo uomo a correre un 1500 metri in meno di quattro minuti. Fino a quel momento, tutti pensavano fosse impossibile. Addirittura si credeva che chi ci avesse provato sarebbe morto sul colpo. Sì, hai capito bene.

Eppure Bannister ce la fece. Tre minuti e 59 secondi. E sai qual è la parte più incredibile? Un mese dopo, qualcun altro batté il suo record. Poi un altro ancora. E nel giro di pochi anni, persino degli adolescenti ci riuscirono.

Cos’era cambiato? Non il corpo umano. Non l’aria. Non la pista. Era cambiata solo una cosa: la mente. Quella barriera non era fisica, era psicologica.

Il cervello e il potere dell’immaginazione

Il nostro cervello ragiona per immagini. Quando iniziamo a immaginare “E se lo facessi anch’io?”, si accende qualcosa. L’immaginazione accende il cervello. Cominciamo a fare domande:

  • Come lo farei?

  • Come potrei allenarmi per riuscirci?

  • Come si fa?

Questo processo attiva delle reti neuronali specifiche, creando un pattern interno. E quando eseguiamo quel pattern nella realtà, il cervello rilascia dopamina, quella sostanza magica che ci dà motivazione, piacere e attenzione focalizzata. È un meccanismo perfetto per portarci… nel flusso.

Cos’è davvero il flusso?

Il flusso è quello stato mentale in cui ci sentiamo al meglio e rendiamo al massimo. Lo descriveva già Goethe con la parola tedesca rausch (un’esplosione di gioia), ma il concetto è stato studiato a fondo da Mihaly Csikszentmihalyi, lo psicologo ungherese che ha dedicato la vita a capire quando e come le persone performano al meglio.

I segnali del flusso:

  • Totale concentrazione sul compito

  • Fusione tra azione e consapevolezza

  • Perdita del senso del sé

  • Alterazione della percezione del tempo

  • Sensazione di controllo totale

Hai mai lavorato su qualcosa così intensamente che ti sembrava passata mezz’ora e invece erano passate delle ore? Quello era il flusso. Non è solo una sensazione, è un turbo naturale per corpo e mente.

Le incredibili capacità del flusso

Ecco perché il flusso è così straordinario: amplifica tutto.

💥 Produttività: si può arrivare a +500%
📈 Apprendimento: fino a 5 volte più veloce
🎨 Creatività: tra il 400% e il 700% in più
💪 Resistenza fisica: forza e durata aumentano notevolmente

“Ma com’è possibile che uno stato mentale cambi tutto questo?”

La risposta è semplice e affascinante: l’evoluzione. Il flusso è una risposta adattativa a situazioni di scarsità. Quando le risorse scarseggiano, l’essere umano può scegliere se combattere, fuggire… oppure cambiare prospettiva. E per cambiare prospettiva serve un boost: il flusso.

Il flusso è dentro ognuno di noi

Forse pensi che il flusso sia roba da atleti olimpici o geni della Silicon Valley. Ma no. È un concetto universale. È parte di ogni essere umano. Addirittura di ogni mammifero sociale. È un dono della natura. È nel nostro codice biologico.

La verità è che siamo tutti programmati per l’impossibile. Dobbiamo solo imparare ad accedere a questo stato. Dobbiamo allenarci a riconoscerlo, a coltivarlo, a farlo nostro.

L’impossibile non esiste, è solo un’idea

Dopo 30 anni di studi, Steven Kotler ci lancia un messaggio potentissimo: il flusso è reale, funziona, ed è per tutti. Non è un superpotere. È una funzione cerebrale che possiamo attivare e usare per superare i nostri limiti.

Forse l’unica cosa davvero impossibile… è smettere di credere in noi stessi.

📌 Ricapitolando: cosa serve per trasformare l’impossibile in possibile?

  • Credere che sia possibile (Effetto Bannister)

  • Immaginarlo nei minimi dettagli

  • Creare un pattern mentale

  • Attivare il flusso

  • Lasciarsi trascinare dalla concentrazione, dalla gioia e dalla creatività

  • Ripeterlo, ancora e ancora

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei