Aggiungere il peperoncino ai pasti aiuta a ridurre l’assunzione di cibo del 18% secondo uno studio

piccante pasto

Capita a molti: ci sediamo a tavola, iniziamo a mangiare e… senza nemmeno accorgercene, abbiamo già fatto il bis. Il problema non è solo cosa mangiamo, ma quanto ne mangiamo. Una nuova ricerca ha rilevato che il consumo di spezie piccanti può aiutarci a combattere la fame eccessiva.

Uno studio condotto alla Pennsylvania State University ha mostrato che aggiungere un tocco di peperoncino ai pasti può ridurre l’assunzione di cibo tra l’11% e il 18%.

Questo significa che usare semplicemente la paprika piccante o il pepe di Cayenna, può aiutare le persone a ridurre il consumo di cibo, senza rinunciare al gusto e – soprattutto – senza doversi sforzare.

Sorprendente, vero? Eppure, i risultati parlano chiaro!

Il potere nascosto della capsaicina

Il segreto è tutto nella capsaicina, la sostanza naturalmente contenuta nei peperoncini che causa la tipica sensazione di calore in bocca. Quando questo composto entra in contatto con i recettori del dolore presenti nella lingua, il nostro corpo reagisce in diversi modi sottili ma molto significativi.

Che cosa accade esattamente?

  • Il ritmo del pasto rallenta

  • Facciamo bocconi più piccoli

  • Ci fermiamo più spesso tra un boccone e l’altro

  • Di conseguenza, la sensazione di sazietà ha il tempo necessario per emergere

Sembra quasi banale, ma mangiare lentamente è uno dei metodi più consigliati dai nutrizionisti per ridurre le calorie del pasto. Il problema è che “mangiare più lentamente” non è facile. Quante volte ci siamo detti: Ora mastico piano… e dopo due minuti eravamo di nuovo velocissimi?

Ecco a cosa serve il piccante: fa rallentare il consumo del pasto in automatico, senza sforzo e senza doversi concentrare. Consumando il peperoncino, tutto questo avviene in modo naturale.

Lo studio

Il team di ricerca guidato da Paige Cunningham, ricercatrice post-dottorato in Scienze Nutrizionali alla Penn State, ha condotto tre esperimenti su 130 adulti.

Ai partecipanti venivano serviti piatti gustosi e familiari, come chili di manzo e pollo tikka masala, in porzioni abbondanti da 650 grammi. Ognuno poteva mangiare quanto voleva, proprio fossero a casa.

L’unica differenza? In alcune versioni del piatto era utilizzata paprika dolce, mentre in altre paprika piccante.

Ecco cosa è accaduto:

Esperimento 1 – Chili di manzo

  • Con la versione piccante si sono consumati 46 grammi in meno

  • Ovvero circa 53 calorie in meno

  • Riduzione del consumo totale: 11%

Esperimento 2 – Pollo tikka masala (con più piccantezza)

  • Consumo ridotto di 64 grammi

  • Circa 97 calorie in meno

  • Riduzione totale dell’assunzione: 18%

Un risultato davvero notevole, soprattutto considerando che:

  • Il gradimento del piatto non è cambiato

  • I partecipanti non hanno bevuto più acqua

  • Nessuno ha percepito privazioni o restrizioni.

In altre parole, il piacere del cibo è rimasto intatto.

Perché questo trucco a tavola funziona così bene?

La capsaicina non agisce solo sulla lingua, ma stimola anche una risposta fisiologica e comportamentale da parte del corpo. Quando sentiamo il piccante:

  • Il corpo tende a fare pause naturali

  • La mente ha più tempo per cogliere i segnali di sazietà

  • Si riduce il rischio di “mangiare per abitudine” o per automatismo

Potremmo dire che il piccante introduce un piccolo “freno naturale” al consumo eccessivo di cibo.

Ma attenzione, quanto piccante devo usare?

Lo studio evidenzia un punto fondamentale: il livello di piccantezza deve essere percepibile ma non eccessivo.

  • Troppo poco → il cervello non reagisce → nessun effetto.

  • Troppo → il piatto diventa sgradevole e si rischia l’effetto opposto.

C’è quindi una soglia minima da rispettare.

Limiti dello studio

  • Gli esperimenti si sono svolti in laboratorio, e non in contesti familiari.

  • Il campione era composto soprattutto da persone bianche, istruite e residenti in zone rurali della Pennsylvania.

  • Sono stati valutati singoli pasti, e non gli effetti a lungo termine.

  • Non sono state prese in esame le persone che amano troppo o odiano lo speziato.

Tuttavia, i risultati restano convincenti e promettenti.

Perché questa scoperta può essere importante?

Viviamo in un società in cui:

  • Le porzioni sono sempre più grandi

  • Mangiamo spesso troppo in fretta

  • Il peso corporeo è un problema molto diffuso

Molte strategie dimagranti prevedono rinunce, sacrifici, nonché applicazioni costanti di regole. E sappiamo tutti benissimo quanto sia difficile mantenere i buoni propositi nel lungo termine.

Questo approccio, invece, lavora in modo naturale, sfruttando una risposta fisiologica del corpo già esistente. Non richiede alcun tipo di impegno. Ecco perché dovresti provarlo!

Come puoi provarlo subito?

Ecco alcune idee semplici:

Spezie da usare

  • Paprika piccante

  • Peperoncino secco in polvere

  • Pepe di Cayenna

  • Gocce di salsa piccante naturale

Dove aggiungerle

  • Zuppe

  • Verdure saltate

  • Legumi

  • Piatti di carne o tofu

  • Pasta e riso (anche solo un pizzico)

Inizia con poco, ascolta il tuo corpo e aumenta gradualmente.

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei