IL PORTALE DEL BENESSERE

La salute è come il denaro, non abbiamo mai una vera idea del suo valore fino a quando la perdiamo. Josh Billings

salute

Abilify può causare danni permanenti?

Assumere abilify può causare in certi casi danni permanenti? Continua con la lettura dell’articolo per scoprirlo!

Abilify è un farmaco antipsicotico contenente il principio attivo aripiprazolo. Ad oggi non si conosce il suo reale meccanismo d’azione, tuttavia i ricercatori ipotizzano che questo farmaco agisca influenzando l’attività di alcune molecole a livello cerebrale.

In questo articolo ho voluto riportare alcune testimonianze che ho trovato sul web che parlano di effetti permanenti o danni causati dall’assunzione di abilify anche dopo mesi o anni dopo aver interroto l’assunzione di questo farmaco.

NOTA BENE:  Come vedremo più avanti nell’articolo ci sono studi e dottori che confermano la possibilità di sperimentare anche danni permanenti inseguito ad un uso prolungato di antipsicotici.

La maggioranza di queste esperienze negative derivano infatti da un uso prolungato di questo medicinale. Si consiglia infatti di assumere gli antipsicotici per un breve periodo e non per anni, dato che il rischio di effetti collaterali permanenti aumenta con l’aumentare del dosaggio e del tempo di assunzione. 

Abilify è un farmaco pericoloso? Può causare disfunzioni permanenti nelle persone che fanno uso di questo farmaco?

CONTENUTI

Gli effetti sulla salute a lungo termine di Abilify, come con qualsiasi antipsicotico, sono un restringimento del cervello misurabile secondo il dottor Peter R. Breggin MD. 

Esistono studi che dimostrano come gli antipsicotici siano di ridurre il cervello e di bloccare i percorsi che attraversano i lobi frontali.

In parole povere possiamo affermare che gli antipsicotici fungono da ” lobotomia chimica ” che distruggono varie aree del cervello che possono comprendere la tua personalità, la tua creatività, la tua memoria, nonché la tua gioia per la vita.

Ci sono ricerche concordi nell’affermare che i pazienti che fanno utilizzo di antipsicotici nel lungo periodo vivono in media 25 anni di vita in meno rispetto a chi non li assume. 

Esistono poi tutta una serie studi che confermerebbero danni cerebrali e disfunzioni permanenti, tra cui disfunzione cognitiva, demenza, psicosi tardiva e atrofia (restringimento) del tessuto cerebrale con morte cellulare causata da farmaci antipsicotici.

Il dottor Peter R. Breggin MD è stato uno tra i primi a mettere in guardia sul rischio di demenza e atrofia cerebrale indotta da farmaci antipsicotici nel suo libro pubblicato nel 1983, Psychiatric Drugs.

Inoltre, ha continuato a documentare questo rischio legato all’assunzione di antipsicotici pubblicando testi più recenti nel 2008  con Brain-Disabling Treatments in Psychiatry ( 2008) e Astinenza da psicofarmaci (2013). Questi esiti drastici e tragici sono il risultato dell’estrema neurotossicità causati dall’assunzione dei farmaci antipsicotici.

VAI ALL’ARTICOLO 

Abilify può causare danni permanenti? Leggi alcune testimonianze di persone che hanno assunto questo farmaco

I farmaci antipsicotici hanno rovinato le mie funzioni cerebrali. Mi sento pigro ogni giorno, ho difficoltà a camminare e sto riscontrando questi sintomi fastidiosi anche dopo 7 mesi dopo aver smesso di assumere Abilify.
 
Gianluca, 35 anni

Sono stato sottoposto a farmaci antipsicotici a 15 anni e hanno avuto su di me un enorme impatto negativo sulla mia memoria e sulle mie funzioni cognitive. Ora ho 33 anni e ancora oggi ho problemi di memoria, concentrazione e apatia a lungo termine. 

Questi effetti sono causati dal danno permanente che abilify ha causato al mio cervello. Ricorda questo: più a lungo prendi queste medicine, più il tuo cervello si restringe. Dovresti notare che questo restringimento del cervello è il medesimo che si riscontra nei pazienti affetti da demenza e malattie associate, quindi non sorprende che i sintomi siano simili anche se meno gravi.

Le aziende farmaceutiche diranno che questo restringimento del cervello è causato dalla malattia invece che dall’assunzione di farmaci, tuttavia sono bugie. Ci sono anche molti studi effettuati sui topi  che mostrano lo stesso danno cerebrale, nei primati e in altri animali sani a cui sono stati somministrati questi farmaci.

È davvero uno scandalo! Se avessi saputo allora quello che so ora avrei preferito soffrire in silenzio piuttosto che cercare aiuto nei farmaci antipsicotici. 

Miriam, 28 anni

Ho preso molti farmaci, incluso l’antipsicotico Abilify durante la mia vita. Il principio attivo contenuto in Abilify è l’aripiprazolo. Pur non essendo nota la sua esatta azione, il farmaco si lega nel cervello ai recettori di due sostanze (neurotrasmettitori) denominate dopamina e serotonina (5HT), considerate responsabili della schizofrenia e del disturbo bipolare.

L’uso a lungo termine di antipsicotici può causare discenesia tardiva, una malattia che provoca effetti simili al parkinson. In alcuni casi può anche compromettere la memoria e le funzioni vocali.

Ho assunto abilify per circa 4 mesi circa e ancora oggi sto combattendo con alcuni effetti davvero spiacevoli. Ho smesso di assumere questo antipsicotico da circa un anno!

In realtà l’unico modo per invertire il danno è consentire al cervello di ritornare ad uno stato di equilibrio. Devi solo aspettare che i tuoi recettori vengano ricostruiti.

Purtroppo non c’è niente che tu possa fare per velocizzarlo. A seconda di quanto hai preso e per quanto tempo hai preso le tue medicine, alcuni danni potrebbero essere purtroppo irreversibili.

Potrebbe volerci anche un anno perché il danno sia notevolmente inferiore. Naturalmente, mantenere il cervello e il corpo in ottima salute aiuta a migliorare la propria condizione.

Fai molto esercizio – almeno questo è quello che ha migliorato la vita di molti -. Fare molta attività fisica fa in modo che il tuo cervello inizi a produrre più neurotrasmettitori, inclusa la dopamina. Inoltre, segui una dieta sana e cura il tuo riposo notturno.

Lo so è dura, ma anche io sto ancora combattendo con gli effetti che questo farmaco ha lasciato dentro di me. Tuttavia, nel mio caso gli effetti si sono ridotti, speriamo che giorno possa svegliarmi in uno stato completamente sano e rigenerato.

Samuel, 38 anni

Se non avessimo fermato l’assunzione di questi farmaci, sarebbe diventato sicuramente un vegetale. Più lo psichiatra gli dava medicine, più diventava instabile. 

Inseguito abbiamo cercato dei rimedi naturali per ristabilire la sua normale funzione cognitiva. Ho letto che bisogna dare il tempo al cervello di recuperare. Molti descrivono questa condizione così ” Il cervello ha bisogno di imparare nuovamente a funzionare come funzionava prima che fosse bersagliato dagli antipsicotici”.

Adesso ho intrapreso per mio figlio un percorso naturale al fine di rimuovere le tossine che si sono depositate nel suo corpo. Adesso ha iniziato a curare la dieta, a fare esercizio fisico e ad assumere alcuni integratori naturali in grado di calmare la sua mente, come il magnesio, gli acidi grassi omega 3 e la niacinimide.

Ha eliminato completamente dalla sua dieta i cibi fritti, zuccherati ed industriali.

Ogni giorno mi pento di aver fatto intraprendere a mio figlio questo percorso. Speriamo che i danni causati dall’assunzione di abilify non siano permanenti.

Quali sono gli effetti collaterali più comuni dati dall'assunzione di farmaci a base di aripripazolo?

L’assunzione di Abilify può aumentare aumenta il rischio di sviluppare la sindrome neurolettica maligna, movimenti muscolari incontrollati, tremori, ed ictus in persone che soffrono di demenza senile. Altri effetti indesiderati possono includere diabete, stitichezza, sonnolenza, dolore alla testa, nausea, aumento di peso, disturbi di stomaco, insonnia e forte agitazione. 

Se vuoi conoscere tutti gli effetti collaterali causati dall’assunzione di Abilify contatta il tuo medico curante. 

ARTICOLI CORRELATI

👉 Abilify mi ha rovinato: Leggi le loro storie

👉 Abilify fa guarire dalla psicosi?

Team Benessere

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei

Leave a Reply