Viaggiare contro l’invecchiamento: un’arma contro il tempo

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Un recente studio interdisciplinare dell’Università Edith Cowan ha portato a una scoperta sorprendente: viaggiare potrebbe essere una delle migliori difese contro l’invecchiamento precoce. Mentre molti si affidano a creme antirughe come il retinolo, i ricercatori suggeriscono che un semplice viaggio potrebbe avere effetti positivi sulla salute, rallentando i segni dell’invecchiamento. La ricerca applica la teoria dell’entropia al turismo, rivelando come le esperienze di viaggio possano influenzare positivamente la nostra salute fisica e mentale.

Cos’è l’entropia e come si applica ai viaggi?

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L’entropia è un concetto fisico che descrive la tendenza dell’universo a spostarsi verso il caos e la disorganizzazione. In parole semplici, si riferisce all’idea che tutto, nel tempo, tende a deteriorarsi. Ma secondo gli autori dello studio, questo processo non è inevitabile. Sebbene l’invecchiamento sia un processo irreversibile, può essere rallentato, e il viaggio sembra poter giocare un ruolo chiave in questo rallentamento.

L’approccio dell’entropia suggerisce che le esperienze di viaggio positive potrebbero ridurre l’incremento dell’entropia nel corpo, migliorando così la salute generale. Quando viaggiamo, ci esponiamo a nuovi ambienti e situazioni che, se positivi, potrebbero contribuire a mantenere il corpo in uno stato di bassa entropia, migliorando la nostra capacità di adattamento e difesa contro le minacce esterne.

Viaggio e benessere fisico e mentale

Secondo Fangli Hu, candidata al dottorato presso l’Università Edith Cowan, le esperienze di viaggio positive possono migliorare il benessere fisico e mentale. L’esposizione a nuovi ambienti, la partecipazione ad attività fisiche e le interazioni sociali durante un viaggio possono stimolare il nostro corpo in differenti modi che favoriscono la salute. Ad esempio, attività come escursioni, camminate o ciclismo possono migliorare la circolazione sanguigna, aumentare il metabolismo e promuovere l’auto-guarigione del corpo.

Inoltre, viaggiare può ridurre lo stress cronico. Le attività di svago durante un viaggio, come una passeggiata in un luogo tranquillo o un’attività ricreativa, possono alleviare la tensione muscolare e articolare, promuovendo un miglior equilibrio metabolico e un rafforzamento del sistema immunitario. Questi benefici fisici possono contribuire a mantenere il corpo giovane, migliorando la resilienza e prevenendo l’usura prematura dei tessuti.

Il ruolo dell’esercizio fisico

Un altro punto importante dello studio riguarda l’attività fisica. Viaggiare non significa solo riposo e relax, ma anche lasciarsi coinvolgere in attività fisiche che stimolano il corpo. Camminare, fare escursioni, salire montagne o pedalare sono tutte attività che favoriscono l’aumento del metabolismo. Queste attività fisiche, inoltre, migliorano la circolazione sanguigna, favoriscono il trasporto dei nutrienti e accelerano l’eliminazione dei rifiuti dal corpo, contribuendo al miglioramento della salute generale.

L’esercizio fisico moderato, tipico di molte attività turistiche, ha anche effetti positivi sui muscoli, le ossa e le articolazioni, favorendo la longevità e mantenendo i tessuti in uno stato di salute ottimale.

Le esperienze negative: l’oscurità del viaggio

Tuttavia, lo studio non si limita a descrivere i benefici del viaggio. Esplorando anche le esperienze negative, i ricercatori hanno sottolineato che il turismo può comportare anche rischi, come malattie infettive, incidenti, lesioni, violenza o problemi legati alla sicurezza alimentare e idrica. In questi casi, l’esperienza di viaggio potrebbe comportare un aumento dell’entropia, con effetti negativi sulla salute.

In effetti, quando il viaggio è associato a stress o situazioni di pericolo, può accrescere l’entropia e peggiorare le condizioni fisiche e mentali delle persone.

Un nuovo approccio alla salute e al benessere

Questo studio propone un nuovo approccio alla salute: quello del “viaggio-terapia”. Il viaggio non è solo un piacere o una distrazione, ma un potente strumento per mantenere il corpo in uno stato di equilibrio e salute. Non si tratta solo di scappare dalla routine, ma di utilizzare il viaggio come una vera e propria terapia per combattere l’invecchiamento, ridurre lo stress e promuovere una vita sana e longeva.

In questo contesto, il turismo diventa un’attività che non solo arricchisce culturalmente, ma può anche migliorare il benessere fisico e psicologico, stimolando il corpo a restare giovane e vitale. Sebbene l’invecchiamento sia inevitabile, un approccio più consapevole al viaggio può aiutare a rallentare i segni di questa inevitabile realtà.

Conclusioni e prospettive future

Lo studio dell’Università Edith Cowan apre nuove prospettive per l’industria del turismo e per le pratiche di benessere. Se il viaggio può effettivamente rallentare l’invecchiamento, potremmo essere di fronte a una nuova forma di “terapia” che promuove la salute a lungo termine. La ricerca suggerisce che i benefici di un viaggio non si limitano solo al divertimento o alla ricreazione, ma che potrebbero giocare un ruolo cruciale nel migliorare la nostra salute e nel combattere i segni dell’invecchiamento.

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Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei