Quante volte a settimana fare la pressoterapia?

quante volte a settimana fare la pressoterapia

Quante volte a settimana fare la pressoterapia? Continua con la lettura dell’articolo per scoprirlo!

Il ristagno di liquidi è un problema molto diffuso, soprattutto nella popolazione femminile dove porta alla formazione dell’antiestetica pelle a buccia di arancia, nonché alla rottura di capillari in maniera piuttosto evidente.

Oltre ad essere un disagio estetico, diventa anche una situazione preoccupante a livello patologico; per questa ragione esistono tantissimi rimedi, dalle creme agli integratori drenanti, fino ad arrivare alla pressoterapia.

In questo articolo vediamo di cosa si tratta, quali sono i suoi benefici e quante volte a settimana è giusto fare la pressoterapia.

Cos’è la pressoterapia

La pressoterapia è una tecnica medica ed estetica che è nata con il preciso scopo di agire a livello della circolazione sanguigna e linfatica, al fine di facilitare l’eliminazione dei liquidi in eccesso, così come le sostanze tossiche accumulate nel corpo.

Il processo che si utilizza è quello di premere (pressoterapia) le zone da trattare, attraverso un dispositivo che si serve di cuscini: questi generalmente vanno a coprire il corpo dalla vita in giù e, attraverso un sistema che emette getti d’aria, migliorano il sistema circolatorio andando a favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Le zone che più sono interessate al trattamento sono gli arti inferiori, poiché maggiormente soggetti a ristagni e alla comparsa di cellulite, tuttavia la pressoterapia viene applicata efficacemente anche alle braccia, all’addome e alla schiena: tutto dipende da il disturbo da trattare.

Benefici della pressoterapia

La pressoterapia è un trattamento medico molto utile per le persone che soffrono di linfedema, dato che si tratta di gonfiore causato da una fuoriuscita di linfa dal sistema linfatico, che va ad accumularsi in alcuni distretti del corpo, soprattutto agli arti inferiori. Si riconosce subito al tatto, poiché alla leggera pressione del dito rimane un solco nella pelle che lentamente ritorna normale, un chiaro segno che negli strati sottostanti è presente del liquido fuori dai vasi.

Dunque, si può affermare che il primo beneficio che se ne trae è quello dell’eliminazione del linfedema tramite la diuresi; difatti, quando si terminano le sedute, è facile sentire più spesso il bisogno di urinare.

La diretta conseguenza è che nel corso del trattamento vai a percepire una notevole riduzione del volume degli arti, con una migliore tonificazione del corpo.

Quante volte a settimana posso fare pressoterapia?

Come abbiamo già spiegato all’inizio, la pressoterapia è un trattamento che prevede la pressione delle zone edematose con dei cuscini riempiti attraverso il getto di aria. L’unica accortezza che bisogna avere è quella di presentarsi a digiuno prima di sottoporsi a tale procedura.

Il terapista ti inviterà a sederti su un lettino lasciando nude le parti del corpo interessate, che poi verranno racchiuse nei cuscini.

Tieni presente che una seduta dura in media dai 30 ai 50 minuti e per poter godere di un qualche beneficio evidente bisognerebbe farne almeno 8 in totale, suddivise in un paio di volte a settimana, a seconda delle indicazioni del tuo medico.

Se questo tipo di terapia ti spaventa, non ti preoccupare perché è totalmente indolore e anzi, per alcuni risulta persino rilassante grazie alla sensazione di ricevere dei massaggi esercitata dagli stessi cuscini riempiti d’aria.

È chiaro, però, che per aumentare i suoi benefici e garantire un effetto più duraturo bisogna associare la pressoterapia ad un corretto stile di vita. Il che significa seguire un’alimentazione salutare, fare dell’attività fisica costante e abbandonare abitudini nocive, come bere alcolici, fumare e mangiare pietanze troppo salate (le molecole di sale attirano quelle dell’acqua, favorendo l’accumulo di liquidi nel corpo).

Controindicazioni

Prima di sottoporti a trattamenti di pressoterapia ti consiglio di effettuare tutte le dovute analisi, poiché alcune patologie non vanno d’accordo con i trattamenti di pressoterapia.

Le persone che devono evitare di sottoporsi alla pressoterapia sono queste:

  • Secondo alcuni studi scientifici questo trattamento potrebbe rappresentare un pericolo per il feto
  • Flebite o tromboflebite. Si tratta di un’infiammazione che interessa le vene superficiali
  • Trombosi venosa profonda. Si tratta di un coagulo di sangue che si trova in una vena profonda e il suo distacco potrebbe provocare la morte, soprattutto se raggiunge le coronarie del cuore oppure il distretto polmonare
  • Perdita di elasticità delle piccole arterie che in situazioni normali spostano il sangue attraverso la pressione esercitata dai battiti cardiaci;
  • Diabete mellito con microangiopatia. Significa che la malattia metabolica ha sviluppato una complicanza che riguarda i capillari che andranno a danneggiarsi;
  • Cirrosi epatica. Malattia del fegato degenerativa;
  • Insufficienza epatica, renale oppure cardiaca. Le insufficienze comportano un malfunzionamento dell’organo coinvolto, che per tale motivo non potrà espletare la sua funzione primaria, portando danni all’intero organismo;

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei