La scienza rivela: placebo, meditazione e pensieri positivi curano davvero!

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Quante volte ci hanno ripetuto che il nostro corpo è una macchina meravigliosa? Eppure, spesso lo dimentichiamo. Ci convinciamo che la guarigione dipenda solo dai farmaci o dalle cure esterne, senza renderci conto che dentro di noi esiste un laboratorio perfetto, capace di produrre tutte le sostanze necessarie non solo per mantenerci in vita, ma persino per riparare i danni e invertire processi della malattia.

Il potere naturale di guarigione

Il primo fatto sorprendente è questo: il corpo umano è in grado di produrre un equilibrio preciso di sostanze neurochimiche che possono invertire uno stato di malattia e riportarci verso la salute. La natura ci ha fornito una capacità innata di autoguarigione che, se solo imparassimo a rispettare e a stimolare, potrebbe cambiare radicalmente la nostra vita.

Pensiamo alle ferite che si rimarginano, alle ossa che si saldano da sole e al sistema immunitario che combatte infezioni invisibili senza che noi ce ne accorgiamo. Tutto questo avviene in modo spontaneo, senza che ci venga chiesto alcuno sforzo cosciente. È come avere un medico interiore che lavora giorno e notte per noi.

Pensieri ed emozioni

Il secondo fatto che la scienza ha dimostrato è altrettanto rivoluzionario: i nostri pensieri, le nostre convinzioni e le nostre emozioni influenzano direttamente la nostra biochimica. Un pensiero positivo, un’emozione di gioia o un reale sentimento di gratitudine attivano processi chimici che migliorano le difese immunitarie, regolano gli ormoni e riducono l’infiammazione.

Al contrario, stress, ansia e rabbia cronica avvelenano il corpo con sostanze tossiche prodotte dallo stesso organismo. Quante volte ti è capitato di ammalarti proprio dopo un periodo di forte stress? Non è un caso. La mente e il corpo non sono due entità separate, ma sono un tutt’uno che si influenza costantemente.

Anche le nostre convinzioni possono farci guarire o al contrario ammalare. E questo dipende unicamente dal cosiddetto effetto placebo. L’effetto placebo potremmo descriverlo come l’effetto curativo di qualcosa che in verità di per sé non ha alcun effetto

Il caso enigmatico

Un esempio classico è quello rappresentato dal Signor Wright – negli anni ’50 – malato di linfosarcoma avanzato. Aveva tumori grandi come arance e polmoni che si riempivano ogni giorno di liquidi. Eppure, dopo aver ricevuto un farmaco sperimentale in cui credeva ciecamente, i suoi tumori sparirono in pochi giorni.

Quando la stampa dichiarò quel farmaco inutile, la malattia tornò. Ma quando il suo medico gli somministrò solo acqua distillata, facendogli credere che fosse una versione “più pura” del farmaco, i tumori scomparvero di nuovo. Morì solo dopo aver letto uno studio ufficiale che dichiarava inefficace la cura in cui aveva tanto creduto.

Questa storia fa riflettere: fu il farmaco a guarirlo o la sua fede in esso?

L’effetto placebo e il suo opposto

Accanto all’effetto placebo esiste anche l’effetto nocebo: l’effetto negativo delle convinzioni. Celebre fu il caso di tre bambine nate di venerdì 13 a cui una levatrice predisse morte prematura: ognuna di loro morì esattamente alla data prevista. Suggestione? Fatalismo? O la mente che, convinta, guida il corpo verso il destino che teme?

Questi non sono racconti folkloristici: le riviste scientifiche più autorevoli – dal New England Journal of Medicine al Journal of the American Medical Association – riportano migliaia di esempi di miglioramenti reali grazie all’effetto placebo.

Ulcere guarite, verruche scomparse, bronchi dilatati, nonché cellule modificate al microscopio. Non si tratta solo di “sentirsi meglio”, ma si tratta di cambiamenti misurabili.

Basti pensare a studi in cui uomini calvi, convinti di usare un prodotto per la ricrescita, hanno visto spuntare capelli. O persone che, credendo di ricevere chemioterapia ma trattate solo con placebo, hanno avuto nausea e persino perdita di capelli.

Il ruolo del medico come “placebo vivente”

Un aspetto fondamentale è il ruolo ricoperto dal medico. Secondo il ricercatore di Harvard Ted Kaptchuk, non è solo la convinzione personale del paziente a contare, ma anche il modo in cui si sente curato.

Alcuni pazienti migliorano anche quando sanno di assumere un placebo, semplicemente perché percepiscono attenzione, cura ed empatia. In questo senso il medico diventa parte integrante della cura, un vero e proprio “placebo umano”.

Ma attenzione: se il medico può rappresentare l’effetto placebo, può anche rappresentare l’effetto nocebo. Quando un dottore dice a un paziente “ha una malattia incurabile” o “le restano cinque anni di vita”, può generare un effetto devastante simile a una maledizione. Non è molto diverso dalla profezia fatta dalla levatrice alle tre bambine.

Meditazione e visualizzazione: potentissimi strumenti di guarigione

Il terzo fatto è che possiamo influenzare in modo consapevole l’emissione di informazioni legate alla salute attraverso pratiche come la meditazione e la visualizzazione.

Immagina di avere un telecomando con cui dirigere i tuoi processi interni: meditare non rappresenta altro che una pratica in grado di farti premere i pulsanti giusti. Studi dimostrano che chi pratica la meditazione riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), abbassa la pressione sanguigna e migliora la qualità del sonno.

La visualizzazione guidata, invece, aiuta il cervello a “vedere” scenari di guarigione, stimolando il corpo a seguire quella strada. Non è magia, ma biologia applicata alla coscienza. Una consapevolezza che se ben indirizzata cambia la vita. Sei molto più potente di quanto ti abbiano mai fatto credere. Ed è proprio questa la parte più difficile da accettare: bisogna riconoscere di avere in mano un potere che, se ignorato, resta addormentato, ma che se risvegliato può davvero fare la differenza.

Prendere consapevolezza significa iniziare a creare un corpo forte, equilibrato e luminoso. Non si tratta solo di vivere più a lungo, ma di vivere meglio, con energia e vitalità.

Lo stress e il rilassamento: due facce della stessa medaglia

Il cervello comunica costantemente con ogni cellula attraverso ormoni e neurotrasmettitori. Se percepisce pericolo, attiva la risposta dello stress tramite la produzione di cortisolo, adrenalina e norepinefrina.

Ma quando questa condizione diventa cronica – come accade nella vita moderna – il corpo resta bloccato in modalità “allerta”, spegnendo i suoi naturali meccanismi di guarigione. Perchè si, la guarigione può avvenire SOLAMENTE quando sei in uno stato di calma e rilassamento.

Al contrario, quando il sistema parasimpatico attiva la risposta di rilassamento, il corpo produce ossitocina, dopamina ed endorfine: sostanze che favoriscono guarigione, rigenerazione e benessere. E indovinate un po’? Questi processi si attivano con attività semplici e piacevoli, come:

  • meditazione e yoga,

  • massaggi e tai chi,

  • momenti con gli amici,

  • risate, sesso e gioco con gli animali.

In poche parole: più relax e più gioia portano a meno stress e paura.

La voce della scienza: Lissa Rankin

La dottoressa Lissa Rankin medico e autrice del bestseller “Mind Over Medicine: Scientific Proof That You Can Heal Yourself ” ha dimostrato con linguaggio chiaro e con prove scientifiche alla mano, come la mente possa effettivamente guarire il corpo.

Non parla di miracoli, ma di meccanismi naturali di autoriparazione che tutti possediamo. Il suo messaggio è semplice ed intuitivo: non basta sapere che questo potere esiste, bisogna imparare a usarlo.

E ci fornisce consigli concreti su come farlo:

  • Bisogna ridurre lo stress quotidiano con semplici pratiche di rilassamento in grado di stimolare il sistema parasimpatico – quello adibito alla calma e all’introspezione.
  • Bisogna coltivare emozioni positive e di gratitudine.
  • Occorre integrare durante la giornata pratiche meditative in grado di riportare la mente al momento presente. Il corpo è in grado di guarire e riparare solo quando sei calmo e rilassato.
  • Occorre creare un ambiente di vita che favorisca gioia e serenità.
  • Occorre praticare la meditazione associata alla visualizzazione. Chiudi gli occhi ed entra in meditazione. Se ad esempio devi guarire un fortissimo dolore alla bassa schiena puoi immaginare di correre, sollevare pesi ecc.. come se la bassa schiena fosse già guarita. Devi vederti mentre sei forte e sano. Cerca di vivere quella scena nel modo più vero possibile.

Ricorda che la salute non è solo assenza di malattia, ma rappresenta uno stato globale di benessere che tocca corpo, mente e relazioni.

Quando stiamo bene, siamo più disponibili, più amorevoli e più capaci di creare armonia attorno a noi.

Conclusione

Per stare bene, non basta solo mangiare sano, dormire bene e fare esercizio fisico, sebbene queste siano le basi per una salute duratura. Molte persone sottovalutano la mente, e forse questo è un pilastro ancora più fondamentale per stimolare la salute fisica e mentale. Conosco persone anziane che hanno raggiunto i 90 anni di età pur bevendo, fumando e consumando diete troppo caloriche, tuttavia avevano una componente in comune: erano sempre sorridenti e positivi!

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei