Il consumo di carne è ancora giustificabile nel 2025?

mangiare carne è eticamente giusto

Consumare carne è una pratica antica quanto l’essere umano. Per millenni, l’uomo ha cacciato e allevato animali per nutrirsi, sopravvivere e crescere.

La carne era un bene prezioso, spesso raro, che arrivava sulla tavola dopo grandi fatiche, ma oggi? Oggi apriamo il frigorifero, troviamo la carne al supermercato e la prepariamo in pochi minuti.

Non vediamo l’animale e la sua sofferenza, e soprattutto, mangiamo carne quasi ogni giorno, spesso senza pensarci affatto, ma è giusto? Possiamo ancora dire che mangiare carne sia una scelta moralmente accettabile?

La questione morale: gli animali soffrono

Il filosofo Jeremy Bentham lo disse in modo netto:

«La domanda non è se possono ragionare? né se possono parlare? ma possono soffrire?»

Questa frase è ancora oggi un punto fermo nell’etica animale. Non importa se gli animali non parlano come noi, non costruiscono città o non scrivono libri. Ciò che conta davvero è che possono provare dolore, paura, attaccamento, panico, e piacere.

Dunque, se hanno la capacità di soffrire, allora hanno dunque degli interessi morali. E l’interesse più semplice ed importante rimane quello di non soffrire.

Noi esseri umani abbiamo fatto enormi passi nel riconoscere la dignità e il valore delle vite umane, superando razzismo, sessismo, e schiavismo. Eppure, quando si tratta di animali, accettiamo ancora enormi disparità di trattamento.

Amiamo i cani e i gatti, mentre trattiamo maiali, mucche e polli come oggetti, eppure i maiali, ad esempio, sono intelligenti quanto un bambino piccolo e sanno riconoscere emozioni e legami.

E questa non è una contraddizione gigantesca?

Il problema dell’allevamento intensivo

Se qualcuno decidesse di uccidere un animale per mangiarlo dopo averlo allevato con cura e rispetto, potremmo anche discuterne, ma la maggior parte della carne che consumiamo non proviene da allevamenti così.

Proviamo a guardare in faccia la realtà:

  • Animali ammassati in capannoni senza luce.

  • Pulcini triturati perché “non più utili”.

  • Vacche separate dai loro piccoli subito dopo il parto.

  • Maiali che non riescono nemmeno a girarsi nella gabbia.

E tutto questo per cosa?

Per il gusto, l’abitudine e soprattutto “perché è sempre stato così”. Una persona dovrebbe porsi questa domanda: “Il nostro piacere vale più della sofferenza di un altro essere?!

Il problema ambientale

Mangiare carne non pesa solo sugli animali, ma anche sul pianeta stesso dato che:

  • Richiede enormi quantità di acqua e cereali.

  • Contribuisce alla deforestazione.

  • Aumenta le emissioni di gas serra.

  • Riduce la biodiversità.

Pensa che un solo hamburger può richiedere fino a 2.500 litri d’acqua, mentre una dieta a base vegetale produce meno della metà delle emissioni di una dieta ricca di carne.

Siamo in un momento storico in cui il pianeta ci chiede chiaramente di ridurre l’impatto delle nostre scelte.

Ma questo significa che dobbiamo diventare tutti vegani?

Assolutamente no, sarebbe anche impossibile da attuare:

Ci sono contesti in cui mangiare carne è ancora più che giustificato:

  • zone geografiche dove non crescono vegetali a sufficienza
    (es. regioni artiche)

  • situazioni di povertà estrema. Il poter scegliere cosa mangiare è figlia del benessere!

  • chi ha problemi di malassorbimento intestinale, per cui non può consumare diete troppo ricche di fibre vegetali

Qui, mangiare carne non rappresenta un capriccio, ma semplice sopravvivenza.

E allora cosa cambia oggi?

Cambia che oggi, per la maggior parte di noi, mangiare carne non è più necessario. Possiamo vivere bene, sani, e forti, senza consumarla tutti i giorni.

Forse la vera questione non è se mangiare carne sia giusto o sbagliato, ma come e quanto mangiarne.

Mangiarla tutti i giorni è difficile da giustificare moralmente e ambientalmente. Tuttavia, mangiare carne una o due volte a settimana, scegliendo solo carne proveniente da allevamenti non intensivi, può costituire un compromesso realistico, umano e consapevole.

La carne dovrebbe tornare ad essere:

  • rara

  • scelta con consapevolezza. Eliminiamo gli allevamenti intensivi

  • mangiata con assoluto rispetto. Alcune popolazioni ringraziano per il cibo che consumano

  • non data per scontata.

Se tutti mangiassimo la carne anche solo una o massimo due volte a settimana il mondo cambierebbe in quanto :

  • Si ridurrebbero incredibilmente le emissioni

  • Si diminuirebbe la sofferenza animale

  • Si migliorerebbe la nostra salute

Nata e cresciuta a Rosignano Solvay , appassionata da sempre per tutto quello che ruota intorno al benessere della persona. Biologa, diplomata all'I.T.I.S Mattei